Bed And Breakfast a Roma:ACQUEDOTTI ANTICHI

Bed And Breakfast a Roma:ACQUEDOTTI ANTICHI
Bed&Breakfast a Roma: Vacanze a Roma

giovedì 28 febbraio 2013

ARTE E CULTURA A ROMA GRATIS: CARAVAGGIO

Caravaggio gratis per tutti!

Visitare Roma senza spendere troppo...questo è il nostro motto!!

I quadri del Caravaggio che vi presenteremo sono 6 e si trovano tutti all’interno di 3 chiese, situate nel centro di Roma, tra Piazza del Popolo e Piazza Navona.
L'entrata e la visita a queste chiese è gratuita così come è gratuito poter ammirare i capolavori di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio.
Di certo raccomandiamo di fare attenzione agli orari di apertura delle chiese che ,in questo itinerario, riporteremo ma anche a quelli delle funzioni che non riporteremo poichè durante le messe non è possibile visitare la chiesa e quindi vedere le opere.


Sveglia alle 8:30 e fate una sana colazione, al B&B ACQUEDOTTI ANTICHI ne fate di abbondantissime e se vi organizzate potete anche procurarvi panini o altri generi alimentari (frutta, pizza, bibite) al mercato poco distante pagandoli meno della metà di quello che potreste pagarli in giro per la ROMA TURISTICA CLASSICA ..
Fatto tutto?..bene ... si parte..........METRO A FERMATA SUBAUGUSTA (a 300mt dal B&B ACQUEDOTTI ANTICHI a Roma ) si scende a FLAMINIO ed iniziamo il nostro viaggio a Roma alla scoperta del Caravaggio.

La prima chiesache visiteremo è quella di Santa Maria del Popolo (Lu-Sa: 07:00 – 12:00, 16:00 – 19:00; Do: 08:00 – 13:30, 16:30 – 19:30), in Piazza del Popolo.
La basilica ha origine da una piccola cappella, eretta da papa Pasquale II nel 1099, in seguito alla demolizione del Mausoleo dei Domizi Enobarbi, tomba di Nerone. Sottoposta poi a successivi rifacimenti, quella che possiamo ammirare oggi è la versione di impronta barocca che le diede Gian Lorenzo Bernini tra il 1655-1660.











Due sono i dipinti di Caravaggio che si possono ammirare al suo interno, nella Cappella Cerasi.






A sinistra la “Crocefissione di San Pietro“, olio su tela (230 x 175 cm), 1600-1601.





CROCEFISSIONE DI SAN PIETRO


In questa seconda versione del dipinto, Caravaggio raffigura San Pietro che si fa crocifiggere a testa in giù per umiltà nei confronti di Cristo. Tutte le figure concorrono a formare una X con le assi della croce e dei corpi degli aguzzini, rappresentati non come tali, ma come semplici uomini, costretti ad un lavoro faticoso.
Tela di carattere volutamente antieroico e antiaulico, in essa seguendo Roberto Longhi i gesti dei "seventi", sono più da "operai" indaffarati, che non di carnefici, tanto da dare alla scena un senso di incolpevole evidenza, dove ognuno attende al suo compito. Nel quadro la luce investe la croce e il santo, entrambi simbolo della fondazione e della costruzione della Chiesa, attraverso il martirio del suo fondatore. La luce altresì investe i carnefici, qui raffigurati non come aguzzini che agiscono in maniera brutalmente gratuita, ma come uomini semplici, costretti ad un lavoro faticoso.
Spettacolare è, oltre all'illuminazione, la resa dei particolari: le venature del legno della croce, il piede nero dell'aguzzino chino, le rughe sulla fronte dell'aguzzino di sinistra, il riflesso della luce sulle unghie del Santo e dell'aguzzino che tende la corda.
Il quadro che vediamo è una seconda versione: la prima, unitamente a quella della Vocazione di San Paolo, fu rifiutata dai committenti per l'estremo realismo della scena. A differenza di altre opere , la prima versione della Crocefissione non ci è pervenuta.


A destra la “Conversione di San Paolo“, olio su tela (230 x 175 cm), 1601.







CONVERSIONE DI SAN PAOLO DI TARSO

Sotto al dipinto attuale è stato scoperta un'opera completamente diversa che potrebbe essere o un'opera precedente o più probabilmente, il quadro ha subito una radicale trasformazione radicale del pittore in corso della stesura.
Il dipinto sostituisce la prima versione dell'opera che era stata rifiutata dal committente.
La scena ritrae il momento topico della conversione di Paolo (descritto in Atti 26,12-18): quello in cui a Saulo, sulla via di Damasco, appare Gesù Cristo in una luce accecante che gli ordina di desistere dal perseguitarlo e di diventare suo «ministro e testimone». Sono presenti nella scena un vecchio e un cavallo, il quale, grazie all'intervento divino, alza lo zoccolo per non calpestare Paolo.
Caravaggio adotta l'iconografia della luce accecante e l'assenza di Cristo. Secondo alcuni studiosi l'artista lombardo fece questa scelta perché il committente lo aveva esortato a rispettare l'ortodossia cioè a dipingere ciò che era stato scritto negli Atti degli Apostoli. Secondo altri, Caravaggio decise di non dipingere Gesù perché non voleva che nei suoi quadri ci fossero figure divinizzate (Cristo era già risorto quando San Paolo si converte) perché ciò sarebbe andato contro il realismo a cui Caravaggio mirava.
Un altro importante dettaglio da notare è che Caravaggio dipinga un Saulo accecato (Longhi rimanda alle pupille cieche dei busti romani). Röttengen afferma che questa soluzione è estremamente moderna di un dramma che si svolge nell'intimo dell'uomo, che allarga le braccia come segno di estrema dedizione al Cristo.
Alcuni critici hanno ironicamente soprannominato il dipinto, la "Conversione del Cavallo". Infatti il cavallo occupa una rilevante parte del dipinto delineando anche in questa scelta il carattere innovatore della pittura caravaggiesca. Infatti le norme paleottiane prescrivevano di non porre al centro della rappresentazione un animale o elementi secondari. Calvesi ritiene che la scelta di porre al centro del dipinto il cavallo sia stata fatta per simboleggiare l'irrazionalità del peccato (basti pensare al Mito del carro e dell'auriga di Platone); il palafreniere quindi rappresenterebbe la Ragione. La luce invece è il simbolo della Grazia divina che irrompe nelle tenebre del peccato (il fondo scuro). Inoltre, il fondo nero, oltre ad avere una funzione simbolica, si presta in modo eccelso a far risaltare i volumi plastici dei personaggi ed in particolare del cavallo.


Conclusasi la visita ed anche la prima tappa.....camminando senza fretta e godendoci il panorama attraversiamo Piazza del Popolo e ci dirigiamo verso Via di Ripetta che più avanti prende il nome di Via della Scrofa.....passeggiando passeggiando siamo arrivati alla seconda destinazione, la chiesa di Sant’Agostino (Lun-Dom 07:45-11; 16:00-19,30) in Piazza di Sant’Agostino.

La Chiesa , la cui facciata è ispirata a quella di Santa Maria Novella a Firenze, è stata progettata da Leon Battista Alberti e costruita da Jacopo da Pietrasanta nel 1483, utilizzando il travertino proveniente dal Colosseo.

Al suo interno si trova la “Madonna dei pellegrini” (o Madonna di Loreto), olio su tela (250 x 150 cm), 1604-1606.


LA MADONNA DEI PELLEGRINI

Il dipinto ci mostra la Madonna vestita in abiti da popolana col Gesù Bambino in braccio e due pellegrini davanti a lei, riconoscibili dalle mani giunte in atteggiamento di preghiera e dai bastoni, nonché dalle vesti sdrucite e dai piedi nudi e gonfi messi in primissimo piano. Fu proprio a causa di questo particolare che, non appena il quadro fu messo sull'altare, come dice il Baglione, "ne fu fatto dai preti e da'popolani estremo schiamazzo". In realtà, il tema dei piedi nudi e gonfi è uno dei "dogmi" fondamentali di quella corrente pauperistica alla quale Caravaggio aderiva con entusiasmo: essi sono il simbolo dell'ubbidienza e della devozione, quindi vanno esaltati e non occultati. I due pellegrini, dopo un viaggio pieno di stenti e dopo il canonico "giro" attorno alla Sacra Casa, vengono ricompensati con l'apparizione di Maria e di Gesù - qui raffigurato non propriamente neonato, ma quasi ragazzino - che li benedice: i piedi gonfi e sporchi sono dunque necessari, e non volgarmente e gratuitamente esibiti come si volle far credere.
Altro motivo di scandalo fu l'apparente "scalcinatezza" della casa e il modo in cui Caravaggio aveva stravolto il racconto biblico. Secondo un'antica leggenda, infatti, la casa di Maria fu portata a Loreto in volo dagli angeli, ma nel quadro l'unico accenno al volo è la postura di Maria, raffigurata in punta di piedi; la casa è, invece, cadente, con l'intonaco scrostato lasciante i mattoni a vista: e qui, il Caravaggio vuol ribadire l'adesione alla povertà assoluta della Sacra Famiglia.
Modella per la Madonna fu una nota prostituta nonché amante del pittore, Lena, che poserà anche per la Madonna dei Palafrenieri.

Conclusasi anche questa visita ci si avvia per la terza ed ultima tappa di questo itinerario caravaggesco, poco distante da piazza Sant'Agostino camminando per qualche minuto ci troveremo a Via Santa Giovanna D'arco dove si trova la Chiesa di San Luigi dei Francesi (Lun-Merc, Ven-Dom 8:30-12:30, 15:30-19; Gio 8:30-12:30)
La chiesa di San Luigi dei Francesi è la chiesa nazionale dei francesi di Roma dal 1589.





La comunità francese di Roma, che già possedeva una piccola cappella nei pressi di Sant'Andrea della Valle, alla fine del XV secolo permutò questa cappella con altri possedimenti dell’abbazia di Farfa in Roma, per costruirvi una nuova e più spaziosa chiesa nazionale. I lavori furono eseguiti da Domenico Fontana su progetti di Giacomo Della Porta, e grazie alla munificenza di Caterina de' Medici, dal 1518 al 1589, e la chiesa fu consacrata l’8 ottobre 1589.
Sebbene consacrata a Maria vergine, a san Dionigi l'Areopagita e al re san Luigi IX, essa è conosciuta soprattutto con quest'ultimo nome. Fin dagli inizi della sua costruzione essa fu eretta a parrocchia per i residenti francesi della città; inoltre è sede del titolo cardinalizio di San Luigi dei Francesi.
Luigi Rossi fu organista della chiesa tra il 1633 e il 1635 e poi di nuovo tra il 1647 e il 1653, quando gli succedette Ercole Bernabei fino al 1665 (con una pausa di un anno, il 1658, in cui l'organista fu Ercole Pastorelli). Maestri di cappella nello stesso periodo furono Orazio Benevoli, Antonio Maria Abbatini e lo stesso Bernabei (a partire dal 1673).
Ben 3 dipinti del Caravaggio troveremo in questa Chiesa, definite il Ciclo pittorico di San Matteo
1) Il martirio di San Matteo
2) Vocazione di San Matteo
3) San Matteo e l'Angelo
IL MARTIRIO DI SAN MATTEO

Il Martirio di san Matteo è un dipinto a olio su tela (323x343 cm) di Caravaggio, databile intorno al 1600 e conservato nella Cappella Contarelli della chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma come gli altri 2 che descriveremo in seguito
La scena si sviluppa concentricamente intorno alla figura di un carnefice nell'atto di colpire il futuro martire.
Dalla radiografia sappiamo che Caravaggio compose tre diverse versioni del quadro: nella prima, una composizione più classica e con il fondo chiuso dalla mole di un tempio, ricordo della Maniera, al centro si trovava un soldato che irrompeva nella scena coprendo quasi San Matteo. Tra l'altro pare che il soldato avesse la stessa posa dell'angelo del Riposo durante la fuga in Egitto. Nella seconda versione i gesti dei personaggi acquistavano maggior vigore. Nella terza versione, invece, Caravaggio ambienta la scena in uno spazio profondo, con al centro il martirio del santo, riverso a terra, con ai lati una corona di astanti che fuggono inorriditi.
La scena è rappresentata all'interno di una struttura architettonica che ricorda quella di una chiesa (ciò si deduce dalla presenza di un altare con la croce e di un fonte battesimale) e quindi si atterrebbe alla Legenda Aurea per cui S. Matteo sarebbe stato assassinato dopo una messa. I personaggi sono stati disposti su una sorta di piattaforma inclinata, alla maniera teatrale, che ha l'effetto di avvicinarli allo spettatore e aumentare il pathos della raffigurazione. Al centro del quadro vi è San Matteo che giace a terra dopo essere stato colpito dal suo carnefice, il personaggio seminudo (probabilmente il falso neofita) che gli blocca il braccio; il corpo di quest'ultimo è tornito, a ricordo dell'Adamo della Sistina di Michelangelo.
La posizione delle braccia di San Matteo, aperte, richiama la croce, tuttavia egli non è illuminato totalmente quanto lo è il carnefice, perché egli è già in Grazia Divina. Il vero protagonista-peccatore è dunque il sicario, è su di lui che deve agire la luce salvifica di Dio. In alto a destra un angelo di ispirazione tardo-manierista, elegantissimo e raffinato anche nella postura sinuosa, si sporge da una nuvola per tendere a San Matteo la palma del martirio. Attorno, in tutto lo spazio figurativo disponibile, Caravaggio inserisce i fedeli presenti alla messa: due personaggi di fronte, uno volto in avanti e l'altro presentato con uno scorcio ardito, un bimbo che scappa, altri uomini scomposti in gesti e posture dalle quali traspare tutto l'orrore e la tensione per essere testimoni di una scena simile. È da notare un autoritratto di Caravaggio in fondo a sinistra, nel personaggio che osserva. Come spesso è accaduto anche in quest'opera, nella quale Caravaggio decide di rappresentare il martirio del santo come se si trattasse di un assassinio brutale lungo una strada, vi è la testimonianza della sua inventiva per l'aver trasferito un episodio della storia sacra nella vita di ogni giorno, per conferire realtà, veridicità e una forte componente emotiva.
Il critico Roberto Longhi, nel 1929, ha avanzato l'ipotesi che l'archetipo del dipinto potrebbe essere il Martirio di san Pietro da Verona del Moretto, dipinto tra il 1530 e il 1535 e oggi custodito nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Secondo lo studioso, "la tragica serietà di questo Pietro Martire dagli occhi ingolfati d'ombra (fatto anticlassico per eccellenza), la subitanea violenza fisica dei manigoldi, espressi in una plastica vicinissima e, dunque, diventata tutto orrore imminente di epidermide e di sangue pulsante, presentano molto dappresso il caravaggesco Martirio di san Matteo. È il novizio che fugge e si volge nell'aria sottile e dimostra già, non dico la plastica, ma l'evidenza secca, nitida e fulminante del primo Caravaggio.

VOCAZIONE DI SAN MATTEO

Vocazione di san Matteo è un dipinto ad olio su tela di cm 322 x 340 realizzato nel 1599-1600
l dipinto è realizzato su due piani paralleli, quello più alto vuoto, occupato solo dalla finestra, mentre quello in basso raffigura il momento preciso in cui Cristo indicando san Matteo lo chiama all'apostolato. Il santo è seduto ad un tavolo con un gruppo di persone, vestite come i contemporanei del Caravaggio, come in una scena da osteria.
È la prima grande tela nella quale Caravaggio, per accentuare la tensione drammatica dell'immagine e focalizzare sul gruppo dei protagonisti l'attenzione di chi guarda, ricorre all'espediente di immergere la scena in una fitta penombra tagliata da squarci di luce bianca, che fa emergere visi, mani (per evidenziare e guidare lo sguardo dello spettatore sull'intenso dialogo di gesti ed espressioni) o parti dell'abbigliamento e rende quasi invisibile tutto il resto.
La tela, inoltre, è densa di significati allegorici. In primo luogo proprio la luce, grande protagonista della raffigurazione pittorica, assurge a simbolo della Grazia divina (non a caso non proviene dalla finestra dipinta in alto a destra che, anzi, resta del tutto priva di luminosità, ma dalle spalle di Cristo), Grazia che investe tutti gli uomini pur lasciandoli liberi di aderire o meno al Mistero della Rivelazione; non bisogna dimenticare, poi, che la chiesa di S. Luigi rappresentava la nazione francese, e l'allora Re di Francia, Enrico IV, s'era appena convertito al Cattolicesimo, scegliendo così la Salvezza.
E così, solo alcuni dei personaggi investiti dalla luce (i destinatari della "vocazione" insieme a Matteo il Pubblicano) volgono lo sguardo verso Gesù, mentre gli altri preferiscono restare a capo chino, distratti dalle proprie solite occupazioni. Forse non è casuale che uno dei compagni di Matteo porti gli occhiali, quasi che fosse accecato dal denaro. La luce inoltre ha la funzione di dare direzione di lettura alla scena, che va da destra a sinistra e torna indietro quando incontra l'umanissima espressione sbigottita ed il gesto di San Matteo che punta il dito contro se stesso al fine di ricevere una conferma, come se chiedesse a Cristo e a San Pietro "State chiamando proprio me?". L'opera prende vita, movimento dalla luce ed i personaggi si muovono sulla tela come attori su un palco grazie ad essa. Il fatto, poi, che essi siano vestiti alla moda dell'epoca del Pittore ed abbiano il viso di modelli scelti tra la gente comune e raffigurati senza alcuna idealizzazione, con il realismo esasperato che ha sempre caratterizzato l'opera di Caravaggio, trasmette la percezione dell'artista dell'attualità della scena (il quale vuole comunicarci che la chiamata di Dio è universale e senza precisa collocazione nel tempo: ognuno di noi sarà chiamato), la sua intima partecipazione all'evento raffigurato, mentre su un piano altro, totalmente metastorico, si pongono giustamente il Cristo e lo stesso Pietro, avvolti in una tunica senza tempo. La gestualità dei personaggi dipinti dal Caravaggio (già di sicuro visti dal pittore nell'Ultima cena di Leonardo Da Vinci) danno un movimento e un coinvolgimento dei personaggi unico nel suo genere e fanno notare come il Merisi sia stato un frequentatore di locande dei "bassi fondi" romani del periodo e sia stato in grado di riprodurre atteggiamenti, espressioni e azioni (come nelle Scene di Genere da lui dipinte) di sicuro appresi da esso nella sua vita. Tale partecipazione viene espressa in modo ancor più efficace, se possibile, nell'altra tela di grandi dimensioni, raffigurante il Martirio del Santo, nella quale da una colonna sulla sinistra sbuca timido e pregno di compassione, volto che non è altro se non l'autoritratto di Caravaggio stesso, che pare riaffermare la propria personale partecipazione all'evento narrato.
Di grande intensità e valenza simbolica, nella Vocazione, è il dialogo dei gesti che si svolge tra Cristo, Pietro e Matteo. Il gesto di Cristo (che altro non è che l'immagine speculare della mano protesa nella famosissima scena della Creazione di Adamo – Cristo è il "nuovo Adamo"! – della Cappella Sistina michelangiolesca, che Caravaggio avrà certo avuto modo di studiare ed apprezzare) viene ripetuto da Pietro, simbolo della Chiesa Cattolica Romana che media tra il mondo divino e quello umano (siamo in periodo di Controriforma) ed a sua volta ripetuto da Matteo. È la rappresentazione simbolica della Salvezza, che passa attraverso la ripetizione dei gesti istituiti da Cristo (i sacramenti) e ribaditi, nel tempo, dalla Chiesa. Tuttavia alcuni storici dell'arte hanno notato la stretta analogia del gesto di Cristo del Caravaggio con quello del Masaccio ne:"Il Tributo di Pietro", suo capolavoro. Effettivamente come il Cristo del Masaccio sta indicando Pietro dicendogli:"va'al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento"(vangelo di Matteo (17, 24-27)), così il Cristo del Caravaggio indica San Matteo per chiamarlo all'ordine. Grazie alla radiografia, sappiamo che nella prima versione, non era presente la figura di San Pietro, aggiunta successivamente.
Questa è una delle prime pitture sacre, esposte al pubblico, in cui compaiono notazioni realistiche.



SAN MATTEO E L'ANGELO

San Matteo e l'angelo è un dipinto ad olio su tela di cm 295 x 195, realizzato nel 1602
Due anni dopo aver dipinto le tele laterali per la cappella Contarelli, Caravaggio fu chiamato a concludere l'opera dipingendo anche la pala centrale.
La prima versione di questo quadro fu rifiutata dalla congregazione: in essa era rappresentato il santo come un popolano semianalfabeta a cui l'angelo guida materialmente la mano nello scrivere il Vangelo.
L'opera destò scandalo per l'atteggiamento confidenziale tra l'angelo e il santo e, soprattutto, dalla resa del santo in posizione rozza: senza aureola e con le gambe scoperte. L'opera acquistata da Vincenzo Giustiniani, passò ai Musei di Berlino e fu distrutta durante un bombardamento verso la fine della seconda guerra mondiale.
La seconda versione emula i canoni dell'epoca: San Matteo, ispirato da un angelo apparso alle sue spalle, ha l'aspetto di un dotto e scrive di suo pugno il Vangelo, ispirato ma non più materialmente condotto dall'angelo che, con un gesto, sembra elencargli i fatti che dovrà narrare nel testo. L'unico accenno di "spregiudicatezza" dell'opera è la posa del santo, che si appresta a scrivere imbevendo la penna nel calamaio stando appoggiato con le braccia al tavolo, e con la gamba ad uno sgabello in equilibrio precario, quasi a sottolineare l'incertezza sul cosa scrivere.

Behhh.siamo giunti alla fine della nostra passeggiata caravaggesca... che ne dite di un buon caffè?.....ecco la fortuna ci assiste a piazza Sant'Eustacio potremo gustare uno dei migliori caffè di Roma.
SANT'EUSTACHIO Il Caffè
Sempre aperto tranne il 25 dicembre ed il 15 agosto.

Sant’Eustachio Il Caffè
Piazza Sant’Eustachio, 82
00186 – Roma – Italia

Orario di apertura
Ore 8:30 – 01:00 dalla domenica al giovedì
Ore 8:30 – 01:30 il venerdì
Ore 8:30 – 02:00 il sabato

BUON RIPOSO E RELAX ED ARRIVEDERCI AL B&B ACQUEDOTTI ANTICHI PIU' TARDI.......
DIVENTATE NOSTRI FAN SU FACEBOOK












sabato 23 febbraio 2013

VISITARE ROMA IN 3 GIORNI : LUOGHI MAGICI E MISTERIOSI DI ROMA

"...io non mi illudo di poter scoprire tutte le magie che si nascondono tra le pietre di questa città. E consiglierei il passeggere di esser cauto, di indagarle con discrezione.La vastità degli orizzonti ingoia le nostre minime certezze. Le attrazioni misteriose sono incalcolabili tra i sette colli..."
(Vincenzo Cardarelli)

Con queste parole del poeta Cardarelli vogliamo dare inizio ad una visita a Roma non consueta, una visita che affascini e seduca tanto quanto quelle legate ai tour classici ma che vi faccia scoprire angoli particolari e soprattutto guardare Roma con altri occhi.

I misteri di Roma partono già dalla storia della fondazione e dai racconti sui suoi nomi magici e segreti quindi una storia tanto anticamente segreta non poteva non determinare una città costellata di luoghi magici ed esoterici.

Un breve elenco di posti insoliti e misteriosi ci fornirà qualche idea per organizzare questa visita alla Roma Segreta ed Esoterica che si cela, ma non troppo, fra i sette colli!
Itinerari spesso poco battuti che racchiudono storia e leggende. Luoghi dove hanno operato studiosi di Alchimia e massoni nelle città d'Italia.
Vi proporremo poi di scoprirli organizzando una VISITA DI 3 GIORNI A ROMA.

Uno dei simboli della città è il Pantheon, costruito da Marco Vipsanio Agrippa nel 27 a.C. e rifatto dall’imperatore Adriano nel II secolo d.C.; chiamato così perché dedicato a “tutti gli dèi”. Il pronao, di sedici colonne monolitiche, introduce l’edificio vero e proprio, di pianta circolare, sormontato da una cupola semisferica dal diametro di 43,30 metri, la più grande che sia mai stata costruita. In sommità vi è un oculus dal quale entra la luce solare.
All’interno, troviamo sette nicchie che un tempo dovevano contenere le divinità planetarie. L’edificio stesso è realizzato all’interno di una grande sfera immaginaria, simbolo dell’eternità divina. Lo stesso è orientato precisamente sui punti cardinali (l’ingresso si trova a est), «con uno scarto di 5°, pari all’obliquità dell’orbita lunare», così come avviene per il Palazzo della Ragione a Padova e Castel del Monte ad Andria.



Sul Lungotevere Prati, segnaliamo la presenza di un curioso museo, quello delle Anime del Purgatorio, allestito tra le mura della neogotica Chiesa del Sacro Cuore del Suffragio, che ricorda un po’ il Duomo di Milano, ma in miniatura. All’interno di questo museo è possibile vedere, dopo essersi messi d’accordo con il parroco, oggetti particolari, come le “impronte di fuoco” che le anime del purgatorio avrebbero lasciato impresse su tavolette di legno, libri antichi, stoffe e vestiti. Tale raccolta venne costituita da padre Vittore Jouet alla fine del XIX secolo, per dimostrare l’esistenza dell’Oltretomba. In realtà fece un favore agli studiosi di fenomeni paranormali, raccogliendo insieme pezzi interessanti e unici, come le impronte di fuoco lasciate su vari oggetti dalle anime desiderose di manifestare la loro presenza in questa nostra dimensione. 



Nella capitale è possibile ammirare una meravigliosa meridiana astronomica simile a quella presente nel Duomo di Milano e a Saint Sulpice. Si trova nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli, in Via Cernaia 9, proprio di fronte alla Stazione FS Termini. La meridiana, detta “Linea Clementina”, si trova tracciata in maniera obliqua sul pavimento transetto, che insieme alla navata compone una croce greca, analoga alla croix pattée dei cavalieri Templari. Una targa, applicata sul muro interno della chiesa informa che la medesima servì per regolare gli orologi di Roma fino al 1846, “quando il cannone cominciò ad annunciare il mezzodì”.




Roma, città ricca di storia, presenta diverse tracce di alchimia. Anche qui sorgevano infatti dei laboratori alchemici. Ne troviamo una ricostruzione nella sezione IX del Museo di Storia della Medicina, in Viale dell’Università 34/A, e all’interno del Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria, sito nel complesso dell’Ospedale di Santo Spirito, sul Lungotevere, in Via Sassia, al numero 3. Il museo comprende anche alcuni oggetti particolari, nel medioevo ritenuti magici, come un curioso corno di unicorno, ricavato in realtà da un dente di narvalo.



A Piazza Vittorio si trova il simbolo achemico per eccellenza, a pochi passi dalla Stazione Termini: l’ultimo portale in pietra di quella che un tempo era la villa del marchese Massimiliano Palombara (1614-1680), appassionato di alchimia e membro dei Rosacroce, una società segreta fondata nel XIV-XV secolo dal leggendario Christian Rosenkreuz e basata in seguito sugli scritti dell’alchimista John Dee, mago di corte della regina Elisabetta I d’Inghilterra.
Attualmente, al posto della villa vi è la Piazza Vittorio Emanuele, con i suoi giardini. La porta, che un tempo si trovava in un’altra posizione, venne edificata nella seconda metà del Seicento, assieme ad altre quattro ormai andate perdute. Probabilmente, l’anno di costruzione è il 1680. Sulla superficie della stessa troviamo incisi dei simboli alchemici, in quanto il marchese era un appassionato di ermetismo ed esoterismo. Secondo la tradizione, sulla porta sarebbe rappresentata la formula alchemica della trasmutazione del vile piombo in oro, o forse parte di essa. Tale formula sarebbe stata appresa dal marchese in seguito al rinvenimento di alcune carte appartenute ad altri alchimisti; carte indecifrabili. Fu per questo motivo che il marchese decise di riportare tali segni sul portale della villa: nella speranza che qualcuno potesse decifrarli. I simboli qui presenti sono quello alchemico del sole e dell’oro (sull’architrave), il sigillo di Salomone; i simboli dei pianeti (sugli stipiti), con i loro corrispettivi metalli e una serie di indicazioni in latino: Saturno-piombo, Giove-stagno, Marte-ferro, Venere-rame, Luna-argento, Mercurio-mercurio.




Altri luoghi iniziatici di Roma sono il Palazzo Falconieri, in Via Giulia, dove troviamo ancora simboli alchemici tra cui quello del sole e l’ouroboro, il serpente che si morde la coda, a emblema della ciclicità del tempo.



Palazzo Corsini di Via della Lungara, frequentato nel Seicento dalla regina Cristina di Svezia, che soggiornò a Roma dopo essersi convertita al cattolicesimo pur rimanendo un’appassionata di alchimia. Probabilmente, ebbe contatti con il marchese Palombara. All’interno del suo palazzo, la regina aveva fatto allestire uno studiolo alchemico. Un altro luogo alchemico è Castel Sant’Angelo, dove visse gli ultimi anni della sua vita Francesco Giuseppe Borri, così come altri alchimisti e maghi, imprigionati dalla Chiesa.



A Roma sorge il Vittoriano e l’Altare della Patria, fondata dai Massoni nella seconda metà dell’Ottocento. Un monumento costruito ispirandosi all’antico Altare di Pergamo, oggi conservato al Museo di Berlino. I Massoni amano questi richiami al passato, perché fondamentalmente la loro cultura ha origini antiche, forse risalenti all’Egitto dei faraoni. Non dimentichiamoci che il motto “libertà, uguaglianza, fraternità”, ancor prima di essere gridato dai rivoluzionari francesi, era presente sull’antico Tempio di Salomone, più di duemila anni fa. Tra le statue dell’Altare della Patria ve ne sono molte interessati, tra cui quella di una donna che afferra un serpente con la mano sinistra. Un serpente, simbolo di conoscenza.




Ma, oltre all'Atlare della Patria, nella capitale troviamo altri segni massonici, alcuni più evidenti di altri, come ad esempio la Basilica dei Ss. Quattro Coronati, situata nella via omonima. Qui si riunivano i maestri muratori già nei primi secoli dell’era cristiana per svolgere le loro iniziazioni segrete694. I quattro Santi, che danno il nome alla chiesa, Severo, Severiano, Carpoforo e Vittorino, sono generalmente raffigurati assieme ai tipici simboli della Massoneria; e ciò dovrebbe già risultare strano, visto che la società segreta si è sempre presentata come un’associazione anticlericale. Tra i simboli qui presenti figurano anche la triplice cinta e, nel chiostro, disposte all’interno di 14 file, le lettere X, I e D, in un messaggio ancora muto per gli studiosi.

VI ABBIAMO INCURIOSITI?...Ce lo auguriamo e proprio per questo vi proponiamo un itinerario magico-esoterico a Roma da svolgersi in 3 giorni!

PRIMO GIORNO

a) Prima di ogni altra cosa munitevi di Biglietti giornalieri dei mezzi urbani (nel vostro caso vi consiglio BTI (€ 11,00) valido per 3 giorni dalla data della prima timbratura, ovvero fino alle ore 24.00 del terzo giorno compreso quello della timbratura, e per un numero illimitato di viaggi).Dimenticate la macchina che avete parcheggiato sotto al B&B ACQUEDOTTI ANTICHI, accertatevi piuttosto di avere un paio di scarpe comode e resistenti.

b) Sveglia alle 8:30 e fate una sana colazione, al B&B ACQUEDOTTI ANTICHI ne fate di abbondantissime e se vi organizzate potete anche procurarvi panini o altri generi alimentari (frutta, pizza, bibite) al mercato poco distante pagandoli meno della metà di quello che potreste pagarli in giro per la ROMA MAGICA ED ESOTERICA.
Vi proponiamo una mappa con 26 punti che vi elencheremo dettagliatamente in questi 3 giorni.


Fatto tutto?..bene ... si parte..........METRO A FERMATA SUBAUGUSTA (a 300mt dal B&B ACQUEDOTTI ANTICHI a Roma ) si scende a TERMINI ed iniziamo il nostro viaggio a Roma!!!
Da Termini arriviamo a Via Marsala ed imbocchiamo la traversa Via Castro Pretorio e percorrendola interamente arriviamo a...

1. Museo di Storia della Medicina, presso l’Università La Sapienza, Viale dell’Università 34/A: nella sezione IX possiamo ammirare la ricostruzione di uno studiolo alchemico del passato.
2. Santa Maria degli Angeli, Via Cernaia, 9: la chiesa si trova a pochi passi dalla Stazione Centrale Roma Termini. All’interno della stessa troviamo una meridiana astronomica.
3. Basilica di Santa Maria Maggiore, sita nell’omonima piazza: qui è presente un quadrato magico del Sator.
4. Porta magica o alchemica , giardini di Piazza Vittorio Emanuele II: su di essa sono presenti dei simboli alchemici che, se tradotti, potrebbero rivelare il segreto della Pietra filosofale.
5. Santa Croce in Gerusalemme, nell’omonima piazza: davanti a questa chiesa morì nel 1003 Silvestro II, il “papa mago”.
6. San Giovanni in Laterano, nell’omonima piazza: in questa chiesa si trova ancora oggi la tomba di papa Silvestro II.
7. Basilica dei Ss. Quattro Coronati: si trova lungo la strada che congiunge il Colosseo con la Piazza di San Giovanni in Laterano. In passato è stato luogo di iniziazioni massoniche.
8. Basilica di San Clemente, nell’omonima piazza: nei sotterranei della chiesa si conserva uno dei mitrei più belli di Roma e d’Italia. Importanti sono anche quelli presenti sotto il Palazzo Barberini, sotto la Chiesa di Santa Prisca e quello che era connesso al Circo Massimo, in Piazza Bocca della Verità 16/A.
9. L’Anfiteatro Flavio, meglio conosciuto con il nome di Colosseo: famoso in tutto il mondo, è una delle 7 meraviglie del mondo moderno, selezionate a Lisbona il 7 luglio 2007.
10. Arco di Tito: sulle pendici settentrionali del Palatino troviamo l’arco e su di esso una rappresentazione scultorea di Tito, di ritorno da Gerusalemme, mentre entra vittorioso a Roma preceduto dai tesori raccolti a Gerusalemme. Notiamo, tra le altre cose, un menorah ebraico.
11. Via dei Fori imperiali: a sud-est del foro di Augusto si vedono i resti del Tempio della Pace, dove i Romani conservavano i tesori raccolti durante le loro campagne estere. Qui, potrebbe essere giunta anche l’Arca dell’Alleanza in seguito alla conquista di Gerusalemme da parte della Roma di Tito, nel 71 d.C. Nelle vicinanze sorge l’area dei fori romani, la quale è adiacente al Palatino, all’Arco di Costantino e all’Anfiteatro Flavio, meglio conosciuto come Colosseo.

SECONDO GIORNO

a) anche oggi sveglia alle 8:30... colazione abbondante , panini,scarpe comode...e via METRO A FERMATA SUBAUGUSTA ma oggi si scende a REPUBBLICA e dopo aver percorso a piedi tutta via Nazionale ( che alla fine diventa Via 4 novembre) arriviamo a Piazza Venezia per arrivare ai...

12. Musei Capitolini: Piazza del Campidoglio, 1: all’interno dello stabile sono contenute opere uniche al mondo, meravigliose, risalenti al periodo romano e greco.
13. Il Vittoriano e l’Altare della Patria: è un monumento massonico ispirato all’antico Altare di Pergamo. Si trova nei pressi della Colonna Traiana.
14. Pantheon, Piazza della Rotonda: nato per essere un tempio pagano, era dedicato a tutte le divinità. Anch’esso rappresenta un simbolo caro ai massoni.
15. Chiesa di Sant’Ivo, Corso Rinascimento 40: presenta affinità con la Chiesa della Maddalena a Venezia. Entrambe presentano una pianta interna esagonale; su entrambe troviamo scritto “la Sapienza si costruì una casa”. Si tratta di un’altra dimora filosofale.
16. Campo Marzio: secondo la leggenda, nel sottosuolo vi sarebbe il luogo scoperto da Silvestro II, ricco di tesori e meraviglie.
17. San Silvestro in Capite, nell’omonima piazza: tra le reliquie presenti nella chiesa, vi è anche la testa di San Giovanni Battista.
18. Chiesa di San Lorenzo in Lucina, Via in Lucina, 16a: una statua tiene in mano una coppa nella mano sinistra. Molti studiosi ritengono che potrebbe essere un riferimento al Graal.

TERZO GIORNO

a)terzo giorno sveglia alle 8:00... colazione abbondante , panini,scarpe comode...e via METRO A FERMATA SUBAUGUSTA anche oggi si scende a LEPANTO si percorre Via Marcantonio Colonna per 500 metri circa si gira a sinistra a via Cola di Rienzo per arrivare a Lungotevere che va percorso fino a...

19. Museo delle Anime del Purgatorio, Chiesa del Sacro Cuore del Suffragio, Lungotevere Prati 12: qui sono raccolte alcune interessanti prove dell’esistenza dell’Oltretomba.
20. Castel Sant’Angelo, Piazza Adriana: qui visse gli ultimi anni della sua vita Francesco Giuseppe Borri, così come altri alchimisti e maghi, imprigionati dalla Chiesa.
21. Basilica di San Pietro: nei sotterranei della basilica, centro della cristianità, è conservato il corpo del santo, fondatore della Chiesa.
22. Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria, Lungotevere in Sassia 3: qui troviamo una riproduzione di un laboratorio alchemico del XVI secolo.
23. Palazzo Corsini, Via della Lungara, 10: anche in questo palazzo lavoravano gli alchimisti. Qui sorgeva, in passato, un altro studiolo alchemico.
24. Palazzo Falconieri, Via Giulia, 1: presenta tra le sue pareti una ricca simbologia ermetica.
25. Basilica di Santa Maria in Trastevere: troviamo qui il simbolo del labirinto.
26. Piramide Cestia, Piazzale Ostiense: incorporata nelle mura Aureliane, risale al I secolo a.C.

...e questi 3 giorni a Roma sono volati ma se per caso vi pungesse vaghezza di un 4° giorno nella Roma magica che vi ha rapito il cuore vi proponiamo altri 6 itinerari fuori mappa che non vi lasceranno delusi.

1. Palazzo Giustiniani, Via di San Pancrazio, 8: è la sede romana del Grande Oriente d’Italia.
2. Basilica di San Paolo Fuori le Mura, Via Ostiense, 190: qui è presente la simbologia della triplice cinta.
3. Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura, Piazzale del Verano: qui potrebbe trovarsi il Graal.
4. Parco di Villa Gordiani, al III miglio della Via Prenestina: da ipotetici cunicoli sottostanti la villa emergerebbero di tanto in tanto esseri demoniaci.
5. Latomie di Salone, Parco Aniene: interessante area sotterranea, formata da numerosi cunicoli e gallerie.
6. Lungo la Via Appia Antica, nei pressi della sesta pietra miliare, venne scoperto nel 1485 il corpo di una fanciulla, morta molti secoli prima, immerso in una strana sostanza di color blu. Ai suoi piedi splendeva una “lampada eterna”.

B&B ACQUEDOTTI ANTICHI A ROMA
VIALE ANICIO GALLO 196
tel. 06-45555635 mob. 3291162203

sabato 9 febbraio 2013

PASQUA A ROMA: LE OFFERTE DEL B&B ACQUEDOTTI ANTICHI... meno di 30 euro a persona al giorno


E' ARRIVATA LA PRIMAVERA! Pasqua a Roma: le offerte del B&B ACQUEDOTTI ANTICHI

3 giorni in camera matrimoniale 230 euro con SUPER COLAZIONE DI PASQUA (un giorno in più 70 euro)

3 giorni in camera tripla 290 euro con SUPER COLAZIONE DI PASQUA (un giorno in più 90 euro)

3 giorni in camera quadrupla 340 euro con SUPER COLAZIONE DI PASQUA (un giorno in più 100 euro)









mercoledì 6 febbraio 2013

A tavola con i Romani: I DOLCI DI CARNEVALE


Da questa settimana più che mai è partito ufficialmente il periodo di Carnevale (che si concluderà Martedì 12 Febbraio con Martedì Grasso) e anche la tavola si colora di specialità dolci ideali per festeggiare nel migliore dei modi.
Vogliamo presentarvi 2 ricette di dolci tipici romani (e non solo) LE FRAPPE E LE CASTAGNOLE

RICETTA DELLE FRAPPE


Ingredienti per per 4 persone:
4 uova
500 grammi di farina
50 ml di olio o 30 grammi di burro
3 cucchiai di zucchero
pizzico di sale
olio di semi
zucchero a velo qb
sale
Preparazione
Rompere le uova nella farina, poi aggiungere olio e zucchero e impastare a mano.
Stendere l'impasto con la macchinetta se non si è usi al mattarello , poi tagliare con una rotella dei rettangoli.
Incidere centralmente ogni rettangolo migliora la cottura e le rende più fragranti.
Friggere in abbondante olio e ricoprire di zucchero a velo.


RICETTA DELLE CASTAGNOLE

Ingredienti per 8 persone
200 grammi di farina 00
2 uova
50 grammi di zucchero semolato
50 grammi di burro morbido (basta toglierlo dal frigorifero per tempo)
mezza bustina di lievito in polvere per dolci (tipo Bertolini o Pane degli Angeli)
un pizzico di sale
due cucchiai di rum
la buccia grattugiata di un limone bio oppure il contenuto di mezza bacca di vaniglia o un po’ di vanillina o di estratto di vaniglia
zucchero a velo q.b.
olio di arachidi/semi o strutto q.b.
Preparazione
Versare in una ciotola la farina, le uova sgusciate, lo zucchero semolato, il lievito in polvere, il sale, il burro a pezzetti, il liquore, e l’aroma scelto (limone o vaniglia). Impastare il tutto fino ad ottenere una pasta omogenea e non troppo molle, se necessario unire ancora un po’ di farina.
Prendere la pasta e lavorandola sulla spianatoia, si ottengono prima dei filoncini con diametro di circa 2 cm, poi si tagliano a pezzetti e dandogli la forma di una pallina a ciascuno.
Scaldare abbondante olio o strutto in una padella, o ancora meglio in un tegame di piccolo diametro, alto e stretto. Deporre poche castagnole alla volta nell’olio caldo, friggerle rigirandole spesso, fino a quando saranno belle gonfie e dorate. Scolarle e metterle a perdere l’eccesso di unto su carta assorbente da cucina. Spolverizzarle con lo zucchero a velo, vanno servite calde.


BUON APPETITO...il B&B ACQUEDOTTI ANTICHI servirà frappe e castagnole per colazione ai suoi ospiti!




domenica 3 febbraio 2013

VISITARE ROMA CON I BAMBINI

VISITARE ROMA CON I BAMBINI

Roma è il museo più grande del mondo: in nessun luogo come a Roma è possibile leggere due millenni su una stessa facciata, su un edificio passato per più mani e ogni volta adattato a nuove esigenze; Roma è la città con la più alta concentrazione di beni storici e architettonici al mondo; con il centro storico più grande del mondo che nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città e la basilica di San Paolo fuori le mura, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell'Unesco.
Nel corso della sua trimillenaria storia, è stata la prima grande metropoli dell’umanità, cuore di una delle più importanti civiltà antiche; fu capitale dell’Impero romano, che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell’Europa, e dello Stato Pontificio, sottoposto al potere temporale dei papi.
Potreste andare a Roma senza entrare in un museo, e rimarreste appagati comunque: andate verso il Pantheon, il più completo tempio romano rimasto intatto dall’antichità e ai Mercati di Traiano che, splendidamente conservati, offrono bellissime vedute del centro storico della città. Salite sul Monte Capitolino, per ammirare il panorama estendendo lo sguardo ai Fori Romani, al Colosseo, alla cupola di San Pietro e al Teatro Marcello. Seguite i passi di Audrey Hepburn e visitate la curiosa “Bocca della Verità“, che si dice morda le mani dei bugiardi, e salite la famosa gradinata di Piazza di Spagna per una vista mozzafiato sulla città….
Per quanto caotica e disordinata, Roma rimane sempre una delle città più belle del mondo e i romani un “popolo” simpatico e cordiale. Andateci con i vostri bambini, sapranno apprezzarla quanto voi. Raccontate loro il passato di Roma, se potete comprate loro un libro sulla città prima della partenza. Quando passeggeranno con voi tra le antiche rovine riusciranno meglio ad immergersi in tutto quello che vedranno e sembrerà loro di vivere un’incredibile avventura nel passato.
Se programmate un viaggio a Roma con i bambini, individuate nelle vostre mete dei motivi di interesse per loro o dei percorsi su misura per piccoli visitatori. Questi non dovranno necessariamente essere brevi o semplici, ma piuttosto stimolanti: i bambini hanno insospettabili curiosità, sono ottimi osservatori e spesso recepiscono anche cose che sembrano un po’ complicate.

Dal B&B ACQUEDOTTI ANTICHI si possono raggiungere facilmente molti luoghi ideali per visitare Roma con i bambini e nel contempo farli divertire.
Vi proponiamo un elenco di musei, mostre, gite e luoghi adatti ai bambini per trascorrere delle piacevoli giornate visitando Roma in compagnia dei vostri figli, tenendo in considerazione anche le loro esigenze.
Iniziamo subito col sottolineare che di a meno di 100 metri dal B&B ACQUEDOTTI ANTICHI potrete visitare il Parco degli Acquedotti, sezione del Parco dell'Appia Antica, che offre lo spunto sia per passeggiate nella natura e nella storia, dati i molti reperti archeologici che lo costellano, sia per un po' di svago più squisitamente ludico avendo al suo interno un'area giochi attrezzata gratuita, oltre ad una serie di attrazioni a pagamento.




Il B&B ACQUEDOTTI ANTICHI dista meno di 300 metri dalla fermata”Subaugusta” della metro A e questo vi permetterà di raggiungere comodamente i luoghi che vi elencheremo.

MUSEO EXPLORA, Via Flaminia 82 Telefono 06 3613776
Una destinazione consigliata alle famiglie con bambini è il museo per bambini Explora, in Via Flaminia 82 (vicino a Piazzale Flaminio). Un museo a misura di bambino, dove i bambini sono protagonisti in scene della vita quotidiana riprodotte per loro uso. Dall'ufficio postale, allo studio televisivo, la banca oppure il supermercato i bambini avranno modo di giocare ed apprendere cosa succede nel mondo dei grandi.
Il Museo Explora, rinnovato recentemente, organizza ogni giorno attività diverse, si sviluppa su due piani dove i bambini possono imparare tante cose utili, oltre a divertirsi impersonando un pompiere, con tanto di idrante che spara acqua vera, oppure riscoprendo le emozioni ed i suoni avvertiti nella pancia della mamma, o ancora rimanendo affascinati dalle tecniche più innovative mostrate nella stanza multimediale o dalle macchine che producono energia dal movimento dell'aria, delle onde o dal propagarsi della luce. Il tutto nella massima sicurezza, il che garantisce anche ai genitori di rilassarsi e godersi la gioia della vacanza.
Nel museo Explora c'é anche un ristorante per bambini aperto al pubblico.
Informazioni: l'accesso al Museo dei Bambini di Roma è consentito ai bambini accompagnati da almeno un adulto, mentre gli adulti possono entrare ad Explora se accompagnati da un bambino.
Il biglietto costa 3.00 euro per i bambini da 1 a 3 anni, 7.00 euro per i bambini da 3 anni e per gli adulti. Per i bambini con meno di un anno l'ingresso è gratuito
Il giovedì pomeriggio il biglietto costa 6,00 Euro per i bambini da 3 anni e per gli adulti, mentre per i bambini da uno a tre anni il costo del biglietto è di 3 euro.
Il museo è chiuso tutti i lunedì. L'entrata al Museo dei Bambini è organizzata in turni della durata di 1 ora e 45 minuti (tempo necessario per visitare l'intero museo) L'orario d'inizio dei turni è alle ore 10.00, 12.00, 15.00, 17.00.
Per arrivare al Museo Explora partendo dal B&B ACQUEDOTTI ANTICHI bisogna prendere la metro A e scendere alla fermata “Flaminio-Piazza del Popolo”, percorrere la Via Flaminia per poche decine di metri e si arriva al Museo Explora.
Per chi arriva al Museo Explora in auto, è disponibile un parcheggio non custodito nell'area retrostante il Museo, con accesso da Via Flaminia 86.





MOSTRA: LE MACCHINE DI LEONARDO, Piazza della Cancelleria (adiac. Piazza Campo de' Fiori) Telefono 06 69887616

La mostra “Leonardo da Vinci – Il genio e le invenzioni” di Roma presenta quasi cinquanta macchine inventate dallo sconfinato genio di Leonardo da Vinci: macchine per il volo, come il predecessore del paracadute, una bicicletta, una sega idraulica e molte altre invenzioni. Tutte le macchine sono funzionanti e possono essere toccate e provate, per consentire un’intensa esperienza percettiva sensoriale attraverso cui attivare meccanismi emotivi e cognitivi in rapporto profondo con la materia “Leonardo”.
Un viaggio interattivo tra le invenzioni di Leonardo realizzate in scala e perfettamente funzionanti. I visitatori potranno infatti interagire con le macchine e metterle in funzione, combinando così l’esperienza diretta del funzionamento con l’esplorazione dei principi fisici e meccanici utilizzati da Leonardo.
orario: tutti i giorni dalle 9,30 alle 19,30 (può variare, verificare sempre via telefono)
Le macchine sono suddivise in cinque categorie. I quattro elementi essenziali della vita - acqua, aria, terra e fuoco - ai quali si aggiunge la categoria “Elementi macchinali” o Meccanismi, che comprende tutti quei meccanismi con diverse possibilità di applicazione, come la trasformazione del moto o la vite senza fine. Uno dei progetti più interessanti è il Carro Armato, per la prima volta a Roma nella sua grandezza originale: pesa due tonnellate, ha un diametro di circa sei metri ed è alto tre.
La mostra permanente è aperta all'interno dello storico Palazzo della Cancelleria, in Piazza della Cancelleria (adiac. Piazza Campo de' Fiori).





MUSEO DELLE CERE DI ROMA, Piazza Santi Apostoli 68 Telefono 06 6796482

Terzo in Europa per importanza e numero di personaggi rappresentati, il Museo delle Cere di Roma è stato fondato nel 1958 da Fernando Canini, ingegnoso artista dello spettacolo viaggiante che, dopo aver visitato il Tusseaud di Londra e il Gravin di Parigi, decise di regalare anche alla Capitale una rassegna di statue in cera. All’interno della splendida cornice di Palazzo Colonna, vi sono raccolte le statue a grandezza naturale di personaggi e scene storiche come Napoleone Bonaparte che si incorona imperatore a Notre Dame a Parigi, il gioco della roulette a Venezia a cui partecipano Cagliostro, Lucrezia e Cesare Borgia, Madame Pompadour; le statue di Papa Giovanni XXIII° e Papa Benetto XVI°, Re Salomone d’Israele, Garibaldi, Churchill, Vittorio Emanuele II e Barack Obama. Inoltre letterati e musicisti come Leopardi, Wilde, Verdi, Toscanini, Wagner, Puccini e Leonardo da Vinci, Goya e Picasso. Non mancano gli artisti simbolo della nostra cultura come Alberto Sordi e Nino Manfredì, personaggi sportivi e cantanti contemporanei quali Totti, Nesta, i Pooh e Ligabue, e alcuni animali preistorici.



CASINA DI RAFFAELLO A VILLA BORGHESE, Piazza di Siena Telefono 06 0608

I più piccoli sono benvenuti nell'eccezionale ambiente per bambini creato nella Casina di Raffaello, la ludoteca immersa nel verde del Parco di Villa Borghese. L'entrata alla Casina di Raffaello è gratuita e permette ai genitori di riposarsi un momento, mentre i più piccoli possono leggere i numerosi libri per bambini messi a disposizione nello spazio dedicato alla lettura, oppure giocare nel parco giochi che si trova di fronte alla Casina di Raffaello, composto da una casetta in legno sopraelevata, un percorso mobile attrezzato, una fisarmonica gigante che si può suonare con i piedi e molto altro ancora.
La casina di Raffaello ospita anche un bellissimo laboratorio dove i bambini possono dipingere e giocare sotto la guida di animatori esperti (attività a pagamento, per i bambini dai tre ai sette anni). Nel frattempo i genitori possono finalmente riposarsi, magari solo per prendersi un caffè presso il Bar del Cinema che si trova di fronte alla Casina di Raffaello e merita una visita. Orario: da martedì a venerdì dalle ore 9 alle ore 18. Sabato domenica e festivi dalle ore 10 alle ore 19.




TECHNOTOWN, Villa Torlonia Via Lazzaro Spallanzani 1/A Telefono 06 0608

A Roma, in Villa Torlonia, nei pressi della Via Nomentana, si trova un villino medioevale restaurato che, dal Novembre 2006 è dedicato ai ragazzi. Nel villino è infatti presente un nuovo spazio per i ragazzi e le ragazze dagli 11 ai 17 anni, in cui sperimentare nuove emozionanti tecnologie e dove fare tante esperienze ludico-didattiche. La visita a Technotown è consigliata anche ai più piccoli, a partire dall'età di 8 anni, ma l'ingresso è consentito anche ai più piccoli, nell'apposito spazio Junior.
Technotown propone alcuni giochi interattivi, come la macchina del tempo, dove gareggiano due squadre per un incredibile un viaggio nel tempo, alla scoperta di antichi luoghi della città di Roma. Le missioni variano e coinvolgono tutti i giocatori in un gioco di squadra. Il gioco si avvale di tre grandi schermi dove sono proiettate le immagini, fornendo una visuale avvolgente del luogo, a 180°. Alcuni giocatori dovranno indossare un guanto virtuale e degli occhiali speciali che daranno la sensazione di essere immersi nella scena circostante, con la possibilità di esplorarla e di interagire con essa.
Questa è solo una delle tante sorprese che vi attendono a Technotown. Percorso completo (Piano Terra e Primo Piano): 6 euro. Percorso piano terra o Primo Piano: 4 euro. Percorso Junior (per i bambini al di sotto degli 8 anni) 4 euro (necessario l'accompagnamento di un genitore).
Technotown è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 9 alle ore 19.







VILLA BORGHESE, BIOPARCO, RETTILARIO, MUSEO DI ZOOLOGIA Telefono 06 3608211

Da sempre meta preferita dei più piccoli, questa grande villa offre numerose attrattive, come la possibilità di fare un giro in pony (presso la Casina di Raffaello), oppure noleggiare una barca a remi per un giro nel laghetto artificiale (entrata su Valle Giulia) o ancora fare il giro della Villa in trenino. Per i più sportivi sono disponibili biciclette fino a quattro persone (tandem) con pedalata assistita. Non dimenticate di passare per il Pincio, da dove si gode di una magnifica vista su Roma (lato Piazza del Popolo). Villa Borghese ospita anche il Bioparco, recentemente e completamente rinnovato, dove i più piccoli possono ammirare animali provenienti da tutto il mondo. Il Bioparco ospita anche un buon ristorante Self Service, adatto ai più piccoli. Non mancate i momenti dei pasti per i grandi animali (gli orari sono pubblicati sul sito del Bioparco), ed il bellissimo rettilario. Approfittate anche di una visita al Museo civico di Zoologia che si trova a ridosso del Bioparco (in Via Ulisse Aldrovandi, con entrata anche dal Bioparco).
Durante l'estate, presso il Bioparco ed il Museo di Zoologia sono organizzati dei centri estivi per i più piccoli.




CINEMA DEI PICCOLI, Largo M. Mastroianni 15 (Villa Borghese) Telefono 06 8553485

Per gli amanti del cinema, da non perdere è il Cinema dei Piccoli che si trova di fronte alla Casina di Raffaello. Proiezioni ogni giorno dedicate al mondo dei più piccoli, a costi contenuti. Il cinema è a misura di bambino, ed infatti è il cinema più piccolo del mondo.
Il Cinema dei Piccoli è un posto sicuramente da tener presente, se volete riposarvi un momento con i vostri bambini, magari dopo una faticosa giornata in giro per la città. Davanti al cinema c'è anche un piccolo spazio giostre e la fermata del trenino per bambini che percorre tutta Villa Borghese. A pochi passi dal Cinema dei Piccoli si trova il Bar del Cinema, dove si può mangiare qualcosa, e poco oltre il Museo dei Giocattoli, un museo istituito di recente in un antico villino di proprietà del Comune di Roma.




CINECITTA' SI MOSTRA, Via Tuscolana 1055 Telefono 06 58334360

Per la prima volta in 74 anni, Cinecittà apre le porte al grande pubblico. All’interno degli storici studi di via Tuscolana è possibile visitare l’esposizione Cinecittà si mostra, un’occasione per vivere da vicino il cinema e i suoi mestieri.
La mostra permanente ripercorre la storia di Cinecittà: le scene, i costumi, i set, i personaggi che sono passati in quella che è stata definita la "Fabbrica dei sogni". Per la prima volta il pubblico può percorrere i viali degli Studios, visitare aree espositive tematiche, costeggiare i teatri di posa, i laboratori, le attrezzerie, passeggiare nei set all’aperto ed imbattersi nelle persone che tutti i giorni lavorano qui. Da Spazio a Backstage, percorso didattico e interattivo attraverso sei sale (Regia, Sceneggiatura, Sonoro, Costume, Finzione e Storia degli Studios) per scoprire il mondo della creazione cinematografica e Cinebimbi, laboratorio dedicato ai più piccoli.
La mostra dista 5 minuti a piedi dal B&B ACQUEDOTTI ANTICHI






OASI PARK, Via Tarquinio Collatino 58 Telefono 06 76962112

Parco divertimenti per bambini e per tutta la famiglia a Roma. 5000 mq di fantasia e divertimento,novità ed attrazioni tutto l'anno.
Aperto dal Lunedì al Sabato dalle ore 09.30 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 20.00 Domenica e festivi dalle ore 09.30 alle 20.00
L'ingresso al parco è libero; ogni attrazione ha un suo costo, che va da un minimo di € 0,50 ad un massimo di € 4,00.





MUSEO DEL MARE E DELLA NAVIGAZIONE ANTICA, Via Aurelia km 52,500 (Santa Severa) Telefono 0766 570209

Il Museo del Mare e della Navigazione Antica, fondato nel 1993 e rinnovato nel 2005, illustra gli aspetti salienti della navigazione antica attraverso un gran numero di reperti originali e di modelli ricostruttivi. L’attuale allestimento del museo offre un percorso espositivo e didattico che si snoda lungo sette sale, intitolate, nell’ordine: l’archeologia subacquea, gli antichi sugli oceani, la navigazione arcaica, gli apparati di sentina, la navigazione a vela, le navi da trasporto, Pyrgi sommersa. La terza sala è specificamente dedicata alla navigazione arcaica di Etruschi, Fenici e Greci.
Il Museo del Mare e della Navigazione Antica organizza numerose attività didattiche pensate per avvicinare i giovani al mondo dell’archeologia. Tra le principali evidenziamo: laboratori didattici, campi scuola, visite al museo civico, visite guidate dell’itinerario di Pyrgi, escursioni e trekking nel territorio, lezioni di approfondimento in classe.
Il Museo del Mare e della Navigazione Antica è ubicato presso il Castello di Santa Severa, eretto nel medioevo sul sito dell’etrusca Pyrgi, uno dei più antichi porti del Tirreno, molto fiorente anche in età romana.
Tra i reperti esposti nel museo: la simulazione di un relitto affiorante dai fondali sabbiosi, utilizzato per spiegare i principi e gli strumenti di intervento dell’archeologia subacquea, e la ricostruzione di un vano da carico di una nave oneraria romana.
Ultimamente il museo ospita una serie di reperti provenienti da una nave da carico romana rinvenuta nei pressi di Ladispoli.





IL TEATRO VERDE (Gianicolense) e IL TEATRO DELL'ANGELO (quartiere Prati)

A Roma c'e' un teatro esclusivamente dedicato ai più piccoli. Il Teatro Verde si trova in Circonvallazione Gianicolense 10, Telefono 06 5882034 (a pochi metri dall'intersezione con Viale di Trastevere). Il Teatro Verde programma spettacoli teatrali per bambini, con programmazione pomeridiana. Il Teatro Verde organizza anche laboratori ed eventi.
Da segnalare anche il Teatro dell'Angelo, in Via Simone de Saint Bon 19, Telefono 0637513571 (quartiere Prati, tra Via Giovanni Bettolo e Viale delle Milizie). Il Teatro dell'Angelo propone spesso programmi teatrali dedicati ai bambini, tra i quali la rappresentazione teatrale delle fiabe dei fratelli Grimm, oppure di storie come La Sirenetta e Il Gobbo di Notre Dame. Parte della programmazione del teatro è adatta anche ai più grandi con proposte appassionanti, come "il giro del mondo in 80 giorni" o la rievocazione teatrale delle più famose storie romane.






L'AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA, Via de Coubertin (Villaggio Olimpico) Telefono 06 80241281

Spesso nell'area dell'Auditorium sono organizzate attività per i bambini, come l'arrivo di Babbo Natale nella caratteristica ambientazione dei paesi del nord (a dicembre) oppure la pista del ghiaccio dove i più piccoli potranno pattinare. Durante il resto dell'anno, presso l'Auditorium sono inoltre organizzati spettacoli e concerti esclusivamente dedicati ai più piccoli. Alcuni eventi che si tengono all'Auditorium sono adatti ai più piccoli, come il festival delle scienze ed Alice in Città (nell'ambito del Festival del Cinema, ad ottobre). Nel giardino dell'Auditorium è anche presente un parco giochi adatto ai più piccoli. Infine, nella stagione estiva, il programma dell'Auditorium propone spesso attività che i bambini apprezzeranno (corsi di musica per i più piccoli, introduzione alla musica classica, e tanti eventi straordinari).




IL GIANICOLO, BURATTINI E CANNONE DELLE ORE 12

La collina del Gianicolo è una meta molto amata anche dai più piccoli, che possono assistere allo spettacolo dei burattini e, sopratutto, allo sparo del cannone che ogni giorno ricorda alla città di Roma l'arrivo delle ore 12. Il cannone viene estratto dagli artificieri dal ricovero che si trova proprio sotto il parapetto nella piazza del Gianicolo e può essere raggiunto scendendo per il viottolo sulla destra. Il fragore del cannone può spaventare i più piccoli ed assordarli completamente. Consigliamo a tutti di riparare le orecchie e di non posizionarsi troppo vicino al cannone!



PLANETARIO E MUSEO ASTRONOMICO, Piazza Giovanni Agnelli 10 (EUR) Telefono 06 0608

Roma è sempre stata la capitale dell’arte e della cultura, ma anche della scienza e dell’ingegneria.
L’itinerario scientifico di Roma è perfetto per tutta la famiglia, i bambini, infatti, ne saranno entusiasti, ma anche mamma e papà saranno felici ed interessati. Le stelle hanno affascinato l’uomo dalla notte dei tempi, abbiamo dato loro vari nomi, abbiamo tentato di leggere in loro il futuro ed infine le abbiamo studiate ed esplorate con grandi telescopi.
Ancora oggi un cielo stellato è uno degli spettacoli più affascinanti dell’umanità, perciò non si può che rimanere affascinati visitando il Planetario di Roma. La parte nuova è formata da un salone di 300 mq, sormontato da una grande cupola del diametro di 14 metri e dotata di proiettore ottico SN 88. All’interno è possibile riprodurre circa 4500 stelle, pianeti ed anche le costellazioni dello Zodiaco. Il Planetario organizza vari percorsi e spettacoli, comprese animazioni d immagini astronomiche in 3D.
Da non perdere anche il Museo Astronomico annesso al Planetario, per approfondire vari temi e la storia dell’astronomia con modelli, postazioni interattive e diorami. Se il cielo vi ha conquistato, potrete visitare anche il Museo Astronomico e Copernicano dell’Osservatorio Astronomico di Roma, dove sono esposte collezioni di documenti e strumenti astronomici, ma anche collezioni di oggetti riguardanti discipline nate proprio dall’osservazione del cielo, come la meteorologia, la geofisica, il calcolo del tempo e la nautica.
Il Planetario di Roma è un luogo apassionante per tutti i bambini. Si trova nel quartiere EUR, in Piazza Giovanni Agnelli 10 ed è raggiungibile dal B&B ACQUEDOTTI ANTICHI in metropolitana: linea A fino a Termini e poi linea B uscendo alla stazione “Laurentina”.
Presso il Planentario di Roma sono anche organizzati spettacoli.
Tariffe per uno spettacolo Planetario + Museo Astronomico € 6,50 biglietto intero; € 4,50 ragazzi 6-18 anni e adulti oltre i 65 anni
gratuito bambini sotto i 6 anni.
1 spettacolo del Planetario + Museo Astronomico + Museo della Civiltà Romana: € 8,50 biglietto intero € 6,50 ragazzi 6-18 anni e adulti oltre i 65 anni (gratuito bambini sotto i 6 anni)






TIME ELEVATOR, Via dei Santi Apostoli Telefono 06 69921823

Il Time Elevator è un cinema in 3D inaugurato nel 2005. All'interno troverete uno schermo semicircolare e vi verranno forniti occhiali speciali con i quali vedere le proiezioni che raccontano la storia di Roma in modo divertente.
Time Elevator Roma, la prima macchina del tempo per fare un viaggio attraverso la storia della Città Eterna. La leggenda di Romolo e Remo, l'assassinio di Giulio Cesare, Nerone e Michelangelo durante la realizzazione della Cappella Sistina. Sarà possibile assistere anche alla ricostruzione virtuale di monumenti unici al mondo come il Colosseo, il Tempio di Vesta, le Terme di Caracalla fino agli splendori della Roma rinascimentale e Barocca e molto altro ancora! Quest'esperienza unica, con la proiezione su tre schermi panoramici, audio in dolby surround, disponibile in sei lingue diverse (italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco e russo), effetti multisensoriali come pioggia e vento etc., e l'innovativo simulatore di volo con piattaforme mobili (simulano il movimento del filmato) che rende lo spettatore protagonista.
TIME ELEVATOR ROME - ROMA COME NON L'AVETE MAI VISTA (STORIA DI ROMA) Prezzo 11 €
Tempo di visita: 45 minuti
Orari di apertura: 10:00-19:30






REWIND, Via Capo d’Africa 5 Telefono 06 77076627

Il viaggio virtuale inizia con la storia della scoperta del sito archeologico di Rewind Rome, raccontata in video dai protagonisti di questa entusiasmante avventura. Ad accogliervi, uno staff giovane e professionale, vestito con abiti della Roma imperiale, che con l’ausilio di sofisticate audio guide, disponibili in 8 lingue, vi condurrà attraverso le meraviglie dell’antica Roma facendovi vivere la storia da veri protagonisti.
Grazie ad una mappa dettagliata che ritrae l’area archeologica dell’antica Roma, dal Colosseo fino al Campidoglio, lo staff vi illustrerà ciò che oggi rimane di quello che un tempo fu un impero dove non tramontava mai il sole. Accanto ad ogni luogo, pittogrammi ispirati all’impero romano indicano i principali monumenti ed il loro utilizzo: titoli in latino e traduzioni nelle 8 lingue facilitano la conoscenza di come si svolgeva la vita pubblica e privata degli antichi romani.
Il viaggio prosegue immergendosi nel tunnel, dove entreremo in contatto con il passato glorioso di Roma grazie alle fedeli ricostruzioni degli stupefacenti affreschi che decoravano il tunnel dell’imperatore Commodo e ai meravigliosi stucchi raffiguranti le Menadi, le dee protettrici dei gladiatori. Una sala, che in un primo momento appare come l’epicentro di uno scavo archeologico, si trasforma, con l’aiuto di effetti speciali, in quello che erano i sotterranei del Colosseo. Qui scopriremo l’area dove i gladiatori trascorrevano gli ultimi attimi precedenti l’entrata nell’arena, il luogo dove consumavano l’ultimo pasto e quello dove riponevano le loro spade: al buio, potrete persino sentire le preghiere in latino che i gladiatori recitavano in preparazione di quello che per molti di loro sarebbe stato il momento fatale. Com’era una giornata tipica all’interno del Colosseo? Un prezioso mosaico policromo ci illustrerà i momenti salienti: la mattina con la caccia, l’ora di pranzo con le esecuzioni capitali ed il pomeriggio con i combattimenti tra gladiatori. La voce possente di Giove aprirà un passaggio segreto che ci condurrà all’interno del suo tempio: simbolo del potere e della ricchezza di Roma. Lo staff lascia ora l’incarico a Sapientinus, guida virtuale che ci farà visitare la sua amata città: la Roma del 310 DC.
Giochi, usanze, costumi, palazzi e templi faranno da cornice al nostro viaggio in 3D che ci permetterà di conoscere da vicino, quasi toccando con mano, la vita quotidiana della Roma imperiale. A malincuore salutiamo il sorridente Sapientinus e continuiamo il nostro viaggio virtuale nella storia di Roma:
La Ruota del Tempo: in viaggio con gli imperatori romani da Romolo a Costantino.
Indossare una toga: come vestirsi da vero senatore.
La bottega dei bronzi: oggetti di uso quotidiano nell’antica Roma riprodotti fedelmente in bronzo.
La foto: il ricordo di un’esperienza vissuta da protagonista con abiti dell’antica Roma.
Rome Reborn: la rinascita dell’antica Roma in 3D.
Vesti un romano: gioco interattivo per imparare i costumi dell’epoca.
Giulio Cesare: divertiti e dialoga con uno dei miti dell’Impero romano.
Lunedì – Domenica 10:00 - 17:00
PREZZO
Adulti: Euro 15,00
Bambini (5 - 12 anni): Euro 8,00
(Si parla però di chiusura definitiva di questa attrazione)

LUDOTECA ALL'IPPODROMO DELLE CAPANNELLE, Via Appia Nuova 1245 Telefono 06 7187258

All’interno dell’Ippodromo di Capannelle c’è una bellissima ludoteca, immersa in un parco di 20mila metri quadri.
Nella ludoteca si tengono giochi, teatro per bambini, burattini, laboratori didattici e tanto altro.
Nel parco ci sono strutture da arrampicata protetta e scivoli.
L’associazione culturale Rem Aleph, che gestisce la ludoteca, organizza anche visite mattutine che ruotano intorno al mondo dei cavalli.






LA CRIPTA DELLA CHIESA DEI CAPPUCCINI, Via Veneto 27 (Metro Barberini) Telefono 06 06060884

I bimbi più grandi adoreranno questo inconsueto luogo, nel quale sono riprodotti ambienti domestici con le ossa di monaci.
Centinaia di teschi e di ossa di corpi umani, rendono questo luogo di culto una meta impressionante nel vostro giro a Roma. La cripta si sviluppa in alcune camere disposte in fila e consente una visita rapida adatta anche ai più piccoli.
Facilmente raggiungibile in autobus o in metropolitana, la Cripta dei Cappuccini è un luogo aperto alla visita di tutti.
Informazioni (Chiesa dell'Immacolata in via Vittorio Veneto, 27 Convento dei frati Cappuccini – Roma) Orario delle visite, 9-12;15-18, giovedì chiuso.



LE DOMUS ROMANE di Palazzo Valentini via 4 Novembre 119 info e prenotazioni 06 32810

Sotto Palazzo Valentini si può visitare un'area archeologica unica al mondo.
La visita è proposta come percorso in un museo multimediale: un originale incontro fra antichità e innovazione
Il suggestivo percorso tra i resti di “Domus” patrizie di età imperiale, appartenenti a potenti famiglie dell’epoca, con mosaici, pareti decorate, pavimenti policromi, basolati e altri reperti, è stato supportato da un intervento di valorizzazione curato da Piero Angela e da un’équipe di tecnici ed esperti, quali Paco Lanciano e Gaetano Capasso, che hanno ridato vita alle testimonianze del passato attraverso ricostruzioni virtuali, effetti grafici e filmati.
Il visitatore vede “rinascere” strutture murarie, ambienti, peristilii, cucine, terme, decorazioni e arredi, compiendo un viaggio virtuale dentro una grande Domus dell’antica Roma. Del percorso fa parte un grande plastico ricostruttivo dell’area in età romana e delle varie fasi di Palazzo Valentini, grazie al quale il visitatore può ricollocarsi all’interno del contesto urbano attraverso le sue numerose stratificazioni storiche.
A partire dal 7 dicembre 2011 l’area archeologica e il suo percorso museale si sono arricchiti di un nuovo e significativo settore. Nei sotterranei prospicienti la Colonna Traiana il visitatore può ammirare i resti di un monumentale edificio pubblico o sacro: una possente platea in opera cementizia, setti murari in grandi blocchi di travertino e peperino, fusti di colossali colonne monolitiche in granito grigio egiziano, le più grandi messe in opera nell’antichità romana, ambienti seminterrati con muri in opera laterizia e volte a crociera ribassata, databili, in base ai bolli laterizi, nella prima età adrianea.
Anche in questo nuovo spazio la visita è accompagnata da un allestimento, curato dalla stessa équipe, che permette di visualizzare l’area della Colonna Traiana così come si presentava al momento della sua costruzione. Un plastico animato consente di rivedere gli ambienti dell’epoca e in particolare la grande Basilica Ulpia, che sorgeva proprio accanto alla Colonna. Un filmato fa rivivere i due edifici adiacenti, forse adibiti a Biblioteche. Infine una ricostruzione virtuale della Colonna permette di osservare da vicino i bassorilievi e la campagna militare che essi raccontano: la conquista della Dacia, l’attuale Romania, da parte dell’imperatore Traiano. Un racconto straordinario che si conclude con la morte del re Decebalo e il trionfo dell’imperatore.
Un esempio unico e prezioso di come il patrimonio artistico dell’antichità, riconsegnato da un’opera attenta e rigorosa di restauro e riqualificazione, possa essere valorizzato attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.


L'ACQUARIO SEA LIFE EXPO

Circa 5000 esemplari appartenenti a cento specie marine provenienti da tutti i mari, trenta vasche riempite con più di un milione di litri d'acqua e una struttura di oltre 14 mila metri quadri, sviluppata sotto il laghetto artificiale dell'Eur a Roma. L' Acquario Sea Life Expo, punta ad essere il più grande d'Italia e tra i primi in Europa per innovazione degli spazi e varietà degli animali acquatici presenti. Attualmente in costruzione in vista dell'apertura al pubblico per questa primavera, il Sea Life Roma Aquarium si snoderà lungo un percorso di sale e ambienti sigillati in un involucro di acrilico trasparente.
La struttura. L'Acquario di Roma sarà suddiviso in due macroaree: una prima parte, completamente ubicata sotto il lago artificiale, sarà costituita dal Sea Life, l'acquario vero e proprio, che ospiterà al suo interno anche un tunnel subacqueo dove poter osservare squali e razze a 360 gradi. Durante i 90 minuti previsti per il giro completo del centro, i visitatori sperimenteranno dunque dei veri faccia a faccia con alcune delle creature marine viventi più affascinanti del pianeta. In taluni casi, poi, potranno anche interagire con loro.

Una seconda area, invece, sarà dedicata all'Expo e raccoglierà, oltre alla parte commerciale, l'Auditorium per la proiezione dei film in 4D interactive, per esperienze cinematografiche immersive, e una zona per la divulgazione dei progetti di educazione scientifica.

Inoltre gli archeologi del Ministero per i Beni e delle Attività Culturali allestiranno una sala dedicata all'archeologia subacquea, all'interno della quale i visitatori potranno ammirare, in vasche realizzate ad hoc, sommozzatori che dal vivo simuleranno ritrovamenti archeologici utilizzando le più avanzate tecnologie per il recupero di reperti dai fondali marini.
All'interno sarà presente l'area gioco per i bambini.






AUTOBUS A DUE PIANI

Se avete poco tempo e/o volete farvi subito un'idea dei luoghi da visitare dopo, con più calma e cercate un modo gradito anche ai bambini per visitare la città, a Roma trovate molti Bus Turistici, scoperti e a due piani che fanno percorsi nei luoghi più famosi, dalla Roma Imperiale alla Roma Cristiana e in più permettono di scendere, farsi un giretto e risalire sul bus successivo, sempre con lo stesso biglietto. Questi Bus turistici partono dalla Stazione Termini tutti i giorni con orari molto frequenti. A bordo ci sono hostess e cuffie con le audioguide in varie lingue. Fra i vari percorsi che si possono scegliere, ce ne sono due da non perdere: il famoso 110 open tour che fa un giro di 2 ore della città e il Bus ‘n boat, con cui fare un tour di Roma ma anche scendere e prendere il battello per la navigazione sul Tevere.
Orari, tariffe, percorsi, offerte speciali e pacchetti sono disponibili ai seguenti indirizzi:
http://www.trambusopen.com/it/home.cfm
http://www.battellidiroma.it/servizi/autobus-turistico-e-crociera-sul-tevere-bus-and-boat.html
http://www.romacristiana.org/it/open-bus/index.html