Bed And Breakfast a Roma:ACQUEDOTTI ANTICHI

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Bed&Breakfast a Roma: Vacanze a Roma

sabato 14 novembre 2015

MUSEI IN MUSICA A ROMA

Un’occasione imperdibile per passare una notte speciale, un sabato sera inconsueto tra musica e arte, alla scoperta del patrimonio artistico e culturale della città.
 I Musei Civici e gli altri spazi culturali coinvolti saranno infatti straordinariamente aperti fino alle 2 di notte (ultimo ingresso ore 01.00), consentendo a cittadini e turisti di visitare le mostre e assistere agli spettacoli pagando solo 1 euro per accedere al singolo museo o ad ingresso totalmente gratuito, dove è espressamente indicato. 

L’ingresso agli eventi sarà consentito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Musei Civici e altri spazi culturali aperti: 

Musei Capitolini, 
Centrale Montemartini,
Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali,
Museo dell’Ara Pacis, 
Museo di Roma,
Museo di Roma in Trastevere, 
Musei di Villa Torlonia (Casino Nobile, Casina delle Civette), 
MACRO, 
MACRO Testaccio,
Museo Napoleonico,
Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco,
Museo Carlo Bilotti,
Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale,
Palazzo delle Esposizioni,
Scuderie del Quirinale,
Accademia di Francia a Roma - Villa Medici,
Casa Argentina, 
Casa di Goethe,
Polo museale “La Sapienza”.


Il B&B Acquedotti Antichi, graziealla sua posizione, permette di raggiungere facilmente i luoghi dove si terrà questa splendida iniziativa del Comune di Roma,
approfittate delle nostre offerte di Novembre  saràun motivo in più per visitare Roma.


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sabato 24 ottobre 2015

ANNO SANTO STRAORDINARIO: OFFERTE DI SOGGIORNO E TOUR

Il B&B  ACQUEDOTTI ANTICHI a Roma propone ai suoi ospiti un itinerario interessante ed unico per l'Anno Santo  della Misericordia  proclamato da Papa Francesco che si aprirà l''8 dicembre prossimo.



ROMA CRISTIANA (PRIMO TOUR)

Il B&B ACQUEDOTTI ANTICHI, dista  circa 250 metri a piedi dalla fermata  della Metro A, quindi ci sarà faccile muoverci per Roma, nei luoghi di culto più famosi e significativi di questo Anno Santo straordinario.



Il nostro itinerario nella Roma Cristiana inizia con la visita della Cattedrale di Roma definita "madre di tutte le chiese del mondo", si scende alla fermata SAN GIOVANNI e dopo aver percorso circa 200 metri a piedi ci troviamo di fronte a...



SAN GIOVANNI IN LATERANO.

La chiesa cattedrale di Roma, il cui nome per esteso è Arcibasilica Papale e Cattedrale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano, sorge sullo stesso luogo della basilica eretta da Costantino intorno al 314 su terreni già di proprietà della nobile famiglia dei Laterani, dalla quale prende nome tutta l’area.


La basilica primitiva, di cui l’attuale chiesa ricalca nelle grandi linee la planimetria, aveva cinque navate (come l’antica San Pietro) e per quasi mille anni, dalla fondazione al periodo avignonese, fu la più importante chiesa della cristianità, centro del potere papale e residenza del pontefice. Ripetutamente danneggiata e restaurata, la basilica fu continuamente arricchita nel corso dei secoli. Niccolò IV commissionò a Jacopo Torriti il mosaico absidale (1289 1291), per il giubileo del 1300 Bonifacio VIII edificò la Loggia delle Benedizioni (rifatta nelle linee attuali alla fine del ‘500), Martino V fece affrescare l’interno da Gentile da Fabriano e Pisanello (1431-1432), Sisto V sostituì la Loggia delle Benedizioni con quella tuttora visibile (danneggiatada  un attentato nel 1993), Clemente VIII fece decorare il transetto (1599-1600). In vista del Giubileo del 1650 Innocenzo X Pamphili affidò a Francesco Borromini il rifacimento dell’interno, di cui volle comunque conservare l’impianto complessivo a cinque navate ed il cinquecentesco, ricchissimo, soffitto a cassettoni della nave mediana. Il grande architetto ticinese intervenne in due riprese: tra il 1645 ed il 1650 rimodellò l’interno, negli anni 1656-57 sistemò il pavimento e ricompose con gusto barocco i frammenti degli antichi monumenti funerari da lui stesso rimossi.
Tra il 1732 ed il 1735, sotto il pontificato di Clemente XII Corsini, venne eseguita la facciata attuale, su disegno di Alessandro Galilei, ed infine tra il 1884 ed il 1886 vennero completamente rifatti presbiterio e abside con la conseguente perdita del mosaico originale del Torriti, da allora sostituito con una fedele copia del Vespignani. La settecentesca facciata del Galilei presenta un solo ordine gigante di lesene e semicolonne corinzie, timpano centrale e balaustra coronata da quindici colossali statue raffiguranti Cristo, San Giovanni Battista ed evangelista e i dottori della Chiesa. Sul cornicione una lunga iscrizione ricorda l’erezione della facciata voluta da Clemente XII, i cui stemmi (Corsini) compaiono più in basso sullo stilobate.




Nel portico, altorilievi marmorei con Storie della vita del Battista e statua di Costantino (IV sec.) proveniente dalle sue terme sul Quirinale. La porta mediana ha preziosi battenti che provengono dalla Curia nel Foro Romano; l’ultima porta a destra è la Porta Santa.


L’interno si presenta nella splendida sistemazione seicentesca ideata dal Borromini. Nella navata centrale, che conserva ancora il soffitto cinquecentesco (forse disegnato da Pirro Ligorio) che Borromini avrebbe voluto eliminare, spiccano le dodici edicole con colonne verdi e timpano, fregiato dalla colomba dei Pamphilj, dentro le quali sono alloggiate dodici statue di apostoli; le nicchie sono sormontate da altorilievi in stucco di Alessandro Algardi. In fondo alla navata è il bel tabernacolo ogivale di Giovanni di Stefano (1367) sotto al quale si trova l’altare papale. Alla base di questo, nel recinto della confessione, si trova la tomba di papa Martino V, opera di Simone Ghini (1443). Il transetto è uno dei più rappresentativi complessi del manierismo romano di fine ‘500, con opere, tra gli altri, del Cavalier d’Arpino, Cesare Nebbia, Orazio Gentileschi, Giovanni Baglione. Le navate laterali sono il luogo dove più liberamente si poté esprimere l’estro e il talento decorativo del Borromini, che tra le cappelle e sulla faccia interna dei pilastri sistemò gli antichi monumenti funebri reinterpretandoli, secondo il gusto dell’epoca, come puri elementi decorativi. Nella navata intermedia destra si trova un frammento di affresco, proveniente dalla decorazione della primitiva Loggia delle Benedizioni, variamente interpretato e attribuito (da alcuni a Giotto, da altri al Cavallini). Nella navata estrema sinistra si segnala la copia della statua giacente di Riccardo degli Annibaldi eseguita da Arnolfo di Cambio nel 1276, il cui originale si trova nel Chiostro  e la cappella Corsini che custodisce al suo interno un'urna antica di porfido proveniente dal Panthen, la tomba di papa Clemente XII.
Meritano senz’altro una visita il museo, che raccoglie preziosi arredi liturgici, e il chiostro, capolavoro dell’arte cosmatesca dove si conservano elementi architettonici, sculture e ornati dell’antica basilica.




Poco distante, lungo Via di San Giovanni in Laterano deliziosa via che  man  mano ci porta al Colosseo, si raggiunge la...

BASILICA DI SAN CLEMENTE

 La basilica di San Clemente in Laterano è una delle più interessanti e antiche basiliche di Roma, eretta prima del 385 e dedicata a San Clemente, il terzo papa dopo San Pietro.Si compone di due chiese sovrapposte, sorte sopra costruzioni romane dell'età repubblicana e sui resti di un tempio del dio Mitra. La chiesa inferiore fu sede di vari concili durante il V secolo, restaurata  nell'VIII e IX secolo e distrutta in seguito all'invasione di Roberto il Giuiscardo (1084). Nel 1108 il papa Pasquale II edificò sulle sue rovine la chiesa superiore, ristrutturata durante il pontificato di Clemente XI da Carlo Fontana. L'architetto realizzò la modesta facciata barocca utilizzando per il portico ad arcate le antiche colonne di granito. L'interno, sebbene abbia subito notevoli alterazioni a causa del rimodernamento operato dal Fontana, conserva ancora l'aspetto tipico dell'antica basilica romana: è divisa, infatti, in tre navate da due colonne di marmo e granito con capitelli ionici. Interessante la visita alla basilica inferiore la quale conserva un'importante testimonianza per lo studio  della lingua  italiana. Si tratta dell'affresco della "Leggenda di Sisinno" che presenta una delle prime testimonianze di volgare italiano.







La Leggenda di Sisinno

Il celebre ciclo di affreschi del XII sec. che riveste alcuni muri portanti della basilica inferiore di San Clemente rappresenta una delle principali attrazioni di questa basilica. In questi luoghi nascosti si possono trovare pitture meravigliose che narrano episodi della vita leggendaria del Santo ed in particolare i suoi miracoli più famosi. Un affresco di particolare interesse è quello detto del Miracolo di Sisinnio dove sono presenti particolari che potrebbero sfuggire ai turisti meno attenti.
La vicenda rappresentata ci riporta nella Roma del I sec. quando le messe si celebravano ancora all’interno delle domus, aperte alla comunità cristiana grazie a patrizi benemeriti convertiti alla nuova fede. A queste messe celebrate da Clemente assisteva Teodora, la moglie di Sisinnio, potente dignitario della corte dell’imperatore Nerva e per di più geloso. Sospettoso per le continue fughe domenicali della moglie, decise di pedinarla e scoprì così che la donna si era convertita al cristianesimo cosa davvero sconveniente per la moglie di un potente uomo di corte. Con l’orgoglio ferito Sisinnio interruppe la funzione per condurre via Teodora ma Clemente, che evidentemente non tollerava intrusioni nella casa del signore, rese Sisinnio cieco e sordo. La scena si conclude con Sisinnio costretto a ritirarsi sostenuto dai suoi servi.
L’episodio occupa il registro centrale dell’affresco, quello principale e meglio visibile. L’artista ne è al corrente ed esegue un lavoro di alta qualità ricorrendo ad una certa resa prospettica e riuscendo a conferire decoro e solennità ai personaggi tra i quali emerge la figura di San Clemente in atteggiamento orante.
Ma la vicenda non termina qui e continua nella casa di Sisinnio dove si recò Clemente, a tal punto impietosito per le sorti del suo rivale, da volergli restituire vista ed udito. Sisinnio, infuriato per quanto precedentemente accaduto, ordinò ai suoi servi di legare Clemente e sbatterlo fuori casa ma, anche questa volta, il santo ricorreva ad un miracolo così che i servi, scambiandolo per una colonna della casa, si adoperavano con tutte le loro forze a spostarla invano.
Questa seconda parte della storia è stata dipinta nel registro sottostante, più stretto e meno visibile. Qui l’artista cambia stile dando fondo a tutto il suo talento: per dare più ritmo alla narrazione e favorire la comprensione della scena, introduce nell’affresco un mezzo di comunicazione davvero moderno: il fumetto. Si possono infatti ancora leggere, anche se oggi un pò a fatica, varie iscrizioni che accompagnano le azioni dei personaggi, alcune delle quali addirittura in lingua volgare! Leggiamo per esempio “falite de reto co lo palo” ovvero spingete dietro col palo e “fili de le pute traite” espressione colorita che non ha bisogno di traduzione. Abbiamo di fronte una testimonianza di eccezionale importanza, si tratta infatti di una delle primissime attestazioni scritte della lingua volgare ed in particolare del volgare romanesco con il quale il popolo si esprimeva abitualmente.
Quello che si scopre nella Basilica di San Clemente è un medioevo denso di avvenimenti, popolato da santi leggendari, ricco di opere d’arte e… di piacevoli sorprese.





La passeggiata continua , non senza uno sguardo al monumento più famoso di Roma , il Colosseo e  benchè  il nostro  itinerario abbia ben altra meta, non possiamo  trascurare la Basilica di San Pietro in Vincoli dove si trova il Mosè  del Michelangelo...ancora pochi passi ed eccoci davanti alla...

BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE 

 

Storia
La più importante delle chiese romane dedicate alla Madonna sorge alla sommità del Cispio (la più alta delle tre propaggini che formano il colle Esquilino) sui resti di un complesso fondato in età augustea e successivamente ampliato e decorato con affreschi. La chiesa originaria - a tre navate, senza transetto e con nartece (il porticato esterno) - fu fondata tra il 432 ed il 440 da Sisto III dopo il Concilio di Efeso, che nel 431 aveva sancito il dogma della maternità divina di Maria. La tradizione che vuole la chiesa fondata da papa Liberio nel luogo di una miracolosa nevicata avvenuta il 5 agosto 356 - da cui derivano i nomi di Basilica Liberiana e di S. Maria ad Nives usati in passato - è da ritenersi falsa. Tra il 1145 ed il 1153 Eugenio III ricostruì il nartece, riducendolo a portico, e mise in opera il pavimento cosmatesco. Sotto il pontificato di Niccolò IV (1288-1292) venne eretta una nuova abside più arretrata creando così il transetto decorato da pitture. La decorazione a mosaico del nuovo catino venne affidata a Jacopo Torriti. Alla seconda metà del XIV secolo risale la costruzione del campanile, completato poi dal cardinale Eugenio d’Estouteville, arciprete della basilica dal 1445 al 1484, cui si devono pure la copertura a volta delle navate laterali e la costruzione della cappella di San Michele. Alla fine del Quattrocento papa Alessandro VI Borgia rivestì con l’attuale, ricchissimo, cassettonato il soffitto della navata centrale.


L'attuale basilica

Profonde trasformazioni della basilica, che fino ad allora aveva conservato il suo aspetto sostanzialmente medievale, furono avviate tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo da Sisto V e da Paolo V, che eressero le due grandi cappelle laterali, dette appunto Sistina e Paolina, e il palazzo a destra della facciata. Tra il 1670 ed il 1676 Carlo Rainaldi ridisegnò l’abside nelle forme attuali. Gli ultimi grandi interventi, che conferirono alla basilica l’aspetto con cui la ammiriamo oggi, si devono all’estro di Ferdinando Fuga, l’architetto fiorentino che nella prima metà del XVIII secolo completò il palazzo a sinistra della facciata e ricostruì quest’ultima creando uno dei migliori esempi conosciuti del cosiddetto barocchetto romano. La facciata settecentesca si sovrappone alla più antica, di cui conserva, inserita nella loggia delle benedizioni accessibile da una scala sotto al porticato, l’originale decorazione musiva. I mosaici furono eseguiti da Filippo Rosuti alla fine del XIII secolo e raffigurano, nel registro superiore, Cristo benedicente tra i simboli degli Evangelisti, la Vergine, angeli e Santi. Nel registro inferiore sono rappresentati episodi della vita di papa Liberio. L’interno della basilica ha conservato - unica tra le basiliche patriarcali - un aspetto ancora vicino a quello originale: un grandioso impianto a tre navate, divise da antiche colonne di reimpiego, terminante nell’abside preceduta dall’arco trionfale.

Opere 

Nel transetto sono visibili tondi affrescati con figure di Profeti, riportati in luce nel 1931, variamente attribuiti al Cavallini, a Cimabue o al giovane Giotto. Dalla navata destra si può accedere al battistero - progettato da Flaminio Ponzio nel 1605 e decorato dal Passignano - e da questo alla Sagrestia, a destra, e alla Cappella di San Michele, quest’ultima con lacerti di affreschi per i quali è stato recentemente proposto il nome di Piero della Francesca. Tornati nella navata destra s’incontra prima la Cappella delle Reliquie e quindi la grande Cappella Sistina, voluta da Sisto V Peretti (1585-1590) che ne affidò la realizzazione a Domenico Fontana (1584-1587). Completamente affrescata da artisti del tardo manierismo romano diretti da Cesare Nebbia e Giovanni Guerra, la cappella incorpora l’antico Oratorio del Presepio, qui sistemato dal Fontana e accessibile da una scala. La decorazione scultorea del sacello si deve, in parte, ad Arnolfo di Cambio. All’esterno della cappella, sul pavimento, c’è la semplice lastra tombale della famiglia Bernini, sotto la quale venne sepolto anche Gian Lorenzo. Simmetrica alla Cappella Sistina, e parimenti sfarzosa, nella navata sinistra si apre la Cappella Paolina, progettata per Paolo V Borghese (1605-1621) da Flaminio Ponzio. Rispetto alla Sistina la cappella Paolina presenta una superiore qualità della decorazione pittorica, a cui presero parte il Cavalier d’Arpino e Guido Reni.

 ...la nostra visita è terminata una passeggiata ricca di storia e densa di attrazioni che ci ha permesso di rendere omaggio alla storia cristiana di Roma.


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venerdì 2 ottobre 2015

25 EURO A PERSONA

DAL 2 NOVEMBRE AL 3 DICEMBRE 25 EURO A PERSONA 







CAMERA MATRIMONIALE/TRIPLA: 25 € A PERSONA- SOGGIORNO MINIMO 2 NOTTI  














CAMERA SINGOLA: 35 € AL GIORNO SOGGIORNO MINIMO 2 NOTTI




 
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martedì 29 settembre 2015

CAPODANNO 2015-2016 A ROMA: LE NOSTRE OFFERTE.


Capodanno a Roma:le nostre offerte dal 28- 12 al 5-1
(se compresa la notte del 31 Dicembre 2015)



3 giorni in camera matrimoniale       250 euro
4 giorni in camera matrimoniale       300 euro
5 giorni in camera matrimoniale       370 euro

3 giorni in camera tripla                    310 euro
4 giorni in camera tripla                    400 euro
5 giorni in camera tripla                    490 euro

3 giorni in camera quadrupla            400 euro
4 giorni in camera quadrupla            500 euro
5 giorni in camera quadrupla            600 euro

Offerta camera singola    3 giorni  180 euro
                                          4 giorni  200 euro








Per il periodo che va dal 18 al 27dicembre 2015

3 giorni in camera matrimoniale       200 euro
4 giorni in camera matrimoniale       250 euro
5 giorni in camera matrimoniale       300 euro

3 giorni in camera tripla                    270 euro
4 giorni in camera tripla                    350 euro
5 giorni in camera tripla                    400 euro

3 giorni in camera quadrupla            300 euro
4 giorni in camera quadrupla            390 euro
5 giorni in camera quadrupla            450 euro

Offerta camera singola    3 giorni  150 euro
                                          4 giorni  170 euro
                                          5 giorni  200 euro


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lunedì 7 settembre 2015

Impressionisti tête à tête in esposizione al Vittoriano di Roma








Il Complesso del Vittoriano di Roma - Ala Brasini - ospita, dal 16 ottobre 2015 al 7 febbraio 2016, una straordinaria mostra dedicata ai grandi protagonisti dell'Impressionismo. Dal titolo "Dal Musée d’Orsay. IMPRESSIONISTI Tête à tête", la mostra focalizza la propria attenzione sulla Parigi della seconda metà dell'Ottocento, una città attraversata da profondi cambiamenti sociali, economici ed artistici. Ma la mostra si spinge oltre, inglobando i primi anni del Novecento, un periodo durante il quale l'arte impressionista sfociò nel post-impressionismo, giungendo così al suo esito finale. Dalla prima metà del XIX secolo, nella meravigliosa capitale francese c'erano tumulti intellettuali ed andava imponendosi quel movimento artistico che sarebbe stato ribattezzato
Impressionismo


Le donne di Tahiti (Gauguin)

I capolavori esposti a Roma provengono dal Museo parigino d'Orsay, la galleria che più di tutte al mondo è considerata il punto di riferimento del movimento artistico. L'elenco degli artisti esposti al Vittoriano è lungo: tra gli oltre 60 capolavori spiccano tele di Edouard Manet, Pierre Auguste Renoir, Edgar Degas, Claude Monet, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Paul Cézanne, Gustave Caillebotte, Berthe Morisot, Mary Cassat, Georges Seurat, Armand Guillaumin, Marie Bracquemond, Eva Gonzales. I quadri che suscitano maggiore curiosità ed attenzione sono senza dubbio il Balcone di Manet, la Lezione di danza di Degas, l’Autoritratto di Van Gogh, la Lettrice e Ragazze al pianoforte di Renoir e Donne di Tahiti di Gauguin.

Le opere scelte consentono non solo di ripercorrere la storia del movimento, ma di mettono in luce gli aspetti innovativi dell'Impressionismo e di evidenziare, allo stesso tempo, le connotazioni delle singole personalità, pittori e scultori di primissima importanza nella storia dell'arte moderna.


Di seguito tutte le informazioni sull'esposizione:
Dal Musée d’Orsay. IMPRESSIONISTI Tête à tête. Dal 16 ottobre 2015 al 7 febbraio 2016
Complesso del Vittoriano, Ala Brasini, Salone delle mostre temporanee. via San Pietro in Carcere
Orari. Da lunedì a giovedì: 9:30 – 19:30; venerdì-sabato 9:30 – 22:00; domenica 9:30 – 20:30
Costo biglietto. €12 intero - €9 ridotto
Raggiungere il Complesso del Vittoriano è molto facile poichè sono numerosi i bus che vi transitano Dal B&B ACQUEDOTTI ANTICHI prendete la metro A (fermata Subaugusta)  direzione Battistini e scendete  a Reppubbica  da via Nazionale a piedi fino a Piazza Venezia oppure prendete uno dei  molti autobus che passano   che vi porteranno a Piazza Venezia (poche centinaia di metri) oppure a Termini cambiate prendete la metro B  le fermate metro più vicine sono Colosseo e Cavour . 


Le nostre offerte di soggiorno:   in camera matrimoniale 3 giorni a Roma con visita della mostra  IMPRESSIONISTI A ROMA  250 euro


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venerdì 14 agosto 2015

LAST MINUTE A ROMA 25 EURO A PERSONA


LAST MINUTE A ROMA B&B ACQUEDOTTI ANTICHI




Dal  16 AGOSTO al 27 AGOSTO 2015 a Roma con soli € 25 a persona in camera matrimoniale, tripla e quadrupla (soggiorno minimo 2 giorni o 3 nei fine settimana).
...deposito bagagli compreso!

 
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lunedì 10 agosto 2015

ROM IN 3 TAGEN BESICHTIGEN UND MIT ROM IM HERZ HEIMKEHREN


Rom, die ewige Stadt in nur 3 Tagen besichtigen ist ein Unterfangen, welches eine gute Planung bedarf.! Nur ein Wochenende bzw. eine verlängerte “Brücke” in Rom oder die Abenteuer, Freunde bei der Besichtigung zu führen, können die Gelegenheit sein wo unser Reiseplan erfolgreich benutzt werden kann. Von Piazza del Popolo bis zu den Terme di Caracalla über Colosseo, Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, eine Crypta aus menschlichen Knochen und Lokale wo man nach römischer Küche speisen kann (Rindschwanz, Artischocken nach jüdischer Art, Lamm.Innereien, frittiertes Allerlei…. usw. …), nicht zu vergessen, den wunderbaren Park Parco dell’Appia Antica, welcher sich nur 50 m weit vom B&B ACQUEDOTTI ANTICHI befindet.
ROM FÜR ANFÄNGER.

ERSTER TAG

a. Zuerst Tageskarte für die öffentlichen städtischen Verkerhrsmittel besorgen (für Sie rate ich die Karte BTI (€ 11,--) mit Gültigkeit 3 Tage ab dem ersten Stempeldatum und für unbegrenzte Benutzung bis 24.00 Uhr des dritten Tages gültig. Den Wagen haben Sie im Hof vom B&B ACQUEDOTTI ANTICHI geparkt und dort vergessen. Sorgen Sie dagegen für bequeme und feste Schuhe.

b. Wecken um 8.30 und ausgiebig bei dem B&B ACQUEDOTTI ANTICHI frühstücken es besteht weiter die Möglichkeit, leicht und preiswert auf dem nahe gelegenen Markt Brötchen, Pizza, alle mögliche Lebensmittel Getränke und Obst mit Preise zu erstehen die weniger als die Hälfte gegenüber der in der KLASSISCHEN TOURISTISCHEN ROM üblich sind. Gut versorgt?.... Man kann starten…. U-BAHN STATION SUBAUGUSTA (300 mt vom B&B ACQUEDOTTI ANTICHI in Rom entfernt) an der Station FLAMINIO aussteigen und nun fängt unsere Besichtigungstour an.





1 - Piazza del Popolo

Der Ursprung des Namens (Volksplatz) ist ungewiss; im Latein das Wort „populus“ bedeutet Pappel und nach einer uralten Tradition scheint dass früher dort ein Pappelwald um das Grab des Kaisers Nero gestanden haben soll. Historisch steht allerdings fest, dass der Papst Pasquale II eine Kapelle auf Kosten des Volkes nahe der Stadtummauerung bauen liess. Anstelle der Kapelle wurde später die heutige Kirche Santa Maria del Popolo gebaut, infolgedessen wurde der Platz „Piazza del Popolo“ genannt.




2 - Piazza di Spagna

In der Mitte befindet sich der berühmte Brunnen Fontana della Barcaccia (Bootsbrunnen) welcher am Barockanfang von den Bildhauern Bernini (Vater und berühmter Sohn Gian Lorenzo) gefertigt wurde. Rechter Hand vom Treppenaufstieg steht das Haus des englischen Dichters John Keats, im Jahr 1821 gestorben; das Haus ist heute ein Museum zum Gedächtnis von ihm und von seinem Freund Percy Bysshe Shelley, voll Bücher und sonstigen Erinnerungen betreffend dem englischen Romantizismus.
An der linken Ecke steht das Tearoom Babington's das seit 1893 besteht.
An der Seite der Via Frattina befindet sich der Palast Palazzo di Propaganda Fide (katholische Glaubensverkündung) welcher dem Vatikan gehört. Die Forderfront wurde vom Architekt.
Borromini entworfen und davor erhebt sich die Säule der Immacolata concezione (unbeflektes Empfängnis), welche 2 Jahre nach der Dogma-Festlegung (1852) errichtet wurde.
Der grossartige Aufstieg mit 135 Treppenstufen wurde von Papst Benedetto XIII bei dem Jubileum 1725 eingeweiht; der Bau wurde mit französischer Finanzierung zwischen 1721 und 1725 vorgenommen und sollte dazu dienen, die spanische Botschaft (daher der Name Piazza di Spagna) mit der Kirche Trinità die Monti zu verbinden.
Der Bau wurde nach langen Debatten über die Möglichkeit den steilen Hang der Pincio-Hügel so umzubauen dass die Kirche erreichbar wurde, von den Architekten Alessandro Specchi und Francesco De Sanctis erdacht und entworfen. Das Ergebnis von Francesco De Sanctis wurde eine mit Garten-Terrassen verschönte monumentale Treppe die im Frühjahr und Sommer mit Blumen geschmückt werden. Ursprünglich führte eine Strasse vom Tevere direkt zum Platz und das Ganze erhöhte die Blickwirkung je mehr man sich der Treppe näherte. Typisch der Barock-Architektur waren in der Tat lange und tiefe Perspektive welche dann zu monumentalen sich im hintergrund befindlichen Kulissen führten. Der Treppenstieg wurde im Jahr 1995 restauriert.





3 - Fontana di Trevi

Das Grundthema vom gesamten Bildwerk ist das Meer. In Mittelpunkt vom Schauplatz steht eine muschelförmige Kutsche auf welchem die Statue vom liegenden Gott Ozean (vom Bildhauer Pietro Bracci) steht; in den seitlichen Nischen stehen die Statuen der Salubrità (Gesundheit) und Abbondanza (Fülle) vom Bildhauer Filippo della Valle; die Kutsche wird von Seepferdchen gezogen vor denen Meeresgötter schwimmen. In diesem Monumentalbrunnen vereinigen sich meisterhaft Bildhauerarbeit und Architektur in beeindrückendem Barock-Stil mit dem Ergebnis von einem erstaunlichen Wasser-Schaubild.
Eine weltverbreite Tradition will, dass es Glück bringt, wenn man eine Münze rückwärts in den Brunnen wirft: man wird bestimmt wieder nach Rom kommen. Die in den Brunnen geworfene Münzen werden für Wohltatzwecke verwendet. Der Brunnen wurde im Jahr 1998 restauriert und die Hydraulik modernisiert.




4 - Piazza Colonna

Piazza Colonna ist ein Platz von Rom der nach der Säule vom Kaiser Marco Aurelio genannt wurde. Diese Säule steht hier seit dem Altertum und bezeichnet das Stadtviertel als Rione Colonna. Der Platz wurde vom Papst Sisto V Ende 1500 erbaut und befindet sich an der Zentralstrasse Via del Corso, nahe Montecitorio und Pantheon, unweit von Piazza Venezia.Der Platz ist viereckig und in der Mitte steht die Säule von Marco Aurelio; umrahmt von den wichtigen Palästen: vor der Säule der Eingang von Palazzo Chigi ehemalige Botschaft vom österreichischen Reich und heute Sitz vom Ministerrat. Links steht Palast Wedekind, Sitz der Tageszeitung „Il Tempo“; der Eingang ist eine Passage mit Säulen welche aus der vorrömischen Stadt Veio stammen.
Geht man im Uhrzeigersinn weiter findet man neben der Kirche der Heiligen Bartolomeo und Alessandro dei Bergamaschi den „Palast Ferraioli“ welche der adligen Familie Aldobrandini gehörte; heute ist er Sitz der Regionen Friuli-Venezia-Giulia e Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste.
Am Platz obereckig zu Via del Corso steht der Palast der Galleria Colonna, jetzt Galleria Alberto Sordi, wo sich die Prominenten der Stadt trafen.




5 – Montecitorio

Die Geschichte von diesem Bau geht auf Anfang 1600 zurück, als Papst Innocenzo X dem Architekt Gian Lorenzo Bernini den Auftrag gab, eine Residenz für die Familie Ludovisi zu bauen. Der Palast entstand auf einer Anhöhe deren Namen noch umstritten ist: vielleicht römischer Wahlort "mons citatorius" oder Abladeort für Sumpf-Trockenlegung "mons acceptorius". Der Architekt Bernini entwarf einen Bau der sowohl vom technischen als auch vom künstlichen Gesichtspunkt zu der Umgebung wunderbar passt.
Die Front bildet einen leichten Bogen, so wie das Grundstück und die fast rohen Steinblöcke geben den Eindruck, dass der Bau aus dem Gestein heraus gemeisselt wurde. Der Papst starb im Jahr 1655 und die Bauarbeiten wurden aus Geldmangel unterbrochen; erst 30 Jahre später gingen sie unter Papst Innocenzo XII weiter. Dieser Papst war gegen Vetterwirtschaft und dachte zuerst an eine Unterkunft für arme Leute, aber dann wurde der Palast als Sitz der höchsten Justizverwaltung bestimmt.
Nach Berninis Tod wurde das Projekt dem Architekt Carlo Fontana anvertraut, welcher das Original bis auf die Fassade, welche leicht gewölbt blieb, grundlegend änderte; er fügte auch den Segel-Glockenturm hinzu. Die päpstliche Kurie wurde 1696 eingeweiht. Ausser den päpstlichen Gerichten, wurde der Bau auch Sitz von Verwaltung- und Polizeidirektion, also wichtiger Mittelpunkt vom Kirchenstaat Rom.






6 – Pantheon

Das Pantheon (Tempel von allen Götter) ist ein Bau vom antiken Rom welches als Tempel für alle Götter von allen Religionen erdacht wurde. Die heutigen Römer nennen diesen Bau volkstümlich "La Rotonda" (die Runde) und so wird auch der Platz genannt.
Anfang vom VII Jahrhundert wurde der Tempel in eine christliche Kirche (Santa Maria ad Martyres) umgewandelt und somit blieb der Bau von der Plünderung verschont welche die meisten altrömischen Bauten erlitten haben.
Unter dem Kaiser Adriano wurde der Tempel renoviert und die verwendeten Ziegelsteine tragen Stempel die sie in den Jahren 115-127 n.C. datieren sodass man annehmen kann dass der Kaiser den Tempel um das Jahr 128 n.C. eingeweiht hat.
Man nimmt an dass das Bauprojekt für den neuen Tempel von dem Achitekt Apollodoro aus Damaskus gefertigt wurde. Die Tempelorientierung wurde gedreht dass die Fassade nach Norden gerichtet ist. Vorhalle und Verbindung zur Zelle wurden so gross wie der ganze vorherige Tempel während der runde Teil in der Mitte des Platzes erstanden ist welcher den Pantheon von der Neptun-Basilika trennte.
Vor dem Tempel war ein Platz umgeben auf drei Seiten von Passagen und mit Steinplatten
gepflastert. In der Tempel -Decke ist eine grosse runde Öffnung sodass bei Regenwetter das
Wasser rein kommt und im Tempelboden sind 22 Abläufe vorgesehen um das eingeflossene
Wasser wieder abzuleiten.




7- Piazza Navona



In römischen Zeiten war der Platz ein vom Kaiser Domiziano im Jahr 85 n.C. gebautes Stadion; dieses wurde im III Jahrhundert von Kaiser Settimio Severo restauriert. Das Stadion war 276 m lang, 54 m breit und konnte 30.000 Zuschauer fassen. Es gab eine Fülle von Statuen und eine davon ist wahrscheinlich das noch heute neben Piazza Navona stehende Pasquino-Standbild, von dem man vermutet, dass es sich um einen Teil von einer griechischen Gruppe von Statuen handelt.
Es handelte sich um ein Stadion und nicht um einen Kampfplatz, sodass keine "carceres" (Tore aus welchen die Rennpferde heraus kamen) und auch keine "spina" (Trennmauer um welche die Pferde rannten) wie z.B. in der Circo Massimo vorhanden sind, sodass freier Platz für die Wettspiele der Athleten war. In dem Platz steht ein Obelisk der früher in dem Massenzio-Kampfplatz auf der Via Appia stand.
Der Platz hiess ursprünglich "in Agone" (aus dem Latein "agones", gleich Wettberwerb) weil dort athletische Wettkämpfe ausgetragen wurden. Es stimmt absolut nicht, dass Piazza Navona für Seekämpfe verwendet wurde. In der Antike wurde der Platz regelmässig im August unter Wasser gelegt, um die sommerliche Hitze zu mildern. Ursprünglich war der Platz etwas hohl, die Abflüsse der drei Brunnen wurden verstopft und das Wasser füllte den Platz..
Zwischen 1810 und 1839 wurden in dem Platz Pferderennen organisiert. Piazza Navona stellt in etwa den Triumph vom Barock-Stil in Rom dar: Architekte und Bildhauer wie Gian Lorenzo Bernini (der Brunnen der vier Flüsse in der Platzmitte stellt Donau, Gange, Nil und Rio de la Plata , also die vier Weltecken dar), Francesco Borromini und Girolamo Rainaldi (Sant'Agnese in Agone, vor dem Bernini-Brunnen), sowie Pietro da Cortona welcher die Freske der Galerie von Palazzo Pamphili schuf , haben dabei mitgewirkt.






8 - Piazza Campo de Fiori

Bis 1400 bestand der Platz nicht. Es waren Wiesen und Nutzgarten; die Wiesen waren voll Blumen und vielleicht davon der Name Campo de' Fiori (Blumenfeld). Andere glauben dagegen dass der Name von Flora hergeleitet wurde, welche die Geliebte von Pompeo gewesen ist. Im Jahr 1456 liess Papst Callisto III den Platz pflastern, um rundherum ein neues Stadtviertel entstehen zu lassen. Infolgedessen wurden mehrere Paläste gebaut, darunter Palazzo Orsini welcher direkt am Platz steht.
Hierdurch entstand reger Verkehr von Prominenten wie Botschaftern und Kardinälen, Handwerker, Geschäfte, Handel und sogar ein grosser Pferdemarkt.
Auf diesem Platz wurden auch die Hinrichtungen und Folterstrafen vorgenommen: am 17. Februar 1600 wurde der domenikanische Bruder und Filosoph Giordano Bruno als Ketzer lebendig verbrannt. Wo einst der Scheiterhaufen errichtet wurde ist im Jahr 1888 ein bronzenes Denkmal vom Bildhauer Enzo Ferrari errichtet. Seit 1869 findet auf diesem Platz in lebhafter Markt statt, wie in dem Film "Campo de' Fiori" vom 1943 mit den Schauspielern Anna Magnani und Aldo Fabrizi meisterhaft gezeigt wird.
Campo de' Fiori ist der einzige Platz in Rom wo keine Kirche steht.



9 - Piazza San Pietro

Dieser Platz steht am meisten dem Herz des Katholizismus nahe. Der gebogene Säulengang ist seither als die Umarmung von allen Gläubigen angesehen worden.. In diesem Platz finden meistens die grössten vom Papst gehaltenen Zeremonien wie z.B. Heiligsprechungen statt; hier werden weiter die Geleitzüge der neu gewählten Päpste, aber auch Papst-Totenamte wie z.B. 2005 für Papst Giovanni Paolo II vor einer Menschenmenge vorgenommen.
.Gewohnt ist auch das Angelus Domini am Sonntag um 12 Uhr wenn der Papst ans Fenster kommt , eine kurze Rede hält und den Segen erteilt.
Der Platz gehört dem Vatikanstaat wird aber von der italienischen Polizei gesichert. Er ist eine Weltbühne und es sind daher alle öffentlichen Kundgebungen verboten die nicht von der katholischen Kirche aufgerufen werden. Während des zweiten Weltkrieges hat die Wehrmacht den Platz umzingelt ohne hinein zu kommen. Am 13. Mai 1981 wurde der Papst Giovanni Paolo II von einem Attentäter mit Pistolenschüssen verletzt: der Attentäter wurde von der italienischen Polizei festgenommen.
Der geschlossene Säulengang symbolisierte ursprünglich die Prozession welche zu damaligen Zeiten von den Päpsten durch die Umgebungsstrassen (die mit Baldachinen völlig überdacht waren) geführt wurde. Papst Alessandro VII der Familie Chigi wollte dagegen einen offenen Bau und Bernini musste alles neu überdenken. Zuerst zeigte er alles kleiner damit man sehen konnte dass die Mittel für etwas Anständiges nicht reichten; man sah das ein und das Ganze wurde so gross (wie wir es heute sehen) dass das umliegende Stadtviertel "Borgo" zur Hälfte abgerissen werden musste und der Rest vom Armeleute-Viertel zum aristokratischen, typisch römischem, Viertel wurde.
Als Form wurde das Oval anstatt Ellipse gewählt, weil das erste einfach mit Hilfe von zwei Halbkreisen und weiteren Kreisbogen zu fertigen ist, also viel einfacher als eine Ellipse; die Kirche zieht ausserdem das Oval als kosmologische Gründe vor. Der Bernini schuf in Einvernehmen mit Papst Alessandro VII das Ganze (Platz und Säulengänge) in einer Form dass zwei Arme bilden die offen stehen um alle Leute aufzunehmen: die gläubigen Katholiken in Kirchenschoss, die Ketzer als Gefangene der Kirche und die Ungläubigen damit sie erleuchtet werden. Diese Deutung wird noch heute akzeptiert und befolgt.
Eine grosse Schwierigkeit für den Architekt bestand darin, dass der Boden nicht flach sondern schräg war und der Obelisk in Platzmitte etwas niedriger als die Basilika stand und nicht bewegt werden konnte. Der Bernini hat es geschafft, das Gesamte, also Platz und Säulengänge doch so schräg wie der Boden anzufertigen, aber so geschickt, dass man es praktisch nicht merkt.
Die Lösung der "dritten Säulenreihe" wurde auch in Anklang mit der Bibel wo gesagt wird dass der Gottestempel drei Säulengänge hatte, vielleicht auch an die Dreifältigkeit . Die Höhe wurde so bemessen, dass das Volk in dem Platz den Papst am Palastfenster sehen und dessen Segen empfangen konnte. Hohlform und Schräge des Platzes bewirken das Theater-Effekt und die Menschenmenge kann sich selbst sehen.
Der Zentralgang wird durch Stufen mit vorstehenden Säulen unterbrochen; das Ganze erzeugt ein besonderes Perspektivenspiel. Die Brunnen dienen dazu, die Unregelmässigkeit vom gesamten Komplex so zu vertuschen, dass die architektonische Harmonie vollkommen ist.
Die lange Reihe von 162 Heiligenstatuen (eine pro Säule) stellt das «ecclesia triunphans» dar und zwar in Anhang mit dem «ecclesia militans» welches von der Gläubigenmenge dargestellt ist. Die Grösse dieser Statuen ist genau die Hälfte zu denen der Terrasse der Basilika welche die zwölf Apostel darstellen: Grösse 198 x 148 m.
Der Platz wird um 18 Uhr geschlossen.


10 - Castel S.Angelo

Der Bau begann unter Kaiser Adriano im Jahr 125 n.C. welcher ein Grab ähnlich wie das von Kaiser Augusto haben wollte. Beendet wurde der Bau aber erst unter Kaiser Antonino Pio im Jahr 139 n.C. Der Bau stand vor dem Campo Marzio und als Verbindung wurde die Brücke Ponte Elio über dem Tevere errichtet. Das Mausoleum sass auf einem kubischen Untersatz, mit Carrara-Marmor verkleidet, hatte Verschönerungen aus Ochsenköpfen und an der Fassade vor dem Fluss waren die Namen der Kaiser eingetragen. Der Eingangsbogen trug den Namen von Kaiser Adriano und war mit gelbem Marmor verkleidet.
Über dem Grundwürfel war ein trommelförmiges Bauteil aus Steinblöcken und Mauerung ausgeführt und mit Marmor verkleidet. Oberhalb wurde Erde aufgeschüttet und Bäume gepflanzt; rundherum Marmorstatuen, von denen Bruchstücke noch vorhanden sind. Der Bau endete mit einem bronzenen Viergespann das von Kaiser Adrian, als Sonne dargestellt, geführt war. Das Mausoleum war von einer Mauer mit bronzenen Toren umzingelt. Gleiche Tore waren mit Pfauen verschönt und zwei davon sind noch heute im Vatikan aufbewahrt.
Die innere schneckenförmige Treppe aus Ziegelsteinen , mit Marmor verkleidet war durch Lichtbrunnen erhellt und führte zur Grabzelle. Diese war viereckig, mit Buntmarmor verkleidet und oberhalb derer, befanden sich zwei weitere Räume die vielleicht ebenfalls als Grabstätte gedient haben. In dem Mausoleum wurden begraben: Kaiser Adriano mit Frau Sabina, Kaiser Antonino Pio mit Frau Faustina und drei Söhnen, Kaiser Commodo, Kaiser Marco Aurelio ebenfalls mit drei Söhnen, Kaiser Settimio Severo mit Frau und Söhne, sowie die Kaiser Geta und Caracalla.
Im Jahr 590 wütete in Rom die Pest und der Papst Gregorio I organisierte eine feierliche Buss-Prozession an welcher er selbst teilnahm. Nahe dem Mausoleum ,welches bis dato Mole Adriana hiess, hatte der Papst eine Vision vom Erzengel Michele der das bereits blank gezogene Schwert wieder zurück legte. Der Papst deutete die Vision als die Meldung dass die Pest vorbei war (was tatsächlich geschah) und fortan wurde die Mole Adriana: Castel S. Angelo genannt. Als Erinnerung an dieses Wunder wurde in dem XIII Jahrhundert eine Statue des Erzengels Micheles auf der Bauspitze errichtet , genau dort ,wo er das Ende der Pest angekündigt hatte. In dem Museo Capitolino ist noch heute ein runder Steinklotz aufbewahrt wo angeblich der Engel die Spur seiner Füsse liess.  



ZWEITER TAG

Tag 2 von 3 - Eine gebürtige Römerin rät:
  1. Wecken wieder um 8.30 und ausgiebig bei dem B&B ACQUEDOTTI ANTICHI frühstücken, Brötchen, bequeme Schuhe .. und Start mit U-BAHN, STATION SUBAUGUSTA; heute werden wir aber an der Station REPUBBLICA aussteigen. Zu Fuss die ganze Via Nazionale (die dann Via 4 Novembre wird) erreichen wir Piazza Venezia.

1 - Piazza Venezia und Vittoriano

Das heutige Aussehen des Platzes entstand durch Niederreissen- und Neubau-Arbeiten die zwischen Ende 1800 und Anfang 1900 vorgenommen wurden. Der markanteste Bau von dieser Zeit ist der Vittoriano: gewaltiges Denkmal für Vittorio Emanuele II ( oft wird der Komplex irrtümlicherweise als Altare della Patria bezeichnet, aber das Letztere ist nur ein Teil des Gesamtes). Scherzweise wird das Denkmal seiner Form wegen, "Schreibmaschine" genannt. Um Platz für den neuen Bau zu schaffen, wurden alte Gebäude abgerissen, wie z.B. das Aracoeli Kloster und in den dreissiger Jahren wurde der Klein-Venezia-Palast versetzt weil er zwischen dem Denkmal und dem eigentlichen Palazzo Venezia stand; dieser ist eine der schönsten Paläste Roms und gehörte der Familie Torlonia.
In dem Vittoriano sind die Gebeine vom Milite Ignoto (unbekannter Soldat vom ersten Weltkrieg) aufbewahrt: die
Grabstätte wird ständig von zwei Soldaten bewacht und von einer ewig brennender Flamme. In dem Gebäude befindet sich das Fahnen-Heiligtum und dort werden auch wichtige staatliche Ausstellungen organisiert.



2 - Campidoglio

Der Campidoglio wird auch Monte Capitolino (Mons Capitolinus) genannt und ist eine der sieben Hügel auf welchen Rom gegründet wurde.



3 - Foro Romano

Das Foro Romano (Forum Romanum, obwohl die alten Römer es meistens als Forum Magnum oder ganz einfach nur Forum bezeichneten) war in dem Tal zwischen Palatino und Campidoglio und stellte das Handel- Religion- und Politik-Zentrum der Stadt dar. Das Tal war ursprünglich sumpfig und unbewohnbar, und diente daher in den Jahrhunderten X und VII v.C. als Friedhof für die auf den umliegenden Hügeln bewohnten Dörfer. Erst um 600 v.C. der König Tito Tazio liess den Abfluss Cloaca Massima bauen wodurch das Tal entwässert und danach gepflastert wurde. Zuerst war es Marktplatz, Gericht und Versammlungsort für die Politik. Allmählich wurde der Platz das Stadtzentrum zu dem mündeten mehrere Strassen, darunter die wichtigste Via Sacra, welche vom Campidoglio bis zum Arco di Tito führte.

Reichszeit:
Kaiser Cesare begann das Forum neu zu gestalten und die Arbeiten wurde unter Kaiser Augusto beendet sodass das Forum die endgültige Gestaltung bekam und zwar eine regelmässige Form zwischen den zwei Basiliken (Emilia und Giulia) an den Längsseiten, die neuen Rostra an der Seite Campidoglio und der Tempel Divo Giulio der von Augusto 29 v.C. zur Vergötterung von Giulio Cesare errichtet wurde. Geschlossen wurde der Platz mit dem Portico (Passage) di Augusto, kleine Passage mit Bogen der Gaio und Lucio Cesari, sodass die Sicht von Regia und Tempio di Vesta verdeckt wurde. Diese Wahl wurde von Augusto getroffen um die Vergötterung der Kaiserfamilie zu unterstreichen.
Danach kam eine Zeit der konservativen Wiedererstellung als Kaiser Tiberio im Jahr 10 v.C. den Tempel Tempio della Concordia und dann den Tempel Castori erneuert und erweitert, so als ob er die Zeit der Zivilkriege löschen möchte. Die Castori hatten Ähnlichkeit mit den Brüdern Tiberio und Druso, welche den Dioscuri gleich kamen. Im Jahr 2 n.C. kam die Inschrift an der Basilika Emilia zur Widmung für Lucio Cesare , Sohn des Kaisers Augusto.
Am Ende war der Platz voll mit Gebäuden welche gewidmet oder irgendwie in Zusammenhang mit der Sippe Gens Julia standen.
Danach kam die Sippe Flavia unter deren Herrschaft der Tempio di Vespasiano nahe dem Concordia Tempel errichtet wurde. Etwas ausserhalb vom Foro wurde auf der Via Sacra , vielleicht vom Kaiser Domiziano, der Bogen Arco di Tito gebaut. Unweit davon, vor der Basilica di Massenzio standen die Horrea Vespasiani, Lagerstätten von denen nur einige Bruchstücke übrig geblieben sind.
Im II Jahrundert wurden das Tempio di Antonino e Faustina (der später in der Kirche von San Lorenzo in Miranda eingeschlossen wurde) und das Tempio di Venere e Roma welches vom Kaiser Adriano gebaut, auf das Tal vom Colosseo schaut.
Auf der Via Sacra wurde im III Jahrhundert der Bogen von Settimio Severo errichtet.
Unter Kaiser Diocleziano sind auf dem bereits mit Denkmäler überfüllten Platz fünf Säulen errichtet, welche die Vierer-Herrschaft preisen sollten. Im IV Jahrhundert ist mit dem Bau der Basilica di Massenzio begonnen und vom Kaiser CostantinoI beendet worden.
Unter Massenzio wurde das Tempio della Pace erneuert und als Divo Romolo in Ehre von seinem früh gestorbenen Sohn Valerio Romolo umbenannt. Als Gedächtnis des Sieges über den unrechtmässigen Besitznehmer Magnenzio widmete der praefectus urbi Nerazio Cereale eine Statue dem Kaiser Costanzo II und der Sockel der Statue ist noch neben dem Bogen von Settimio Severo, in Richtung Kurie, zu sehen.
In der Zeit der Sippe Flavia wurde auch die Passage "portico degli Dei Cosentini" neben dem Campidoglio gebaut; im Jahr 367 wurde die Passage renoviert und sie stellt zusammen mit der Renovierung vom Saturno-Tempel ein interessantes Zeugnis vom letzten Heidentum.
Im V Jahrhundert wurde die Fassade der Rostra in Richtung Nordosten verlängert: der Neubau war grob und primitiv ausgeführt und um die Rostra zu befestigen sind Löcher in die Mauerung praktiziert, die noch heute zu sehen sind. Eine Inschrift von einer einzigen Zeile kündigt, dass der Bau vom praefectus urbi, Giunio Valentino unter den Kaiser Leone I und Antemioerrichtet wurde; damit wollte man den Sieg in einer Seeschlacht gegen die Vandalen ehren und man nannte das Gebäude Rostri vandalici.
Das letzte Denkmal auf dem Platz Fori wurde im Jahr 608 vom römischen Senat zur Ehre des Kaisers Foca errichtet und hiess Colonna Foca.



4 – Colosseo

Das Colosseo wurde ursprünglich Anfitheatro Flavio oder einfach Amphitheatrum genannt; es ist das bekannteste römische Amphitheater und steht in der Stadtmitte. Es kann bis 50.000.
Zuschauer aufnehmen und somit das gewaltigste Denkmal des antiken Rom welches bis heute erhalten blieb.
Das Amphitheater wurde östlich vom Foro Romano errichtet. Der Kaiser Vespasiano begann im Jahr 72 n.C. mit dem Bau, unter Domiziano wurden Änderungen vorgenommen und erst im Jahr 80 n.C. vom Kaiser Tito eingeweiht. Ab dem VI Jahrhundert wurde das Amphitheater nicht mehr benutzt und ist später sogar als Steinbruch missbraucht worden. Der Name "Colosseo" ist aus der Statue vom Colosso del Dio Sole (Nachbild vom Colosso di Nerone) welches nahe stand, erst im Mittelalter hergeleitet worden. Allmählich ist das Amphitheater das Symbol vom kaiserlichen Rom geworden und heute ist es eine der grössten touristischen Anziehungspunkte.
Darin fanden die Kämpfe der Gladiatoren sowie andere öffentliche Aufführungen wie z.B. Jagd, Zurückrufen von wichtigen Schlachten, sowie Darstellungen von mythologischen Erscheinungen statt. Es ist ein typisches Beispiel der Baukunst der kaiserlichen Zeiten wo die gebogenen Linien sowie das Ellipse bevorzugt waren. Bogen und Gewölbe vereinigen sich in einem strengen Verhältnis. Das elliptische Gebäude hat einen Umfang von 527 m, die Achsen messen 187,5 und 156,5 m, der Innenplatz misst 86 mal 54 m mit einer Fläche von 3.357 m². Die heutige Höhe ist 48,5 m, ursprünglich waren es 52 m.
Das Colosseo und das gesamte historische Zentrum von Rom wurde als Menschheitsgut von der UNESCO im Jahr 1980 deklariert. Das Ganze wurde im Jahr 2007 als eine der sieben Wunderbauten der modernen Zeit bezeichnet. 



5 - Circo Massimo

Circo Massimo ist ein antiker römischer Zirkus für Pferderennen.
Er befand sich im Tal zwischen den Hügeln Palatino und Aventino und war von Anfang an Stätte für Rennen und athletische Wettkämpfe; hier soll auch der legendäre Raub delle Sabine stattgefunden haben. In Wahrheit war der Platz für Handelstätigkeiten mit anderen Völkern geeignet, zumal früher der Fluss Tevere sehr nahe war, wo die Schiffe anlegen konnten; mit dem Handel verbunden waren auch Spiele und religiöse Riten wie die Ara massima di Ercole verkündet.



6 - Bocca della verità (Mund der Wahrheit)

Der " Bocca della verità" ist eine Gesichtsabbildung aus Marmor die seit 1632 in die Fassade der Kirche Santa Maria in Cosmedin eingemauert ist. Diese Skulptur kann mit Wahrscheinlichkeit auf das I Jahrhundert zurück geführt werden; ihr Durchmesser misst 1,75 m und das Gewicht wird auf etwa 1300 kg geschätzt. Augen, Nase und Mund von diesem Gesicht mit Bart sind Löcher welche in eine Höhlung münden. In der Zeit hat man dem Gesicht viele Deutungen zugeschrieben: Giove, Ammone, der Gott Oceano, ein Orakel oder ein Phaunus.
Wozu es dienen sollte ist ungewiss: man denkt an Brunnen, Wasserauslauf oder sogar Kloake (das Letztere vielleicht weil es nahe der Cloaca Massima gefunden wurde. Sollte diese Annahme richtig sein, dann würde es sich um den ältesten Wasserablass Italiens handeln).
Fest steht dass dieses Maskeron einen antiken und legendären Ruhm geniesst: angeblich soll es bereits imXI Jahrhundert in den ersten Mirabilia Urbis Romae (Wundererscheinungen von Rom) zitiert sein, welche eine Art von Fremdenführer für die Pilger waren; darin wurde behauptet, dass das Maskeron Wahrsagen sprach. Wörtlich stand "Ad sanctam Mariam in Fontana, templum Fauni; quod simulacrum locutum est Iuliano et decepit eum" (Bei der Kirche Santa Maria in Fontana steht der Phaunus Tempel. Diese Abbildung sprach zu Giuliano und betrug ihn).
In einem deutschen Text aus dem XII Jahrhundert in einer Sage gegen den Kaiser Giuliano der das Heidentum wieder einführen wollte: der Kaiser hatte eine Frau betrogen und sollte die Hand in das Maul vom Maskeron stecken um auf die eigene Unschuld zu schwören. Der Teufel darin, behauptete Gott Merkur (Beschützer von Handelsleuten und Betrüger) zu sein und hielt lange die Hand fest; erst nach dem Geständnis prophezeite er grosses Glück, wenn das Heidentum wieder eingeführt würde.
Im Mittelalter verbreitet sich die Legende dass die Bocca della Verità von Virgilio erstellt wurde, um den Eheleuten, welche Zweifel an der Treue des Partners hatten, die Möglichkeit zu geben, die Wahrheit zu erfahren.
Im XV Jahrhundert italienische und deutsche Besucher glaubten noch dass dieses Steinbild in der Antike die Fähigkeit hatte zu zeigen, ob eine Ehefrau untreu gewesen war.
In einer anderen deutschen Legende aus dem XV Jahrhundert wird erzählt dass das Maul es nicht wagte in die Hand einer Kaiserin zu beissen, welche wohl dem Kaiser untreu gewesen aber so schlau war, den Teufel mit logischen Spitzfindigkeiten zu täuschen.
Eine ähnliche Geschichte die unter dem Volk umging, erzählte von einer untreuen Frau die vom Ehemann zur Bocca della Verità gebracht wurde um geprüft zu werden. Die schlaue Frau sagte dem Geliebten, er sollte bei der Prüfung dabei sein , sich verrückt stellend und sie vor allen Leuten umarmen: der Geliebte tat alles sehr überzeugend. Bevor sie die Hand in das Maul steckte konnte sie daher schwören dass sie nur von ihrem Ehemann und von dem Mann dass alle gesehen hatten, umarmt worden zu sein. Das war die Wahrheit und sie konnte daher die Hand unversehrt aus dem Maul ziehen, obwohl sie doch untreu gewesen war.

Der Name "Bocca della verità" kommt im Jahr 1485 vor und fortan wurde das Maskeron als eine der Sehenswürdigkeiten von Rom erwähnt und abgebildet. Aus dem Bild ersieht man dass es zuerst draussen stand und erst bei den Wiederherstellungsarbeiten die Papst Barberini im Jahr 1631 ausführen liess, unter den Bogengang versetzt wurde.

Noch heute kann man Reihe von Touristen sehen die darauf warten, die Hand in das "Wundermaul" zu stecken.





DRITTER TAG
Tag 3 von 3 - Eine gebürtige Römerin rät:


a) dritter Tag Wecken um 8 Uhr …. ausgiebig frühstücken, Brötchen, bequeme Schuhe .. und Start mit U-BAHN, STATION SUBAUGUSTA; heute werden wir wieder an der Station REPUBBLICA aussteigen. Zu Fuss etwa 500 m von Via Nazionale gehen und dann rechts in Via della Consulta abbiegen, um die Hügel "Colle del Quirinale" zu erreichen.

1 -Colle del Quirinale und Palazzo

Die Hügel "Colle del Quirinale" (in Latein Collis Quirinalis) ist eine der sieben Hügel auf welche Rom gegründet wurde. Mit dem gleichen Namen wird auch die offizielle Residenz vom Präsident der Republika genannt, dessen Sitz in dem Palast ist.

Entstehung vom Palazzo:

Papst Gregorio XIII beauftragte den Architekt Ottaviano Mascarino mit dem Bau einer Sommerresidenz die an einem Ort entstehen sollte der gesünder als die Hügel Vaticano oder Laterano waren. Die Bauarbeiten begannen im Jahr 1583 und waren im Jahr 1585 beendet. Im gleichen Jahr starb der Papst und der Architekt konnte das geplante Projekt von einer bedeutenden Erweiterung nicht vornehmen. Vorgesehen war ein vornehmer Palast mit zwei Parallelflügel mit Passagen und einem grossen Innenhof. Die von dem Mascarino gebaute Residenz ist noch an der Nordseite des heutigen Prunkhofes erkennbar. Hier steht die Fassade mit doppeltem Bogengang und darauf ein kleiner Turm der Windturm genannt wird; später wurde der Bau mit einem Segel-Glockenturm wahrscheinlich auf Projekt von Carlo Maderno und Francesco Borromini erhöht.



2 - La Cripta dei Cappuccini (Die Krypte der Kapuziner)

Bis 1870 wurden hier die Kapuzinerbrüder bestattet. Der Raum in der Messe-Kapelle war für die Bestattung von armen Leute reserviert. Der Platz war zu klein und die Anzahl der Mönche in dem nebenstehendem Kloster zu gross sodass es notwendig war regelmässig die Leichen herauszunehmen: die Gebeine wurden in dem Gebeinhaus aufbewahrt. Später diente dasselbe auch als Grabstätte. Man schätzt dass hier die Reste von etwa 3700 Menschen aufbewahrt sind. Gegen Mitte 1700 wurde dieses Gebeinhaus in welches die Mönche jeden Abend zum beten herunterstiegen, zu einem Kunstwerk ausgebaut. Im Jahr 1775 hat der Marquis De Sade diese Stätte besucht und liess eine eindrucksvolle Beschreibung davon; auch andere Schriftsteller haben das Gleiche getan.
(Kirche) Chiesa dell'Immacolata in via V. Veneto, 27
Convento dei frati cappuccini – Roma (Kloster der Kapuziner)

Der Eintritt kostet 1 € und wird als freiwillige Spende bezeichnet (es ist eine kleine Lüge aber mit diesem Geld wird die Sehenswürdigkeit in Ordnung gehalten und ein Euro ist schliesslich keine grosse Ausgabe ….)


3 - Therme von Caracalla

Die Therme von Caracalla oder Therme Antoniniane (von der Name der Kaisersippe Antonini) sind ein Beispiel der grossartigen Therme der Kaiserzeit in Rom, weil ein Grossteil des Aufbaues noch erhalten und nicht von modernen Bauten verdeckt ist.Sie wurden vom Kaiser Caracalla Aventino in den Jahren zwischen 212 und 217 n.C. errichtet, wie die Stempel der Ziegelsteine bezeugen. Die Therme waren grossartig und konnten vom Volk der umliegenden Stadtteile benutzt werden.
Diese Therme konnte mehr als 1.500 Menschen aufnehmen. Die Gesamtgrösse betrug 337x328 m wobei der Zentralbau allein 220x114 m mass; der "calidarium" Raum (Halle mit warmem Bad) mass 140 m und nur die Therne von Diocleziano waren grösser. Anders als die Terme von Traiano war das Ganze so gestaltet, dass das calidarium nach Süden gerichtet war um so die Sonnenerwärmung am besten zu nutzen.

Alle Nebeneinrichtungen waren in Kellerräumen untergebracht sodass sie für das Publikum unsichtbar waren. In einem Kellerraum bei dem Kiosk von Nordwest wurde der grösste bisher in Rom vorgefundene Höhlentempel (Mitreo) der Göttin Mitra eingerichtet. Dieser unterirdische Tempel war oberirdisch zugänglich.

Der Allee der Terme di Caracalla entlang kann man die Reste der antiken Therme bewundern und die Kirchen "chiesa dei SS. Nereo e Achilleo" sowie die "chiesa di S. Sisto" besichtigen.

Von 1938 bis 2000 sind in dem Areal des calidarium der Terme di Caracalla Konzerte und Theaterstücke vom Teatro dell'Opera gehalten  aufgeführt worden.




MAN KOMMT ZUM B&B ACQUEDOTTI ANTICHI ZURÜCK, AUSRUHEN UND AM ABEND … geht man nach TRASTEVERE oder in das GHETTO



4 – TRASTEVERE

Trastevere (in Trastevere-Dialekt Trestevere) ist das XIII Stadtviertel von Rom; es wird auch als Sektor G des Stadtplanes der ZTL (Zone mit begrenztem Verkehr); dieses Viertel befindet sic an der Westseite (linkes Ufer) vom Fluss Tevere südlich vom Vatikan. Der Name stammt aus dem lateinischen "trans Tiberim (über dem Tevere), der kaiserlichen Zeit.
In der Zeit wo Rom gegründet wurde , d.h. (754-509 v.C.), war das Trastevere feindliches Gebiet unter etruskischer Herrschaft. Die Römer eroberten das Gebiet, um beide Flussufer zu beherrschen. Es war also nur strategisch wichtig. Rom hatte keine Interesse dieses Gebiet zu bewohnen und die Verbindung war nur eine hölzerne Brücke: die Brücke Sublicio.
In der Zeit wo Rom eine Republik war (römische Zeiten: Königsreich, Republik, Kaiserreich) im Gebiet Trastevere wohnten die Leute, welche auf dem Fluss arbeiteten, d.h. Matrosen und Fischer, mit einer starken Einwanderung aus dem Osten, d.h. Juden und Syrianer. Aus diesem Grund entstanden auch verschiedene Tempel für die östlichen Religionen.
Erst unter dem Kaiser Augusto wurde Trastevere als ein Stadtteil von Rom anerkannt; dieser Kaiser teilte das Gebiet Rom in 14 Regionen und Trastevere war die vierzehnte und wurde "regio Trasteverina" genannt. Sie blieb aber praktisch ausserhalb der Stadt, bis der Kaiser Aureliano (270-275 n.C.) die Stadt-Ummauerung so weit erweitern liess, dass auch Trastevere und die Hügel Vaticano eingeschlossen wurden.
In der Kaiserzeit wuchs der Wohlstand und viele Prominenten bauten die eigenen Villen in Trastevere darunter: Clodia, Freundin von Catullo und Gaio Giuluio Cesare dessen Sitz Horti Caesaris genannt wurde.
Im Mittelalter waren in Trastevere nur unregelmässige Gassen und die Häuser waren mit Vorsprüngen so gebaut, dass die Karren nicht hindurch konnten; Ende 400 wurden diese Vorsprünge demoliert aber Trastevere blieb ein Wirrwarr von Gassen. Der Kontrast zwischen den Luxusgebäuden der Reichen und die Hütten der Armen war sehr gross.

Bis Ende 400 waren die Strassen nicht gepflastert und erst Papst Sisto IV liess einige Strassen zuerst mit gräteartig verlegten Ziegelsteinen und dann mit Würfelsteinen (Sanpietrini) pflastern, welche besser dem Verschleiss durch die Karrenräder wiederstehen konnten. Im Jahr 1586 reorganisierte Papst Sisto V die Stadt in vierzehn Stadtteile und Trastevere zusammen mit Borgo wurde XIII Stadtteil.
Dieser Teil von Rom war fast isoliert durch den Fluss von der Stadtmitte getrennt, ausserdem hatten sich dort sehr viele Einwanderer angesiedelt, sodass man fast von einem besonderen Volk (Trasteverini) sprechen kann: Leute die hartnäckig, hochmutig und unverfälscht waren. Man schätzte ausserdem die Frauen als sehr schön, schwarzhaarig, schwarzäugig und schöne Gesichtzüge.

Im Jahr 1744 Papst Benedetto XIV bestimmte erneut die Grenzen der Stadtteile und Trastevere bekam das heutige Ausmass.

Nach 1870 wurden die Flussufer so vermauert, dass der Tevere nicht mehr das Wohngebiet überschwemmen konnte; um diese Sicherheit zu erreichen wurden viele typische Uferstellen zerstört. Zwischen Ende Achthundert und Anfang Neunhundert war ein Gewalttätiger namens Tinea sehr bekannt, er nannte sich "der Mehr von Trastevere" er wurde in Via del Moro mit Messerstichen ermordet.

Noch heute ist Trastevere ein Viertel mit mittelalterlichem Aussehen durch die gewundenen Strassen mit sanpietrini gepflastert und den alten Häusern. Die Anwesenheit von vielen Restauranten und Pub in jedem Preisniveau bewirkt eine nächtliche lebhafte Bevölkerung von Einheimischen und Ausländern.

Hier findet man Restaurante mit typischer römischer Küche und Mundart (berühmt Cencio wo der Gast per Du und in ordinärer Weise empfangen wird, der Rugantino und Gigetto); vorhanden sind auch Pizzerie, Kinos, Märkte, Banken, Apotheken, Grossmärkte und Geschäfte.

In diesem Viertel hat man das Denkmal an Gioacchino Belli, der berühmteste Dichter in reinem Volksdialekt, errichtet.

5- DAS GHETTO

Am 12. Juli 1555 mit der Bulle Cum nimis absurdum wiederrief Papst Paolo IV (Zivilname Giovanni Pietro Carafa) alle Rechte der römischen Juden und befahl die Einrichtung des Ghetto im Stadtteil Sant'Angelo, neben dem Teatro di Marcello: das Ghetto wurde "Tierschau der Juden" genannt. In diesem Stadtteil waren viele Juden aus anderen Zonen wie Aventino und Trastevere eingewandert und bildeten bereits die Mehrheit der Einwohner.
Ausser der Verpflichtung nur im Ghetto zu wohnen, schrieb die Päpstliche Bulle am Paragraph drei die Verpflichtung für die Juden vor, einen bestimmten Kopfschutz für die Männer und ein anderes leicht erkennbares Zeichen für die Frauen in meergrüner Farbe (glauci coloris) stets zu tragen; es war ihnen weiter verboten, jede Art von Handel, bis auf gebrauchte Kleider und Lumpen, zu betreiben.

Ursprünglich waren zwei Tore vorgesehen, welche bei Sonnenuntergang geschlossen und erst bei Sonnenaufgang geöffnet wurden. Das Ghetto wurde mit der Zeit erweitert und die Anzahl der Tore wuchs dementsprechend auf drei, fünf und schliesslich auf 8 .
Im Jahr 1572 gebot Papst Gregorio XIII (Zivilname Ugo Boncompagni) den Juden jede Woche, gerade am Samstag, Predigten beizuwohnen bzw. sich anzuhören, welche den Zweck hatten, sie zum Katholizismus zu bekehren. Diese erzwungene Predigten wurden Jahrzehntelang an verschiedenen Orten wie Sant'Angelo in Pescheria, San Gregorio al Ponte Quattro Capi (jetzt San Gregorio della Divina Pietà) und in dem Tempietto del Carmelo gehalten: das Ergebnis war praktisch Null. Diese Verpflichtung wurde erst vom Papst Pio IX im Jahr 1848 aufgehoben. Traditionsmässig bereiteten sich die Juden zu den erzwungenen Predigten vor indem sie sich die Ohren mit Wachs verstopften (diese Szene wurde in dem Film Nell'anno del Signore von Luigi Magni dargestellt.
Am 6. Oktober 1586 führte Papst Sisto V mit dem "Motu Proprio Christiana Pietas" einige kleine Erleichterungen ein und liess das jüdische Gebiet ein wenig, bis auf drei Hektar, erweitern.
Erst mit der französischen Revolution und unter der Herrschaft von Napoleon wurde das Leben der Juden für einige Jahre erleichtert. Am 10. Februar 1798 unter der Leitung von General Berthier marschierten die Franzosen in Rom ein und am 15. Februar wurde die erste Repubblica Romana aufgerufen; zwei Tage später wurde in dem Ghetto auf dem Platz Cinque Scole der Freiheitsbaum aufgerichtet. Am 20.Februar musste Papst PioV Rom verlassen und am Tag darauf, bei Monte Cavallo, proklamierte der französische Befehlshaber gleiche Rechte und Staatsangehörigkeit für alle Juden. Diese Anordnung dauerte aber nicht lange: 1814 kehrte Papst Pio VII zurück und die Juden wurden wieder im Ghetto eingeschlossen. Im Jahr 1825 unter Papst Leone XII wurde das Ghetto nochmals erweitert, weil die Bevölkerung grösser geworden war.
Am 17. April 1848 befahl Papst Pio IX die Mauer, welche das Ghetto umschloss, abzureissen. Unter der Repubblica Romana von 1849 wurde die Absonderung aufgehoben und die Juden befreit. Nach Abschaffung der Republik zwang Pio IX die Juden wieder in das Ghetto zurück zu kehren, welches allerdings keine Ummauerung mehr mit Toren hatte.



Italienisches Königreich

Am 20.September 1870 hatte ein jüdischer Offizier aus Piemont die Ehre die Kanonenbatterie zu befehlen, welche die Bresche von Porta Pia in die Stadt-Ummauerung öffnete. Rom wurde dem italienischen Königreich annektiert und somit endete die irdische Macht der Päpste: das Ghetto wurde endgültig abgeschafft und die Juden den anderen italienischen Bürgern gleich gestellt.

Gedächtnisstein der Zwangsverschickung vom 16. Oktober 1943

Im Jahr 1888 trat der neue Bauplan von Rom in Kraft und ein Grossteil der alten baufälligen Häuser ohne sanitäre Einrichtungen und deren Zwischengassen wurden abgerissen und es entstanden somit drei neue Strassen: via del Portico d'Ottavia (anstelle der alten via della Pescheria), via Catalana und via del Tempio. Mehrere kleine Häusergruppen mit Gassenverbindungen verschwanden und wurden durch vier neue Häuserblöcke mit grossen freien Flächen bestimmt technisch besser, aber nicht mehr so charakteristisch. Um einen Eindruck zu haben wie das alte Ghetto ausgesehen hat, braucht man nur die Reihe der Bauten seitlich der via del Portico d'Ottavia, neben den Resten des antiken Viertels zu betrachten.

Im Jahr 1889 wurde die Ausschreibung für den Bau der neuen Synagoge erteilt und dabei wurden zwei Projekte in Betracht gezogen. 1897 erwarb die jüdische Gemeinschaft von der römischen Gemeinde das Areal zwischen Lungotevere Cenci und via del Portico d'Ottavia, um den Tempel zu errichten. Im Jahr 1899 wurde das Projekt der Architekten Osvaldo Armanni und Vincenzo Costa, gewählt, welcher den Stil Assyrisch-Babilonien der Art Nouveau nachahmte. Anfang der Bauarbeiten 1902 und Einweihung des Tempels Maggiore di Roma 29 Juli 1904. Unter dem Tempel wurde neuerdings das jüdische Museum eingerichtet.

In der Morgendämmerung vom 16. Oktober 1943 umzingelten etwa hundert deutsche Soldaten das Viertel und nahmen 1022 Juden fest, darunter etwa 200 Kinder. Die Gefangenen wurden in dem Collegio Militare von Palazzo Salviati in via della Lungara eingeschlossen, dann zum Bahnhof Tiburtina gebracht und auf 18 Waggons für Viehtransport geladen. Das Konvoi startete am 18. Oktober und kam am 22. Oktober in Auschwitz an. Nur 17 der Zwangsverschickten überlebten, darunter nur eine Frau und keine Kinder.

Am 13. April 1986 besuchte Papst Giovanni Paolo II den Tempio Maggiore und wurde vom Präsident der jüdischen Gemeinschaft Giacomo Saban und vom Chef Rabbi Elio Toaff empfangen. In seiner Rede definierte der Papst die Juden "…. unsere bevorzugte Brüder und man könnte sie auch als unsere älteren Brüder bezeichnen". In seinem Testament erwähnte der Papst diesen Besuch.
Am 17. Januar besuchte Papst Benedetto XVI den Tempio Maggiore um den ebräisch-katolischen Dialog zu verstärken und um die Opfer der nazistischen Vernichtung zu huldigen.

Ausdehnung

Die Zone die von den Römern heute als Ghetto bezeichnet wird ist das Stadtteil zwischen Via Arenula, Via dei Falegnami, Via de' Funari, Via della Tribuna di Campitelli, Via del Portico d'Ottavia und Lungotevere de' Cenci.
Das historisches Ghetto war aber viel kleiner und befand sich zwischen Via del Portico d'Ottavia, Piazza delle Cinque Scole und dem Tevere.
Das Schicksal von diesem Stadtteil wurde im Jahr 1875 bestimmt, als das italienische Parlament beschloss den Bau der "muraglioni" (Uferdämme) zu finanzieren ,um die Stadt von den Flussüberschwemmungen zu schützen. Das Projekt sah die Demolierung von praktisch der Hälfte vom damaligen Ghetto vor. Man beschloss daher eine gründliche Sanierung vorzunehmen infolgedessen wurde das ganze Ghetto abgerissen und durch vier neue Häuserblöcke ersetzt.
Nach 1870 haben sich die Juden auch in anderen Stadtteilen angesiedelt, blieben allerdings irgendwie mit dem alten Ghetto verbunden, wo immer noch Referenzpunkte der römisch jüdischen Gemeinschaft geblieben sind.

Der Fischmarkt und die Küche des Ghettos

Die Fischbrühe, ist eine Spezialität die heute wieder gesucht und sogar als Köstlichkeit gepriesen wird; sie entstand ursprünglich weil das Ghetto die verkommenste und schmutzigste Zone der Stadt war, neben dem Denkmalkomplex von Kaiser August, rund um das Teatro Marcello, wo im Mittelalter der Fischmarkt gehalten wurde: die Nähe vom Flusshafen Ripa Grande war der Anlegepunkt der mit Fisch beladenen Booten die von Ostia kamen.
Die Abfälle wurden in der Nähe der Kirche Sant'Angelo in Pescheria vom Stadtteil Rione Sant'Angelo angehäuft. Die jüdischen Frauen sammelten Köpfe, Gräte und weggeworfene Fische die nur gekocht verwendbar waren. Es entstand somit eins der Gerichte die typisch der römischen und besonders im Ghetto volkstümliche Küche sind. Früher war es ein einfaches Essen für arme Leute , heute wird es raffiniert zubereitet und sehr oft in den besten Restaurants der Zone angeboten.

Bezüglich dem Fischmarkt ist noch zu erwähnen, dass an der rechten Seite der Passage Sant'Angelo eine 1,13 m grosse Gedenksteinplatte eingemauert ist, worauf auf Latein geschrieben steht, dass dem Gremium "Conservatori dell' Urbe" deren Mitglieder vom Volk gewählt wurden, den Kopf und das erste Körperteil, bis zur ersten Schwimmflosse (usque ad primas pinnas inclusive),von allen Fischen zugeteilt werden mussten, welche länger als die Gedenkplatte waren. Dieses abzugebende Fischteil ist des Öfteren das Bestschmeckenste Stück vom Fisch. 

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