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sabato 26 novembre 2011
CAPODANNO A ROMA: LE OFFERTE DEL B&B ACQUEDOTTI ANTICHI
VACANZE DI NATALE E CAPODANNO 2011 AL B&B ACQUEDOTTI ANTICHI !
Scopri tutte le nostre offerte a prezzi vantaggiosi.
NATALE: ( 24 o 25 dicembre compresi)
3 giorni in matrimoniale 240 euro (80 euro al giorno)
5 giorni in matrimoniale 350 euro (70 euro al giorno)
3 giorni in tripla 300 euro (100 euro al giorno)
5 giorni in tripla 450 euro ( 90 euro al giorno)
CAPODANNO: (30 o 31 dicembre compresi)
3 giorni in matrimoniale 270 euro (90 euro al giorno)
5 giorni in matrimoniale 400 euro (80 euro al giorno)
3 giorni in tripla 360 euro (120 euro al giorno)
5 giorni in tripla 500 euro (100 euro al giorno)
BEFANA: (6 o 7 gennaio 2012 compresi)
3 giorni in matrimoniale 240 euro (80 euro al giorno)
5 giorni in matrimoniale 350 euro (70 euro al giorno)
3 giorni in tripla 300 euro (100 euro al giorno)
5 giorni in tripla 450 euro ( 90 euro al giorno)
I PREZZI SI INTENDONO A CAMERA ESCLUSA TASSA DI SOGGIORNO.
MERCATINI DI NATALE A ROMA...CON I BAMBINI
Consuetudine consolidata oramai anche a Roma il periodo delle feste viene impreziosito dai Mercatini di Natale. Un’occasione per tutti i visitatori per fare acquisti interessanti.
Mercatini di Natale di Roma
Ci sono tante curiosità e bellezze natalizie da scoprire fra gli espositori: artigianato, antiquariato, prodotti tipici e tanto altro ancora.
Mercatino di Natale in Piazza Navona
26.11.2011 – 06.01.2012
Piazza Navona
Villaggio di Natale Ice Park
1.12.2011 – 10.01.2012
Parco Tor di Quinto, 55 area Mondofitness
tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 21.00
Il successo delle scorse edizioni, che da cinque anni vede ormai ogni anno riversarsi nell’Ice Park di Viale Tor di Quinto più di 10mila amanti del pattinaggio su ghiaccio, pare avere tutti i crismi per ripetersi. Ma a dispetto del nome Ice Park non sarà solo ghiaccio perché intorno alla pista sarà realizzato un vero e proprio Villaggio di Natale, tutto in legno con tipiche e accoglienti casette aperte sul fronte principale, dove si potranno gustare prodotti tipici e fare shopping in un ambiente accogliente, nel pieno delle festività natalizie.
Mercatini di Natale Senza Frontiere
11.12.2011 -12.12.2011
Piazzale Cina (quartiere Torrino)
Mercatino di Natale a favore di Medici Senza Frontiere
Mercatino di Natale in Piazza Ankara
10.12.2011 – 13.12.2011
Piazza Ankara
Mercatino delle Meraviglie
20.11.2011
Bar ristorante “La Fattoria” in via Casilina 704
Un nuovo spazio espositivo di artigianato, vintage e arte immerso nel verde a Roma dove passare una giornata in pieno relax e divertimento curiosando tra oggetti unici ed originali accuratamente selezionati dallo staff organizzativo, che ha pensato di regalare ai primi visitatori oggetti degli espositori stessi. Un posto deve sentirsi a casa, per gli standisti ai quali verrà offerto un caffè e un cornetto di benvenuto trovando un clima di familiarità e cortesia e per i visitatori, che possono trascorrere ore felici immergendosi nel fascino della natura autunnale e nella festa di colori dei vari stand.
Bazar dell’Avvento della Comunità Evangelica Luterana di Roma
23.11.2011 – 24.11.2011
Via Sicilia, 70
Sarà possibile acquistare prodotti dell’artigianato tradizionale e gustare le specialità della gastronomia tedesca. Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato a progetti di assistenza sociale a Roma. In un piacevole clima prenatalizio, il programma sarà aperto mercoledì 23 novembre alle ore 8.30 presso la Chiesa Luterana, in via Sicilia 70, con la vendita delle Corone dell’Avvento: unici per la qualità della loro fattura, questi tradizionali simboli natalizi sono realizzati a mano con rami d’abete intrecciati e hanno quattro candele rosse, da accendere una in ciascuna domenica d’Avvento.
Il giorno dopo, dalle 11.00 alle 17.00, si proseguirà con il Gran Bazar ospitato presso la Casa della Comunità, in via Toscana 7. Come sempre, il Bazar accoglierà i tanti visitatori, di Roma e non solo, desiderosi di immergersi in una suggestiva e festosa cornice con le classiche specialità gastronomiche tedesche, tra cui i tipici dolci natalizi. Chi vorrà potrà curiosare nel Mercatino delle Pulci e acquistare libri in varie lingue, articoli per la casa, decorazioni, bigiotteria, stoviglie, vasellame, abbigliamento di seconda mano e giocattoli per bambini. Il programma sarà completato dalla Pesca di beneficenza, che coinvolgerà grandi e bambini nel tentativo di aggiudicarsi i bellissimi premi in palio.
I fondi raccolti con il Bazar dell’Avvento saranno destinati al finanziamento di progetti di assistenza sociale nell’area di Roma, tra i quali l’erogazione di pasti, vestiti e medicinali ai senzatetto del quartiere, il sostegno con pannolini e giocattoli alle immigrate africane e ai loro bambini (Progetto Orsacchiotto) e interventi di aiuto ad anziani bisognosi. I fondi, inoltre, saranno utilizzati per supportare il Servizio Rifugiati e Migranti (SRM) della FCEI (Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia), nato nel 1984 per promuovere all’interno delle chiese, e nella società tutta, informazione e sensibilizzazione sui temi di immigrazione, asilo, razzismo, discriminazione e interculturalità, per tutelare i diritti dei migranti e dei rifugiati e per sostenerli nel loro processo di integrazione sociale e culturale nel nostro Paese
Mercatino di Natale Aidos
2.12.2011 – 4.12.2011
Piazza B. Gastaldi, 4
Torna anche quest’anno da venerdì 2 dicembre a domenica 4 dicembre – il tradizionale Mercatino di Natale di AIDOS, Associazione italiana donne per lo sviluppo, presso l’Hotel Polo a Roma. La vendita di gioielli, scialli, abiti, borse colorate, lacche, bambù, vasi e giochi per bambini, realizzati in buona parte da artigiane del Sud del mondo, è finalizzata a sostenere i Centri per l’imprenditoria femminile in Giordania, Siria e Nepal. Nel Sud del mondo la maggior parte delle donne ha poche, o spesso inesistenti, possibilità di accedere ai servizi di supporto alle piccole imprese per due ordini di motivi: da una parte, le donne non hanno nè la preparazione nè i mezzi per accedere a tali servizi in quanto poco alfabetizzate e con bassi profili professionali; dall’altra non hanno la piena consapevolezza e/o la possibilità di esercitare i loro diritti. I Centri per l’imprenditoria femminile creati da AIDOS in Giordania, Nepal e Siria, sostengono la creazione di micro o piccole imprese femminili o assistono le imprenditrici già operanti nello sviluppo della propria impresa. Al Suq di Natale di AIDOS si scoprirà il piacere di fare regali anche in tempo di crisi e si contribuisce a garantire alle donne l’accesso al mercato del lavoro e permetter loro di superare le barriere culturali e sociali che impediscono loro di prendere parte attiva al processo di crescita socio-economica del loro Paese.
Mercatino in Via Oberdan Petrini
3.12.2011 – 4.12.2011 & 17.12.2011- 18.12.2011
Via Oberdan Petrini 11
Sabato dalle 11.00 alle 19.30
Domenica dalle 15.00 alle 20.00
1° e 3° week end di ogni mese escluso 25 Dicembre
futurarte presenta: arte e sapori d’inverno, mostra mercato, fotografia e pittura – antiquariato – prodotti tipici. L’Associazione culturale “FuturArte” organizza a Roma in Via Oberdam Petrini 11 angolo viale Primavera (zona Centocelle ), mostra mercato dal titolo ARTE E SAPORI D’INVERNO dove artisti, pittori, fotografi, artigiani e antiquari proporranno e metteranno in mostra le loro opere. Un turbinio di colori, visioni, opere ed arti, contornate dai sapori tipici delle regioni italiane. Come sempre FuturArte concede low cost spazi agli artisti romani ed italiani, con solo 30 euro per il week end si potrà prendere parte a questo entusiasmante e spettacolare evento invernale. Per i fotografi lo spazio è gratuito.
Mercatino di Viale Pertenope
15.12.2011 – 18.12.2011
Dalle 10.00 alle 22.00
Viale Pertenope
Il borgo di Babbo Natale accogliera’ i bambini con tantissimi stand e animazioni, dall’educazione all’ambiente allo stand con xbox – lancio di palloncini – nevicata – momenti di emozione con i personaggi animati – per gli adulti sapori e artisti e stand per piccoli e forse grandi acquisti – musica calore luce emozione questo e’ il Natale a Villa Gordiani con il Mercatino di Viale Partenope.
Mercatino di Natale PossibilMENTE
17.12.2011
dalle 15.00 alle 21.00
Via Diego Angeli 141 Sede progetto PossibilMENTE
Anche quest’anno, come da tradizione, la sede di Possibilmente si trasformerà in un contenitore nel quale mercatino, musica, stand associativi, vino e stuzzichini si mescoleranno per creare un evento al quale non potrete non partecipare.
Bollywood- Christmas Market
18.12.2011
Room26, Piazza Guglielmo Marconi,31
dalle 11.00 alle 23.00
In questo mese eccezionalmente appuntamento sarà il 18 dicembre e il tema affrontato Bollywood- Christmas Market!
Mercatino di Natale a Piazza Re di Roma
Artigianato, gastronomia regionale e vintage a piazza Re di Roma appuntamento oramai felicemente ripetuto nel corso degli anni.
Mercatino di Natale a piazza di Cinecittà
Abbigliamento ed oggettistica vintage, artigianato, specialità gastronomiche, artisti in mostra anche Cinecittà offre un valido quanto vario Mercatino di Natale che nulla invidia a quelli di più antica fama...è piccolo ma crescerà
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venerdì 25 novembre 2011
Il Quirinale. Dall’Unità d'Italia ai nostri giorni Roma, Palazzo del Quirinale 30 novembre 2011 - 17 marzo 2012
La “Casa degli Italiani” si racconta. Ci sarà un contributo specifico della Presidenza della Repubblica alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia: dal 26 novembre 2011 al 17 marzo 2012, il Palazzo del Quirinale – tra il Cortile d’Onore e le sale del Piano Nobile – ospiterà la mostra “Il Quirinale. Dall’Unità d'Italia ai nostri giorni”.
Promossa dal Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica Italiana e organizzata in collaborazione con l’Associazione Civita, la mostra è curata da Paola Carucci e Louis Godart con l’allestimento del maestro Luca Ronconi.
Il 150° anniversario dell’Unificazione nazionale ha costituito l’occasione per un approfondimento storiografico e una riflessione sulle vicende storico-politiche e istituzionali che hanno segnato l’evoluzione dello Stato italiano.
Il Palazzo del Quirinale costituisce l’espressione simbolica di un percorso complesso, che ha posto l’Unità nazionale di fronte a prove durissime e a momenti di grave crisi, ma anche a significativi momenti di consolidamento dello Stato: edificato dai papi nel 1583, è diventato nel 1870 residenza dei sovrani d’Italia e dal 1946 è sede della Presidenza della Repubblica.
Il filo conduttore della mostra è costituito dalla funzione di rappresentanza dell’Unità nazionale che lo Statuto Albertino prima e soprattutto la Costituzione poi hanno conferito al Capo dello Stato, e dal modo in cui tale funzione è stata interpretata e attuata dalle diverse personalità che hanno ricoperto la più alta carica istituzionale della nazione.
La mostra intende, da una parte, illustrare il patrimonio artistico, la politica di costante acquisizione di opere d’arte da parte dei sovrani di casa Savoia, e il successivo impegno dei Presidenti della Repubblica volto allo studio, al restauro, alla scoperta, alla gestione degli edifici, dei giardini e dei tesori d’arte custoditi nel Palazzo. Dall’altra, sotto il profilo storico-istituzionale, la riflessione parte dal ruolo svolto dai Savoia (e dalle consorti dei sovrani, in particolare dalla regina Margherita alla quale è dedicata un’apposita sezione relativa alla sua Biblioteca conservata presso il Quirinale) per poi approfondire l’attività dei Presidenti della Repubblica.
Verranno, dunque, presentati oggetti del Quirinale – libri, quadri, livree –, documenti di archivio e ritagli stampa, con ampio uso di fotografie, registrazioni sonore e riprese cinematografiche e televisive.
La mostra darà ampio spazio al ruolo di “rappresentanza dell’Unità nazionale”, scolpito nell’articolo 87 della Costituzione, assolta sul piano internazionale dalle visite all’estero e dagli incontri con i Capi di Stato esteri; mentre il rapporto con la società emergerà anche dai viaggi in Italia, dalle udienze e dalle cerimonie presso il Quirinale.
La mostra, pensata per un pubblico ampio e rivolta in particolare ai giovani e al mondo della scuola, si avvale non solo delle fonti documentali conservate presso il Palazzo del Quirinale, ma anche di materiale iconografico e documenti provenienti dall’Archivio Centrale dello Stato, l’Istituto Luce, le Teche Rai e altri archivi, musei e istituzioni.
Roma, Palazzo del Quirinale
30 novembre 2011 - 17 marzo 2012
Indirizzo: Piazza del Quirinale
Orario: Tutti i giorni, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30. Domenica: dalle 8.30 alle 12.00. Chiuso il Lunedì
Biglietto: Ingresso gratuito
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martedì 22 novembre 2011
HOMO SAPIENS: così la nostra specie conquistò il mondo. Mostra a Roma al Palazzo delle esposizioni
Al Palazzo delle Esposizioni di Roma apre i battenti una grande mostra, curata da esperti internazionali sotto la guida di Luca Cavalli Sforza e Telmo Pievani, che racconta la vicenda della nostra specie, dalle origini africane alla diffusione in tutto il pianeta.
È trascorsa a malapena una decina di giorni da quando le Nazioni Unite hanno indicato in una neonata filippina l'abitante numero sette miliardi dell'unica specie capace di colonizzare il pianeta a tutte le latitudini e con ogni clima. Già, perché si trovano esemplari di Homo sapiens dallo sperduto villaggio di Alert, sull'isola di Ellesmere, all'estremo nord del Canada, appena 800 chilometri dal Polo Nord e una notte gelida e buia che dura da ottobre a febbraio, fino alle torride distese deserte della depressione della Dancalia, nel Corno d'Africa.
E pensare che la storia di tutti noi ha avuto inizio - più di un inizio, in verità - meno di 200.000 anni fa non lontano da quell'anticamera dell'inferno, in una remota valle dell'Etiopia da cui la nostra specie ha mosso i primi passi. È lì che nacque un nuovo membro della famiglia del genere Homo, che quasi un milione di anni prima si era già spinto a esplorare gli angoli più remoti del vecchio mondo, prosperando e differenziandosi in un intricato "cespuglio evolutivo", come lo definiscono i paleoantropologi. Ed è da lì che quel bipede con una postura perfettamente eretta e un'intraprendenza senza pari ha piano piano conquistato il pianeta, attraversando ogni sorta di pericoli e finendo, forse più di una volta, sull'orlo dell'estinzione - soprattutto a causa dei violenti cambiamenti climatici che hanno scosso la Terra - durante la sua breve, fortunata avventura.
Al lungo viaggio di Homo sapiens è dedicata l'omonima mostra in programma dall'11 novembre al 12 febbraio 2012 al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dove un gruppo di scienziati di fama internazionale, sotto la guida di Luigi Luca Cavalli Sforza e Telmo Pievani, raccogliendo nell'esposizione un complesso di reperti che non ha pari al mondo, ha dipanato la matassa della nostra evoluzione sbrogliando il filo che ci ha portato fin qui
O, meglio, i fili. Che partono da uno dei reperti di più recente scoperta, Australopithecus sediba, un controverso ominide di 2 milioni di anni fa le cui caratteristiche morfologiche lo collocano a metà tra i suoi parenti più stretti e i più lontani antenati del genere Homo, quello che un tempo si sarebbe impropriamente detto un "anello mancante". Lee Berger, che lo ha scoperto in Sudafrica, porterà a Roma, per la prima volta al mondo, il calco autorizzato di A. sediba, perché l'originale è troppo fragile per esporlo al rischio di un viaggio. Di qui, la prima sezione della mostra esplora le vicende delle prime specie del genere Homo, agili camminatori che lasciarono l'Africa per arrivare al cuore dell'Europa e spingersi fino alle estreme propaggini dell'Asia, facendoci incontrare, per la prima volta in Italia, l'originale del cranio di Homo georgicus, un fossile di 1,8 milioni di anni fa scoperto nel Caucaso che rappresenta, per ora, il più antico abitante d'Europa.
Ma è con la seconda sezione che ha inizio il nostro viaggio nel senso più stretto, caratterizzato da un'ondata di successive uscite dall'Africa che ha il culmine circa 60.000 anni fa. E subito scopriamo che fino a poche migliaia di anni prima che gli Egizi costruissero le piramidi non eravamo soli. Quando Homo sapiens lascia l'Africa incontra altre specie cugine. C'è l'uomo di Neanderthal in Europa, gli eredi di Homo erectus sull'isola di Giava, , l'uomo di Denisova, in Siberia, l'ultimo scoperto, e nella remota isola indonesiana di Flores, gli "hobbit" che hanno accompagnato la nostra specie fino a 12.000 anni or sono. Ed è qui che facciamo alcuni degli incontri più interessanti della mostra. Il primo proprio con Homo floresiensis, grazie alla splendida ricostruzione realizzata da Lorenzo Possenti, artista toscano specializzato in modelli per le scienze naturali e apprezzato a livello internazionale. Che è anche l'autore della ricostruzione del bimbo di Lagar Velho, un enigmatico fossile portoghese di circa 25.000 anni fa cui le indagini genetiche attribuirebbero un padre neanderthaliano e una madre H. sapiens.
Sì, perché l'analisi del DNA ha ormai accertato che, durante il suo viaggio, la nostra specie non si è solo incontrata con le altre, ma ha anche generato ibridi, almeno con i Neanderthal. Ed ecco entrare in gioco la frontiera della paleoantropologia degli ultimi anni: l'analisi del DNA antico, il più prezioso alleato degli scienziati nel ricostruire la storia dell'uomo e delle sue differenze, che ci porta dritto alla genetica delle popolazioni, la scienza che proprio Cavalli Sforza ha contribuito a fondare.
È con la terza e la quarta sezione della mostra che entriamo nel vivo della specialità di Homo sapiens, le migrazioni. Perché dai primi spostamenti di gruppi sparuti, contemporaneamente alla rivoluzione degli strumenti del Paleolitico e alla nascita delle prime espressioni simboliche, l'uomo comincia a colonizzare il pianeta in modo più sistematico. Raggiunge le Americhe, l'Australia, le isole del Pacifico, si differenzia per gli strumenti che usa e le lingue che parla, invade territori ostili, e infine si ferma - si fa per dire - creando insediamenti sedentari dove domestica piante e animali.
Arriva fino ai giorni nostri, il percorso di Homo sapiens, con la riscoperta delle Americhe e una lettera originale di Cristoforo Colombo al suo mecenate Luís de Santángel, conservata alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Vi narra, il navigatore genovese, la sorpresa di aver incontrato, di là dall'Atlantico, non i mostri con il corpo di uomo e la testa di cane descritti da Marco Polo nel Milione, ma uomini e donne del tutto simili a noi, e anche piuttosto cordiali...
L'avventura si conclude con quei sette miliardi di esseri umani che oggi popolano il pianeta, figli di antenati comuni che hanno battuto ogni sorta di avversità. Parliamo quasi settemila lingue diverse, abbiamo diverso colore della pelle, forma degli occhi e del naso, mangiamo alimenti diversi. Ma c'è una sola storia ad annodare le nostre diversità, è scritta nel nostro genoma e oggi gli scienziati possono raccontarla con sempre maggiore dovizia di particolari. Per questo Homo sapiens è molto più che una mostra: perché alla fine del percorso scopriamo di quale magico guazzabuglio di ingredienti è fatta quell'immensa impresa collettiva che è la civiltà dell'uomo.
È trascorsa a malapena una decina di giorni da quando le Nazioni Unite hanno indicato in una neonata filippina l'abitante numero sette miliardi dell'unica specie capace di colonizzare il pianeta a tutte le latitudini e con ogni clima. Già, perché si trovano esemplari di Homo sapiens dallo sperduto villaggio di Alert, sull'isola di Ellesmere, all'estremo nord del Canada, appena 800 chilometri dal Polo Nord e una notte gelida e buia che dura da ottobre a febbraio, fino alle torride distese deserte della depressione della Dancalia, nel Corno d'Africa.
E pensare che la storia di tutti noi ha avuto inizio - più di un inizio, in verità - meno di 200.000 anni fa non lontano da quell'anticamera dell'inferno, in una remota valle dell'Etiopia da cui la nostra specie ha mosso i primi passi. È lì che nacque un nuovo membro della famiglia del genere Homo, che quasi un milione di anni prima si era già spinto a esplorare gli angoli più remoti del vecchio mondo, prosperando e differenziandosi in un intricato "cespuglio evolutivo", come lo definiscono i paleoantropologi. Ed è da lì che quel bipede con una postura perfettamente eretta e un'intraprendenza senza pari ha piano piano conquistato il pianeta, attraversando ogni sorta di pericoli e finendo, forse più di una volta, sull'orlo dell'estinzione - soprattutto a causa dei violenti cambiamenti climatici che hanno scosso la Terra - durante la sua breve, fortunata avventura.
Al lungo viaggio di Homo sapiens è dedicata l'omonima mostra in programma dall'11 novembre al 12 febbraio 2012 al Palazzo delle Esposizioni di Roma, dove un gruppo di scienziati di fama internazionale, sotto la guida di Luigi Luca Cavalli Sforza e Telmo Pievani, raccogliendo nell'esposizione un complesso di reperti che non ha pari al mondo, ha dipanato la matassa della nostra evoluzione sbrogliando il filo che ci ha portato fin qui
O, meglio, i fili. Che partono da uno dei reperti di più recente scoperta, Australopithecus sediba, un controverso ominide di 2 milioni di anni fa le cui caratteristiche morfologiche lo collocano a metà tra i suoi parenti più stretti e i più lontani antenati del genere Homo, quello che un tempo si sarebbe impropriamente detto un "anello mancante". Lee Berger, che lo ha scoperto in Sudafrica, porterà a Roma, per la prima volta al mondo, il calco autorizzato di A. sediba, perché l'originale è troppo fragile per esporlo al rischio di un viaggio. Di qui, la prima sezione della mostra esplora le vicende delle prime specie del genere Homo, agili camminatori che lasciarono l'Africa per arrivare al cuore dell'Europa e spingersi fino alle estreme propaggini dell'Asia, facendoci incontrare, per la prima volta in Italia, l'originale del cranio di Homo georgicus, un fossile di 1,8 milioni di anni fa scoperto nel Caucaso che rappresenta, per ora, il più antico abitante d'Europa.
Ma è con la seconda sezione che ha inizio il nostro viaggio nel senso più stretto, caratterizzato da un'ondata di successive uscite dall'Africa che ha il culmine circa 60.000 anni fa. E subito scopriamo che fino a poche migliaia di anni prima che gli Egizi costruissero le piramidi non eravamo soli. Quando Homo sapiens lascia l'Africa incontra altre specie cugine. C'è l'uomo di Neanderthal in Europa, gli eredi di Homo erectus sull'isola di Giava, , l'uomo di Denisova, in Siberia, l'ultimo scoperto, e nella remota isola indonesiana di Flores, gli "hobbit" che hanno accompagnato la nostra specie fino a 12.000 anni or sono. Ed è qui che facciamo alcuni degli incontri più interessanti della mostra. Il primo proprio con Homo floresiensis, grazie alla splendida ricostruzione realizzata da Lorenzo Possenti, artista toscano specializzato in modelli per le scienze naturali e apprezzato a livello internazionale. Che è anche l'autore della ricostruzione del bimbo di Lagar Velho, un enigmatico fossile portoghese di circa 25.000 anni fa cui le indagini genetiche attribuirebbero un padre neanderthaliano e una madre H. sapiens.
Sì, perché l'analisi del DNA ha ormai accertato che, durante il suo viaggio, la nostra specie non si è solo incontrata con le altre, ma ha anche generato ibridi, almeno con i Neanderthal. Ed ecco entrare in gioco la frontiera della paleoantropologia degli ultimi anni: l'analisi del DNA antico, il più prezioso alleato degli scienziati nel ricostruire la storia dell'uomo e delle sue differenze, che ci porta dritto alla genetica delle popolazioni, la scienza che proprio Cavalli Sforza ha contribuito a fondare.
È con la terza e la quarta sezione della mostra che entriamo nel vivo della specialità di Homo sapiens, le migrazioni. Perché dai primi spostamenti di gruppi sparuti, contemporaneamente alla rivoluzione degli strumenti del Paleolitico e alla nascita delle prime espressioni simboliche, l'uomo comincia a colonizzare il pianeta in modo più sistematico. Raggiunge le Americhe, l'Australia, le isole del Pacifico, si differenzia per gli strumenti che usa e le lingue che parla, invade territori ostili, e infine si ferma - si fa per dire - creando insediamenti sedentari dove domestica piante e animali.
Arriva fino ai giorni nostri, il percorso di Homo sapiens, con la riscoperta delle Americhe e una lettera originale di Cristoforo Colombo al suo mecenate Luís de Santángel, conservata alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Vi narra, il navigatore genovese, la sorpresa di aver incontrato, di là dall'Atlantico, non i mostri con il corpo di uomo e la testa di cane descritti da Marco Polo nel Milione, ma uomini e donne del tutto simili a noi, e anche piuttosto cordiali...
L'avventura si conclude con quei sette miliardi di esseri umani che oggi popolano il pianeta, figli di antenati comuni che hanno battuto ogni sorta di avversità. Parliamo quasi settemila lingue diverse, abbiamo diverso colore della pelle, forma degli occhi e del naso, mangiamo alimenti diversi. Ma c'è una sola storia ad annodare le nostre diversità, è scritta nel nostro genoma e oggi gli scienziati possono raccontarla con sempre maggiore dovizia di particolari. Per questo Homo sapiens è molto più che una mostra: perché alla fine del percorso scopriamo di quale magico guazzabuglio di ingredienti è fatta quell'immensa impresa collettiva che è la civiltà dell'uomo.
lunedì 14 novembre 2011
LUX IN ARCANA:l'archivio segreto vaticano si rivela
Un evento mediatico e culturale senza precedenti: 100 documenti originali, custoditi da 400 anni nell’Archivio dei papi, per la prima volta nella storia varcheranno i confini della Città del Vaticano e saranno visibili ai Musei Capitolini di Roma, da febbraio a settembre del 2012, in occasione della mostra Lux in arcana - L’Archivio Segreto Vaticano si rivela. Conclavi, eresie, papi e imperatori. Crociate, scomuniche, lettere cifrate. Manoscritti, codici, antiche pergamene. Un evento unico ed irripetibile che racconta la Storia attraverso le sue fonti.
Sarà la prima e forse unica volta nella storia che valicheranno i confini della Città del Vaticano. E lo faranno per essere accolti ed esposti nelle splendide sale dei Musei Capitolini di Roma. Si tratta di 100 originali e preziosissimi documenti scelti fra i tesori che l’Archivio Segreto Vaticano da secoli conserva e protegge.
La mostra organizzata in occasione del IV Centenario dalla fondazione dell’Archivio Segreto Vaticano vuole spiegare e raccontare che cos’è e come funziona l’Archivio dei Papi e, nel contempo, rendere visibile l’invisibile e permettere di accedere ad alcune meraviglie finora custodite nei circa 85 km lineari di scaffali dell’Archivio Segreto Vaticano; verranno infatti esposti documenti di straordinaria valenza storica, che coprono un arco temporale che va dall’VIII secolo d.C. fino al XX secolo.
Il titolo “Lux in arcana” comunica il principale obiettivo della mostra: la luce che filtra nei recessi dell’Archivio illumina una realtà preclusa ad una conoscenza superficiale, ma fruibile solo attraverso il contatto diretto e concreto con le fonti dell’Archivio, che per la prima volta apre le porte alla scoperta della storia, a volte inedita, raccontata nei documenti. La mostra verrà arricchita da allestimenti multimediali, guidati da una rigorosa quanto coinvolgente narrazione storica, per permettere al visitatore di assaporare alcuni famosi eventi del passato e di “rivivere” i documenti, che si animeranno con il racconto dei retroscena e dei personaggi coinvolti.
I 100 documenti - scelti tra codici e pergamene, filze e registri e manoscritti - rimarranno in esposizione per circa sette mesi, da febbraio a settembre 2012, ai Musei Capitolini.
Una prestigiosissima sede, prescelta per ospitare questo evento memorabile che sottolinea il profondo legame fra la città di Roma e il Papato fin dall’età medioevale; alla sensibilità per le arti di Sisto IV si legano infatti le origini di entrambe le istituzioni coinvolte nell’evento, ma allo stesso tempo la storia custodita nell’Archivio Segreto Vaticano si intreccia con la storia dell’Italia, dell’Europa e del mondo intero.
L’Archivio Segreto Vaticano costituisce un patrimonio culturale dell’umanità che ha come epicentro la città di Roma. È per questo che la mostra è stata realizzata in collaborazione con Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma e Zètema Progetto Cultura.
Questa memorabile mostra sta già creando un’enorme aspettativa, alimentata dal misterioso fascino che l’Archivio Segreto Vaticano genera nell’immaginario collettivo.
Tutto ciò farà di Lux in arcana - L’Archivio Segreto Vaticano si rivela un evento dal valore scientifico e mediatico senza precedenti.
Alcune curiosità:
RETROSCENA, ANEDDOTI E APPROFONDIMENTI SULL'ARCHIVIO SEGRETO VATICANO
LA MATRICE PONTIFICIA DI BENVENUTO CELLINI
DI COSA SONO FATTI I SIGILLI?
IL PIÙ “PESANTE” PEZZO
D’ARCHIVIO
IL RESTAURO DEI DANNI DA INCHIOSTRO SULLA CARTA
LA CHIAVE DELLO SCRIGNO: LO SCHEDARIO GARAMPI
PAROLE CHE LASCIANO IL SEGNO: GLI INCHIOSTRI
COSA SONO I SIGILLI?
IL PIÙ ANTICO DOCUMENTO SOLENNE DEI PAPI: IL PRIVILEGIO
L’IMPORTANZA DEI REGISTRI DI LETTERE PAPALI
LA TORRE DEI VENTI
L’ORA ITALICA
«PREZIOSI» DISEGNI DI CASA BORGHESE
LE LETTERE CIFRATELE BOLLE PAPALISABBIA D’ARCHIVIO
REGISTRI CADUTI NEL FANGO
MONETE RITROVATE
DAL 1° MARZO 2012 AL 9 SETTEMBRE 2012
I Musei Capitolini Piazza del Campidoglio 1 Roma
GIORNI E ORARI
È possibile visitare la mostra Lux in Arcana - L’Archivio Segreto Vaticano si rivela tutti i giorni tranne il lunedì.
Dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 alle ore 20.00.
BIGLIETTI
Biglietto integrato Museo + Mostra: € 12,00 intero, € 10,00 ridotto, € 2,00 ridottissimo.
Per i cittadini residenti nel Comune di Roma (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza): € 11,00 intero - € 9,00 ridotto - € 2,00 ridottissimo.
Come da disposizione di delibera comunale n.32 del 26/03/2009 e data la straordinarietà della manifestazione, in occasione della mostra Lux in Arcana anche le categorie aventi diritto a gratuità dovranno munirsi di un biglietto ridottissimo del costo di € 2,00.
La gratuità è prevista per bambini sotto i 6 anni, gruppi di scuole elementari e medie (inferiori), portatori di handicap e accompagnatore e possessori della RomaPass e RomaPiù Pass.
Sarà la prima e forse unica volta nella storia che valicheranno i confini della Città del Vaticano. E lo faranno per essere accolti ed esposti nelle splendide sale dei Musei Capitolini di Roma. Si tratta di 100 originali e preziosissimi documenti scelti fra i tesori che l’Archivio Segreto Vaticano da secoli conserva e protegge.
La mostra organizzata in occasione del IV Centenario dalla fondazione dell’Archivio Segreto Vaticano vuole spiegare e raccontare che cos’è e come funziona l’Archivio dei Papi e, nel contempo, rendere visibile l’invisibile e permettere di accedere ad alcune meraviglie finora custodite nei circa 85 km lineari di scaffali dell’Archivio Segreto Vaticano; verranno infatti esposti documenti di straordinaria valenza storica, che coprono un arco temporale che va dall’VIII secolo d.C. fino al XX secolo.
Il titolo “Lux in arcana” comunica il principale obiettivo della mostra: la luce che filtra nei recessi dell’Archivio illumina una realtà preclusa ad una conoscenza superficiale, ma fruibile solo attraverso il contatto diretto e concreto con le fonti dell’Archivio, che per la prima volta apre le porte alla scoperta della storia, a volte inedita, raccontata nei documenti. La mostra verrà arricchita da allestimenti multimediali, guidati da una rigorosa quanto coinvolgente narrazione storica, per permettere al visitatore di assaporare alcuni famosi eventi del passato e di “rivivere” i documenti, che si animeranno con il racconto dei retroscena e dei personaggi coinvolti.
I 100 documenti - scelti tra codici e pergamene, filze e registri e manoscritti - rimarranno in esposizione per circa sette mesi, da febbraio a settembre 2012, ai Musei Capitolini.
Una prestigiosissima sede, prescelta per ospitare questo evento memorabile che sottolinea il profondo legame fra la città di Roma e il Papato fin dall’età medioevale; alla sensibilità per le arti di Sisto IV si legano infatti le origini di entrambe le istituzioni coinvolte nell’evento, ma allo stesso tempo la storia custodita nell’Archivio Segreto Vaticano si intreccia con la storia dell’Italia, dell’Europa e del mondo intero.
L’Archivio Segreto Vaticano costituisce un patrimonio culturale dell’umanità che ha come epicentro la città di Roma. È per questo che la mostra è stata realizzata in collaborazione con Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma e Zètema Progetto Cultura.
Questa memorabile mostra sta già creando un’enorme aspettativa, alimentata dal misterioso fascino che l’Archivio Segreto Vaticano genera nell’immaginario collettivo.
Tutto ciò farà di Lux in arcana - L’Archivio Segreto Vaticano si rivela un evento dal valore scientifico e mediatico senza precedenti.
Alcune curiosità:
RETROSCENA, ANEDDOTI E APPROFONDIMENTI SULL'ARCHIVIO SEGRETO VATICANO
LA MATRICE PONTIFICIA DI BENVENUTO CELLINI
DI COSA SONO FATTI I SIGILLI?
IL PIÙ “PESANTE” PEZZO
D’ARCHIVIO
IL RESTAURO DEI DANNI DA INCHIOSTRO SULLA CARTA
LA CHIAVE DELLO SCRIGNO: LO SCHEDARIO GARAMPI
PAROLE CHE LASCIANO IL SEGNO: GLI INCHIOSTRI
COSA SONO I SIGILLI?
IL PIÙ ANTICO DOCUMENTO SOLENNE DEI PAPI: IL PRIVILEGIO
L’IMPORTANZA DEI REGISTRI DI LETTERE PAPALI
LA TORRE DEI VENTI
L’ORA ITALICA
«PREZIOSI» DISEGNI DI CASA BORGHESE
LE LETTERE CIFRATELE BOLLE PAPALISABBIA D’ARCHIVIO
REGISTRI CADUTI NEL FANGO
MONETE RITROVATE
DAL 1° MARZO 2012 AL 9 SETTEMBRE 2012
I Musei Capitolini Piazza del Campidoglio 1 Roma
GIORNI E ORARI
È possibile visitare la mostra Lux in Arcana - L’Archivio Segreto Vaticano si rivela tutti i giorni tranne il lunedì.
Dal martedì alla domenica dalle ore 9.00 alle ore 20.00.
BIGLIETTI
Biglietto integrato Museo + Mostra: € 12,00 intero, € 10,00 ridotto, € 2,00 ridottissimo.
Per i cittadini residenti nel Comune di Roma (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza): € 11,00 intero - € 9,00 ridotto - € 2,00 ridottissimo.
Come da disposizione di delibera comunale n.32 del 26/03/2009 e data la straordinarietà della manifestazione, in occasione della mostra Lux in Arcana anche le categorie aventi diritto a gratuità dovranno munirsi di un biglietto ridottissimo del costo di € 2,00.
La gratuità è prevista per bambini sotto i 6 anni, gruppi di scuole elementari e medie (inferiori), portatori di handicap e accompagnatore e possessori della RomaPass e RomaPiù Pass.
domenica 13 novembre 2011
L'ARMONIA PERFETTA: MONDRIAN al Vittoriano
La grande mostra dell'autunno 2011 del Complesso del Vittoriano sarà dedicata a Piet Mondrian. A lui fino al 29 gennaio 2012, a partire dal 7 ottobre, sarà dedicata una mostra monografica "L'Armonia Perfetta" che racconterà la sua ossessione per l'idea di progresso. Negli anni a cavallo tra i due secoli infatti gli artisti d'avanguardia non si accontentavano più di un'arte deputata a rappresentare l'aspetto esteriore della realtà e ricercavano una verità più profonda, oltre l'esteriorità. Affascinato dalla corrente cubista, Mondrian continuò a lavorare sulle possibilità di strutturazione per riduzione, già contenute nel Cubismo, fino alla pittura astratta e, alcuni anni più tardi, inaugurò quello che definì “Neoplasticismo”.“
Come in Kandinskij, agli elementi espressivi della pittura – linea, colore e forma o superficie – veniva attribuito un valore proprio, che non rimandava a qualcos'altro. Mondrian ridusse tali elementi all'essenziale: soltanto linee rette, verticali e orizzontali, mai diagonali; soltanto colori primari – nessun colore composto, come in natura – e i non-colori nero, bianco e grigio. Ne derivò una delle fasi più affascinanti della storia dell'arte moderna: il gioco di Mondrian con le linee orizzontali e verticali e la ricerca della composizione ideale.“
Complesso del Vittoriano a piazza Venezia 3 Roma
Orario: lunedì-giovedì :9.30-19.30
venerdì-sabato: 9.30-23.30
domenica: 9.30-20.30
Come in Kandinskij, agli elementi espressivi della pittura – linea, colore e forma o superficie – veniva attribuito un valore proprio, che non rimandava a qualcos'altro. Mondrian ridusse tali elementi all'essenziale: soltanto linee rette, verticali e orizzontali, mai diagonali; soltanto colori primari – nessun colore composto, come in natura – e i non-colori nero, bianco e grigio. Ne derivò una delle fasi più affascinanti della storia dell'arte moderna: il gioco di Mondrian con le linee orizzontali e verticali e la ricerca della composizione ideale.“
Complesso del Vittoriano a piazza Venezia 3 Roma
Orario: lunedì-giovedì :9.30-19.30
venerdì-sabato: 9.30-23.30
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