Vi vogliamo proporre ben 6 itinerari a piedi che riguardano il Parco dell'Appia Antica...della Via Appia che possiamo considerare la più moderna strada del mondo antico.
312 avanti Cristo: il console Appio Claudio dà il suo nome al tracciato di una nuova strada che raggiunge la Campania e poi Brindisi. La principale caratteristica di questa nuova strada è di essere percorribile con ogni tempo e con ogni mezzo, grazie alla pavimentazione realizzata con grandi pietre levigate e perfettamente combacianti, poggiate su uno strato di pietrisco che assicura tenuta e drenaggio. Con questa tecnica rivoluzionaria la Repubblica e l'Impero potranno costruire la vastissima rete stradale del mondo romano. Quasi sempre rettilinea, larga circa 4,10 metri, una misura che consente la circolazione nei due sensi, affiancata da un duplice percorso pedonale e servita da pietre miliari, l'Appia si merita ben presto l'appellativo di Regina viarum, la Regina delle strade.
Lungo le prime miglia sorgono numerose installazioni funerarie, seguendo la legge che vietava di seppellire i morti entro la cinta sacra del Pomerio: monumenti di illustri famiglie, ma anche colombari di confraternite costituite per dare ai propri affiliati una degna sepoltura; cimiteri subdiali o sotterranei propri di particolari comunità etniche o religiose. Si crea e si stratifica cosí un patrimonio eccezionale di testimonianze storiche, culturali e artistiche di grandissimo valore.
Il Parco Regionale dell'Appia Antica mette a disposizione del visitatore un vero e proprio "percorso" nell'evoluzione complessiva di un territorio: dalla configurazione originaria a quella creata dalla presenza dell'uomo e dai suoi insediamenti; dalla nascita di una grande infrastruttura viaria (l'Appia)- la più importante del mondo antico.
Il territorio del Parco comprende anche la Valle della Caffarella, solcata dal fiume Almone la più importante testimonianza dell'antico paesaggio agricolo a ridosso della città, ma ricca anche di monumenti di ogni epoca, come il Tempio del dio Redicolo, il Ninfeo di Egeria, la chiesa di Sant'Urbano, le torri e le valche medievali; il complesso delle Tombe Latine e il Parco degli Acquedotti, con i poderosi ruderi delle condotte che rifornivano d'acqua l'Urbe.
Di fronte al B&B ACQUEDOTTI ANTICHI si estende un’area verde di 15 ettari meraviglioso ricordo di un tratto di campagna romana che originariamente raccordava i Colli Albani e le porte della città. Qui sorgevano ben 7 degli 11 acquedotti che rifornivano l’antica Roma, se ne possono ancora ammirare la maestosità e la perfezione ingegneristica.
Area degli Acquedotti Antichi
1) Mausoleo in laterizio via del Campo Barbarico/via Monte d’Onorio
2) Casale Rampa
3) Tor Fiscale
4) Campo Barbarico
5) Acquedotto Claudio/Anio Novus
6) Marrana dell’Acqua Mariana
7) Villa delle Vignacce
8) Cisterna della Villa delle Vignacce 9) Acquedotto Felice
10) Tomba dei Cento Scalini
11) Casale di Roma Vecchia
12) Acquedotto Marcio
13) Acquedotto Anio Vetus
14) Casa cantoniera “Del Sellaretto” 15) Villa di Settebassi
Lunghezza: 3 km
Tempo di percorrenza: 2.30 ore
La mappa vi mostra perfettamente il percorso partendo dal B&B acquedotti Antichi
Partendo sempre dal Parco degli Acquedotti attraversandolo fino a giungere all'Appia Nuova ecco il secondo itinerario:
2 - Da Cecilia Metella a Casal Rotondo
Un contatto diretto con la civiltà romana attraverso i monumenti della "Regina Viarum": la sequenza ininterrotta dei sepolcri delle più varie tipologie, la più estesa villa del suburbio romano, la villa dei Quintili al V miglio ed il più grande sepolcro circolare della via Appia, Casal Rotondo al VI miglio.
Lunghezza: 6 km
Tempo di percorrenza: 3.00 ore (escluse le visite ai siti)
Il terzo itinerario prevede che si prenda la metro A ... dal B&B ACQUEDOTTI ANTICHI la fermata Subaugusta dista circa 300 metri... e si scenda alla Fermata Arco di Travertino.
3 - Tombe della Via Latina
Un percorso per avvicinarsi ad un’altra grande arteria del mondo romano: l’antica via Latina. Ancora visibile e ben conservato un tratto della pavimentazione originaria fiancheggiata da importanti monumenti funerari, all’interno dei quali si possono ammirare decorazioni in stucco e in affresco di eccezionale valore.
ATTENZIONE: la discesa alle Tombe dei Valeri e dei Pancrazi è consentita solo attraverso prenotazione da effettuarsi presso la biglietteria del Museo delle Terme di Diocleziano. Informazioni 06 39967701
L’importante zona archeologica venne scoperta nel 1857 - 1858 da Lorenzo Fortunati, un insegnante che si dilettava di scoprire resti archologici e di ricavarne "un onesto lucro" rivendendoli; al suo nome sono legati rinvenimenti in numerose altre aree archeologiche Romane; questi intuì l’importanza del luogo nel quale spiccava il sepolcro Barberini ed a sue spese iniziò gli scavi che erano ovviamente non molto accurati quanto tesi piuttosto al rapido rinvenimento di reperti rivendibili (quali sarcofagi e statue); gli scavi proseguirono poi con l’intervento di papa Pio IX; nel 1879 l’appena costituito Stato Italiano espropriò alcuni dei terreni interessati dai siti archeologici, di proprietà dei Barberini, e l’area fu destinata a Parco Archeologico.
Ai primi del 1900 venne eseguita una campagna di scavi sotto la guida di Rodolfo Lanciani.
Il piccolo parco si sviluppa lungo i bordi della via Latina per una lunghezza di 450 metri a partire dalla metà del III miglio dell’antica via (il basolato è visibile su un lungo tratto per circa centocinquanta metri e su un secondo tratto di alcune decine di metri) ed include la Basilica protocristiana per complessivi 6 ettari.
Lunghezza: 500 metri
Tempo di percorrenza: 30 minuti
Ingresso: Via dell’Arco di Travertino, 151
chiusura estiva ore 18.30 - invernale ore 16.00
ingresso libero - visite guidate alle tombe
Anche per il quarto itinerario ci muoveremo con la metro...così vicina e comoda al B&B ACQUEDOTTI ANTICHI...ma questa volta scenderemo alla fermata Colli Albani ( uscita via Mario Menghini) e da li verso Largo Tacchi Venturi arriveremo al Parco della Caffarella.
4 - La Valle della Caffarella
Il parco urbano della Caffarella si sviluppa tra la via Appia Antica e la via Latina parte come area aperta al pubblico e parte come area privata.
Il Parco racchiude la valle della Caffarella, frastagliata di creste collinari attraverso cui si insinua il piccolo fiume Almone; sono presenti numerosi sistemi di canalizzazione per il deflusso delle acque provenienti dalle sorgenti della zona e per la bonifica della valle, parte risalenti all'epoca romana e parte all'epoca rinascimentale.
Alla metà del II secolo d.C. vi sorse la grande villa e tenuta agricola di Erode Attico, marito di Annia Regilla e precettore di Marco Aurelio, che si estendeva a partire dalla via Appia su più strutture separate ed a tale periodo risalgono le principali testimonianze romane che si incontrano inoltrandosi nella pittoresca vallata, in particolare il Ninfeo, la tomba di Annia Regilla ed il tempio di Cerere.
La zona rientrò poi nel IV secolo nei possedimenti della villa di Massenzio.
In epoca medioevale venne abitata grazie alla presenza delle sorgenti d'acqua e vi vennero edificate diverse torri.
Nella valle della Caffarella si specchia la storia di Roma, della città e della cultura, delle genti che l’hanno popolata e del territorio nel quale si sono insediate. La valle fu teatro di miti e leggende.
Il fiume Almone che l'attraversa è considerato un "fiume sacro legato alle origini mitiche di Roma".
Lunghezza: 3,7 km
Tempo di percorrenza: 2 ore
...buona passeggiata a Roma con la certezza che al ritorno troverete la vostra stanza al B&B ACQUEDOTTI ANTICHI pronta ad accogliervi ed a farvi rilassare!
B&B ACQUEDOTTI ANTICHI a Roma
http://www.acquedottiantichi.com/
Fermata Metro A SUBAUGUSTA e di fronte al Parco degli Acquedotti
http://bedandbreakfastaromaacquedottiantichi.blogspot.com/
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