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domenica 22 gennaio 2012
ROCK IN ROMA 2012: un'estate rock al B&B ACQUEDOTTI ANTICHI
PROGRAMMA DI ROCK IN ROMA 2012
L’edizione 2012 del Rock In Roma aumenta sempre più la line-up. La presenza dei The Cure è solo l’ultimo annuncio, il programma concerti della kermesse inizia già a essere ricco di grandi nomi. Le conferme riguardano tre grandi acts come Radiohead, Lenny Kravitz e Deep Purple e fanno intuire che la nuova stagione sarà ricca di nomi importanti che si esibiranno tra fine giugno e per tutto luglio presso l’Ippodromo delle Capannelle nella Capitale.
► RADIOHEAD 30 GIUGNO
► THE CURE 9 LUGLIO
► J-AX 11 LUGLIO
► LENNY KRAVITZ 17 LUGLIO
► DEEP PURPLE 25 LUGLIO
Mancano ancora decine di artisti all’appello, i nomi che maggiormente circolano in rete e risultano essere i preferiti dalla maggior parte dei fans sono quelli di Red Hot Chili Peppers e Foo Fighters, ma ancora è presto per fare previsioni accurate.
Il Rock In Roma è una manifestazione musicale che è cresciuta d’importanza anno dopo anno, affermandosi a livello Europeo grazie alla presenza in cartellone di artisti di livello mondiale acclamati da pubblico e critica. Peter Gabriel, Jamiroquai, Massive Attack, Robert Plant, Placebo, Duran Duran, The Killers, Nine Inch Nails, ZZ Top, Chemical Brothers, Slash, Dream Theater ma anche 30 Seconds To Mars, Avril Lavigne e Ricky Martin, sono solo alcuni degli acts planetari che hanno calcato il palco principale, insieme a eccellenze italiane come Caparezza, Battiato e Afterhours.
VI TERREMO AGGIORNATI SUGLI APPUNTAMENTI ROCK DI QUESTA ESTATE MAN MANO CHE I VARI ARTISTI CONFERMERANNO LE DATE DEI CONCERTI.
IL B&B ACQUEDOTTI ANTICHI DISTA 5 MINUTI D'AUTO DALL'IPPODROMO DI CAPANNELLE SEDE DI ROCK IN ROMA
SCONTI PER SOGGIORNI SUPERIORI AI 3 GIORNI
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VIAGGIO A ROMA: PASSEGGIANDO NEL PARCO DEGLI ACQUEDOTTI
A meno di 50 metri a piedi dal B&B ACQUEDOTTI ANTICHI si presenta in tutto il suo splendore il Parco degli Acquedotti.
Vi consigliamo una passeggiata in questo Parco che è il più grande parco urbano d'Europa, ricco di storia e di vestigia della Roma antica, conoscerete così una Roma che ancora riesce a fondere perfettamente storia , cultura , modernita' con un pizzico di popolare che colorerà e vivacizzerà il vostro viaggio.
Il Parco degli Acquedotti è un'area verde del comune di Roma, nel Municipio X, facente parte del Parco Regionale Suburbano dell'Appia Antica; è compreso tra il quartiere Appio Claudio, via delle Capannelle e la linea ferroviaria Roma-Cassino-Napoli, per un'estensione di circa 240 ettari.
Il nome deriva dalla presenza in elevato o sotterranea di sette acquedotti romani e papali che rifornivano l'antica Roma: Anio Vetus (sotterraneo), Marcia, Tepula, Iulia e Felice (sovrapposti), Claudia e Anio Novus (sovrapposti). Rappresenta il residuo di un tratto di campagna romana che originariamente si estendeva senza interruzioni tra Roma e i Colli Albani.
La trasformazione dello splendido residuo di "campagna romana" composto dai 250 ettari di territorio compresi tra via del Quadraro, via delle Capannelle, via Lemonia e via Appia Nuova in Parco degli Acquedotti, o meglio, la sua inclusione nel Parco dell’Appia Antica, può considerarsi un ammirabile esempio di coscienza civica: negli anni ottanta, di fronte allo stato di degrado dell'area, alcuni cittadini della X circoscrizione (l'attuale municipio X) si auto-organizzarono con la creazione, nel 1986, del Comitato per la salvaguardia del Parco degli Acquedotti e di Roma Vecchia. Il loro intento era di difendere l’area dalla speculazione edilizia e dal degrado. La zona, destinata a verde pubblico dal Piano Regolatore del 1965, negli anni '70 era stata espropriata e liberata dalle baraccopoli, i cosiddetti "borghetti" che si addossavano all'acquedotto Felice. La sovrintendenza aveva provveduto ai restauri dell'acquedotto, ma per il resto la zona era rimasta piuttosto abbandonata. Nuove costruzioni abusive sorgevano di continuo nell'area, negandone la fruizione ai cittadini. Grazie anche all'appoggio di alcuni intellettuali, come Lorenzo Quilici, il comitato riuscì nel 1988 a far inserire l'area degli acquedotti nel Parco dell'Appia Antica.
Il parco è caratterizzato dalla presenza, con condotte in elevato o sotterranee, di sette acquedotti romani e di epoca papalina che servivano l'antica Roma: Anio Vetus (tutto sotterraneo), Aqua Marcia, Aqua Tepula, Aqua Iulia e Acqua Felice (sovrapposti), Aqua Claudia ed Anio Novus (sovrapposti).
Il parco è una suggestiva distesa di rovine tipica della campagna romana, che originariamente si sviluppava senza interruzioni tra Roma e i Colli Albani, e che ha attratto nel corso del Settecento e dell’Ottocento numerosi artisti, paesaggisti, viaggiatori dell’età romantica e letterati.
Nella visita guidata al Parco degli Acquedotti di Roma potrete ammirare in dettaglio numerosi monumenti archeologici:
Le arcate sovrapposte degli acquedotti di Claudio e dell'Anio Novus, iniziati da Caligola nel 38 e conclusi da Claudio nel 52 d.C.
Le arcate dell’Acqua Felice, costruita da Sisto V tra il 1585 e il 1590, demolendo una parte dell’Aqua Marcia, di cui sono tuttora visibili scarsi resti.
Il Campo Barbarico, area compresa tra gli acquedotti Claudio e Marcio, usata nel 539 dai Goti di Vitige in lotta contro Belisario.
Il Casale di Roma Vecchia (XIII sec. d.C.).
La Tomba dei Cento Scalini.
La Marrana dell’Acqua Mariana, fosso artificiale costruito da Callisto II nel 1122.
Tor Fiscale, torre di epoca medievale che occupa l'intersezione tra gli acquedotti Claudio e Marcio.
La Villa delle Vignacce, attribuita a Quinto Servilio Pudente, con la vicina cisterna.
La Villa dei Sette Bassi, appartenuta ad un console o praefectus di nome Settimio Basso.
L’itinerario turistico degli acquedotti ha una durata di circa 2 ore, e si svolge interamente a piedi; si consiglia un equipaggiamento comodo (scarpe da ginnastica, jeans), chiedete a Marco oppure ad Alessandra una delle guide che il B&B ACQUEDOTTI ANTICHI mette a disposizione degli ospiti nella biblioteca turistica.
VI PROPONIAMO LA NOSTRA PASSEGGIATA NEL PARCO
...con qualche notizia relativa alla flora ed alla fauna che popola questo incantevole angolo di Roma.
Tutta la campagna Romana costituisce uno straordinario connubio di natura e resti del passato, ma la porzione di essa tutelata dal parco dell’Appia Antica è il luogo dove questo connubio assume la massima espressione.
I resti archeologici qui presenti, oltre a costituire un paesaggio unico al mondo cantato dai viaggiatori del Gran Tour nei secoli scorsi, sono una raccolta di microhabitat che permettono una vita ricca e variata anche nel pieno del tessuto urbano.
Pareti murarie di varia altezza costituiscono agli occhi di molte forme di vita un habitat perfettamente uguale alle falesie rocciose; raccolte d’acqua fra i ruderi sono dei piccoli stagni; i cumuli di macerie ai piedi delle tombe sono degli habitat per piante nitrofile e così via, fino a costituire un mosaico di mille tessere in grado di ospitare una notevole ed insospettata biodiversità.
Addentrandoci all’interno dell’area l’habitat prevalente è quello dei prati-pascoli, ovvero estensioni di terreno coperti da vegetazione erbacea normalmente utilizzati come pascoli e solo occasionalmente coltivati estensivamente. In passato gran parte della Campagna Romana era così utilizzata fin da tempi remotissimi, con decine di migliaia di ettari pascolati da milioni di pecore ed in misura minore da cavalli e bovini.
I prati-pascoli, seppur ottenuti artificialmente con la distruzione della copertura arborea, sono del tutto simili alle estensioni steppiche che coprono vaste aree continentali. Oggi questo è il regno di uccelli come le allodole (Alauda arvensis) ed i saltimpalo (Saxicola torquata), mentre in passato non era difficile osservare il volo degli avvoltoi capovaccai, chiamati dai pastori “aquile camiciole”, in cerca di carcasse.
La fauna a mammiferi oggi risente dell’elevata antropizzazione e quindi difficilmente si possono incontrare animali che non siano ubiquitari come il riccio (Erinaceus europaeus), la talpa (Talpa romana) e la volpe (Vulpes vulpes), o nelle zone più degradate, roditori come il ratto (Rattus norvegicus, R.rattus) ed il topolino delle case (Mus musculus).
La vegetazione erbacea è fortemente influenzata dagli sfalci, quindi la componente ad alte erbe, che necessita di limitato disturbo, si può incontrare solo in poche aree non sottoposte a taglio. Finocchio selvatico, inula viscosa, carota selvatica, borragine ecc sono le specie maggiormente frequenti, mentre nelle aree periodicamente sottoposte a taglio si incontrano prevalentemente graminacee, come poa, bromo, avena fatua ecc, ma anche leguminose vernine come molte specie di Lathyrus o perenni come i trifogli.
Gli alberi ed arbusti presenti sono chiaramente stati piantati per scopi produttivi od ornamentali; di particolare rilievo ed interesse paesaggistico, è il secolare filare di pini domestici che svetta parallelo agli acquedoti.
Sulle sponde del fosso dell’acqua Mariana, tipico esempio dei corsi d’acqua che solcano la Campagna Romana, la vegetazione e la fauna variano in virtù dell’abbondanza d’acqua. Purtroppo l’elevato inquinamento delle acque impedisce la vita alla miriade di organismi sensibili, mentre sono presenti specie resistenti in buon numero. Canne (Arundo donax, Phragmites australis), sedano acquatico (Nodium apiflorum), salcerella (Litrhum salicaria), qualche isolato salice bianco (Salix alba), costituiscono la vegetazione prevalente, mentre la fauna ospita piccoli uccelli come ad esempio l’usignolo di fiume.
Le rupi artificiali costituite dai resti delle tombe e degli acquedotti, ospitano alcune piante che riescono a vivere in un’ambiente così difficile: parietaria, bocca di leone, fichi selvatici, e neli punti meno soleggiati e più umidi, l’ombelico di Venere e qualche felce..
In questo ambiente possiamo osservare facilmente rettili come le lucertole (Podarcis muralis, P.sicula) ed i gechi (Tarantola mauri tanica e Hemidactylus turcicus), mentre nelle fessure e nelle crepe trovano rifugio alcune specie di pipistrelli. Tuttavia è fra gli uccelli che questo habitat riscontra maggior successo: rapaci diurni come il gheppio (Falco tinnunculus), o notturni come la civetta (Athena noctua) ed il barbagianni (Tyto alba), rondoni, balestrucci, passeri, piccioni torraioli, nidificano sulle arcate.
A volte passeri solitari dal bellissimo colore azzurro sono visibili sui ruderi.
Entrata: da piazza A.C.Sabino (verso destra guardando la chiesa) Durata 2 ore
Il toponimo deriva dall’essere attraversato da ben sei acquedotti romani (Anio vetus, Marcio, Tepula, Julia, Claudio, e Anio novus) ed uno medievale (Felice).
Lo storico Frontino ci ricorda che nei primi secoli dopo la fondazione della città i romani utilizzavano a scopi potabili e civili le acque tratte dal Tevere, dai pozzi o dalle sorgenti. In seguito l’approvvigionamento idrico della Roma antica fu assicurato da ben undici acquedotti che furono edificati a partire dal 312 a.C. e che fecero di Roma la città meglio servita non solo del mondo antico ma anche di molte città odierne.
Gli acquedotti, che furono definiti da Plinio una delle meraviglie del mondo (nihil magis mirandum fuisse in toto orbe terrarum), fornirono alla città una quantità e qualità di acqua che si avvicinano a quella della Roma moderna.
L’ingegnosa tecnica di costruzione, che conserva una leggera ma continua pendenza permetteva un naturale deflusso delle acque senza la necessità di ricorrere a condotte forzate. Una serie di piscine limarie consentiva l’eliminazione delle scorie e la purificazione delle acque per decantazione.
Dal percorso degli acquedotti si staccavano varie diramazioni che andavano ad alimentare le ville vicine e davano vita ai giochi d’acqua dei loro giardini.
A nostra insaputa stiamo camminando sull’antico acquedotto romano Anio vetus o Aniene vecchio (272-269 a.C.), il più antico fra quelli presenti nel parco ed il secondo acquedotto di Roma.
Le acque erano captate dall’Aniene tra Mandela e Vicovaro, ma a causa dell’improvvisa urbanizzazione della zona e relativo inquinamento le acque furono adibite ad uso domestico ed in seguito solo per usi irrigui e fontane.
Costeggiando la prima tornata di archi dell’acquedotto Felice e superata la prima altura, ci troviamo nel bel mezzo della Villa delle Vignacce, dove la vegetazione spontanea è rimasta intatta, la villa, fatta costruire probabilmente da Servilio Prudente in posizione dominante su una grande terrazza artificiale, risale alla prima metà II secolo a.C. fra le opere rinvenute nella villa, ci sono la testa colossale di Giulia Donna, ora alla rotonda del Vaticano, il Ganimede rapito dall’aquila, e la Tyche di Antiochia sull’Oronte, anch’esse conservate nei musei Vaticani.
Poco lontano i ruderi di una cisterna a due piani a pianta pentagonale.
Ci avviamo verso l’acquedotto Felice, con il suo aspetto basso e rozzo, di colore diverso, inframmezzato da pietre varie, tufo grigio e rosso e copertura arrotondata, è un acquedotto medievale, portato a termine da Felice Peretti (papa Sisto V, 1585-1591 ) e costruito sopra gli acquedotti romani, distruggendone per motivi di pendenza ampi tratti e riutilizzandone i loro materiali, stili e percorsi.
Questo acquedotto è situato al di sopra degli acquedotti Tepula e Giulia. L’acqua del Tepula condotta a Roma nel 235 a.C., aveva una temperatura di 16-18 gradi, e veniva utilizzata come sorgente di calore in coltivazioni particolari e terme.
Agrippa nel 33 a.C., ristrutturò le fonti e condusse a Roma anche un nuovo acquedotto, l’acqua Giulia, in onore di Giulio Cesare Ottaviano, il futuro imperatore Augusto.
Gli acquedotti vennero uniti in un percorso all’altezza delle Capannelle, e poggiati sopra al Marcio.
Di questo acquedotto rimane ben poco essendo stato come già detto, per costruire l’acquedotto Felice .
Superato quest’ultimo ci dirigiamo verso destra e dopo una trentina di metri prendiamo il sentiero di sinistra che attraversa gli orti.
Di fronte a noi l’acquedotto Claudio, che in questo punto raggiunge la sua altezza massima di 28 metri ; specialmente la sera al tramonto il luogo è di una suggestione unica.
Guardando bene la parte finale scopriamo il settimo acquedotto , costruito in mattoni e proveniente anch’esso dall’Aniene, l’Anio novus.
Dopo un centinaio di metri ci imbattiamo nei resti di tombe latine a stanza circolare, che fino a pochi anni fa conservavano resti di stucchi e decorazioni, andate perse per incuria e vandalismo.
Vitalba, rovi e canne crescono in un ambiente piuttosto umido vicino al fosso dell’Acqua Mariana.
Continuando per il sentiero possiamo osservare sulla sinistra una torretta medievale che poggia su di un’ampio locale di epoca romana .
Girando a destra rasentiamo un campo di calcio e da qui, superato l’acquedotto Claudio, ci dirigiamo verso la ferrovia.
Facendo attenzione a non calpestare il campo coltivato, ci imbattiamo nella cosiddetta Tomba dei cento scalini, recentemente restaurata ma non visitabile.
La tomba risalente al II d.C.fu costruita scavando una grande buca nel terreno poi reinterrata dopo l’edificazione del sepolcro.
Torniamo indietro fino alla torretta seguendo il sentiero, e giungiamo alla parte pubblica del parco attraversando un ponticello sul fosso dell’acqua Mariana, fatto scavare da papa Callisto II per sopperire alla carenza d’acqua della città.
Il fosso prende le sue acque nella zona di Squarciarelli, nei pressi di Grottaferrata, e scende fino a Roma seguendo le linee degli antichi acquedotti.
Oggi è ancora visibile in alcuni tratti, ma il degrado e l’inquinamento hanno gravemente lasciato il segno nelle sue acque.
Tra la vegetazione che incontriamo in questo punto, fanno spicco i pioppi e altre piante selvatiche, tra cui la cicuta, da cui si ricava un veleno famosissimo nell’antichità, e il gigaro o pan di serpe, dalle rosse bacche velenose.
Finalmente arriviamo al Casale di Roma Vecchia, avendo di fronte a noi, incorniciata dalla quinta dell’acquedotto Claudio e dal suo viale di pini centenari, un primo assaggio della stupenda Campagna Romana, fatta di campi di grano, prati e piccoli boschetti dove le strutture archeologiche emergono nella loro totale bellezza e abbandono.
Il Casale sorge sul percorso della via Latina, nelle vicinanze del V miglio. Fu costruito nel XII secolo con materiale vario, blocchi di peperino, scaglie marmoree, selci e frammenti di marmo, provenienti dai numerosi resti romani presenti nella zona, tra cui non ultimi le stesse arcate degli acquedotti.
In origine era un casale-torre, con funzione prevalentemente strategica. Serviva, infatti, da controllo e da vedetta, come la torretta che abbiamo visto poco distante da qui. L’edificio fu in seguito ampliato e trasformato in casale e la sua funzione divenne così principalmente agricola.
E’ costituito da vari edifici, incentrati su un cortile interno, dove nei secoli scorsi furono raccolti moltissimi reperti archeologici. La famiglia Torlonia, proprietaria della tenuta, effettuò nella zona numerosi scavi archeologici; le cose di maggior pregio furono vendute, mentre il resto fu accumulato nel cortile del casale. Sulla parete esterna, vicino all’ingresso del casale erano murati due interessantissimi cippi sepolcrali in marmo con scritte in greco che testimoniavano l’importanza della via Latina, come strada di collegamento fra Roma e la Magna Grecia, ma oggi sono scomparse. Superato il casale di fronte al quale crescono numerosi gelsi, un alloro centenario ed i famosi pini piantati nel 1892, si prende la stradina sulla sinistra che porta verso le arcate dell’Acquedotto Marcio vicino alle quali cresce uno stupendo platano pluricentenario.
L’Acquedotto Marcio, in questo punto, dopo il suo percorso sotterraneo, esce alla luce e prosegue il suo percorso su arcate di tufo sulle quali in seguito furono fatte passare anche le condutture della Tepula e della Julia. L’Acqua Marcia fu condotta a Roma da Quinto Marcio Re nel 144 a.C. L’acquedotto fu costruito in quattro anni ed è lungo 91 Km. Ed è quindi l’acquedotto romano più lungo (il moderno Peschiera è lungo 89 Km.) e fu il primo acquedotto ad entrare in città su un percorso ad arcate.
Costeggiamo l’acquedotto per pochi metri, quindi grazie ad una scaletta metallica superiamo il condotto del Felice. Ci troviamo di fronte una giovane pineta e si raggiunge via Lemonia. La nostra passeggiata è giunta così al termine.
Siete pronti per tornare al B&B ACQUEDOTTI ANTICHI , una doccia un caffè ristoratore.......
giovedì 19 gennaio 2012
LE CONVENZIONI DEL B&B ACQUEDOTTI ANTICHI: I VANTAGGI PER GLI OSPITI
Il B&B ACQUEDOTTI ANTICHI ha stipulato una serie di convenzioni con alcuni locali di zona che effettueranno uno sconto sui loro prodotti per tutti gli ospiti del b&b che si presenteranno con il nostro biglietto.
SCONTI PER TUTTA LA FAMIGLIA
1) ENOTECA TROIANI viale Appio Claudio 242 tel 06- 71589007
(sconto dal 5% al 10%)
2) LIBERTY (vendita abbigliamento donna-uomo outlet grandi firme) Viale Anicio Gallo 74 tel 06-71545515
(sconto dal 5% al 10%)
3) LIBRERIA RISVOLTI via Lucio Papirio 31/33 tel 06-89537244
(sconto del 5%)
4) RISTORANTE PIZZERIA "IL COCCODRILLO" viale Appio Claudio 221 tel 06-4780600
(sconto del 10% con una spesa minima di 20 euro a testa esclusi menu fissi)
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3) LIBRERIA RISVOLTI via Lucio Papirio 31/33 tel 06-89537244
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4) RISTORANTE PIZZERIA "IL COCCODRILLO" viale Appio Claudio 221 tel 06-4780600
(sconto del 10% con una spesa minima di 20 euro a testa esclusi menu fissi)
sabato 7 gennaio 2012
ROMA CITTA' D'ARTE: LE GRANDI MOSTRE DEL 2012
Grandi mostre 2012 un anno ricco di arte
Da Tintoretto al Guggenheim esposizioni da non perdere per 12 mesi d’arte. Ma anche i "classici" conquistano la ribalta delle Scuderie del Quirinale: quest'anno è la volta di Jacopo Robusti
A cominciare da Tintoretto, artista cupissimo e dall'esistenza romanzesca, proseguendo per le glorie glamour dell'Arte moderna americana, passando per le visioni di Salvador Dalì e proseguendo attraverso i documenti segreti dell'Archvio Vaticano. E poi ancora: alla riscoperta di Guttuso, dentro i labirinti di BisanzioCostantinopoliIstanbul e nei lavori di un gruppo di artiste come Marisa Merz con una schiera di sue "seguaci", da Elisabetta Benassi a Rosemarie Trockel. Sono (alcuni) dei temi e dei protagonisti delle grandi mostre che si preparano per l'anno 2012, curate negli spazi istituzionali della città, dalle Scuderie del Quirinale al Palazzo delle Esposizioni, dal Maxxi alla Fondazione Roma e alla Galleria Borghese: un'offerta che rimane estremamente varia e ricca, con un'attenzione in più al contemporaneo.
Ma i "grandi classici" continuano a conquistare la piena ribalta delle Scuderie del Quirinale: quest'anno è la volta di Jacopo Robusti, il Tintoretto, della cui opera si dà largo compendio dal 25 febbraio, sotto la cura di Vittorio Sgarbi e con il contributo, per i testi in mostra, di Melania Mazzucco che all'artista veneto ha dedicato uno straordinario romanzo e una lunga biografia famigliare. E a colui che di Tintoretto fu il grande interlocutore artistico, ovvero Tiziano (ma giovane) è dedicata invece la mostra dell'anno alla Galleria Borghese (da settembre) custode come si sa del capolavoro Amor sacro e amor profano. Altra scena, altri mondi: si parlerà poi di città,
ma anche di storia, e di urbanistica e di fiabe Oriente nell'autunno delle Scuderie con la mostra su Bisanzio a cura di Silvia Ronchey, complesso esercizio di raccordo culturale interdisciplinare e diacronico.
È già il 7 febbraio l'appuntamento con i Guggenheim al Palaexpò, ovvero i classici del contemporaneo: galleria di protagonisti dall'Espressionismo astratto alla Pop art, dal Minimalismo al Concettuale, che spazia da de Kooning a Warhol, da Bruce Nauman a Richard Serra, da Pollock A Kosuth.
In tema di contemporaneo, al Maxxi dal 27 gennaio si inaugura un nuovo allestimento a partire da un'opera di Marisa Merz integrata con quelle di artiste come Paola Pivi, Elisabetta Benassi, Rosemarie Trockel, Ketty La Rocca e altre. Ed è un classico ma moderno il protagonista in arrivo nelle sale del Complesso del Vittoriano che, nel filone del moderno di sicuro richiamo anche popolare, ospita una retrospettiva su Salvador Dalì (dal 10 marzo) mentre in autunno sarà la volta di Renato Guttuso (dal 5 ottobre).
Alla Galleria nazionale d'arte moderna inaugura in marzo un tris di mostre che include Ruggero Savinio, Arte cinetica e programmata e Tagore, seguita in giugno da Warhol e i Media, Ennio Tamburi e "Le storie dell'arte I grandi nuclei della Gnam". Punta invece sul collezionismo la Fondazione Roma Museo con una scelta di opere dalle collezioni di Paola Santarelli e di Federico Zeri, dal 27 marzo.
Da Tintoretto al Guggenheim esposizioni da non perdere per 12 mesi d’arte. Ma anche i "classici" conquistano la ribalta delle Scuderie del Quirinale: quest'anno è la volta di Jacopo Robusti
A cominciare da Tintoretto, artista cupissimo e dall'esistenza romanzesca, proseguendo per le glorie glamour dell'Arte moderna americana, passando per le visioni di Salvador Dalì e proseguendo attraverso i documenti segreti dell'Archvio Vaticano. E poi ancora: alla riscoperta di Guttuso, dentro i labirinti di BisanzioCostantinopoliIstanbul e nei lavori di un gruppo di artiste come Marisa Merz con una schiera di sue "seguaci", da Elisabetta Benassi a Rosemarie Trockel. Sono (alcuni) dei temi e dei protagonisti delle grandi mostre che si preparano per l'anno 2012, curate negli spazi istituzionali della città, dalle Scuderie del Quirinale al Palazzo delle Esposizioni, dal Maxxi alla Fondazione Roma e alla Galleria Borghese: un'offerta che rimane estremamente varia e ricca, con un'attenzione in più al contemporaneo.
Ma i "grandi classici" continuano a conquistare la piena ribalta delle Scuderie del Quirinale: quest'anno è la volta di Jacopo Robusti, il Tintoretto, della cui opera si dà largo compendio dal 25 febbraio, sotto la cura di Vittorio Sgarbi e con il contributo, per i testi in mostra, di Melania Mazzucco che all'artista veneto ha dedicato uno straordinario romanzo e una lunga biografia famigliare. E a colui che di Tintoretto fu il grande interlocutore artistico, ovvero Tiziano (ma giovane) è dedicata invece la mostra dell'anno alla Galleria Borghese (da settembre) custode come si sa del capolavoro Amor sacro e amor profano. Altra scena, altri mondi: si parlerà poi di città,
ma anche di storia, e di urbanistica e di fiabe Oriente nell'autunno delle Scuderie con la mostra su Bisanzio a cura di Silvia Ronchey, complesso esercizio di raccordo culturale interdisciplinare e diacronico.
È già il 7 febbraio l'appuntamento con i Guggenheim al Palaexpò, ovvero i classici del contemporaneo: galleria di protagonisti dall'Espressionismo astratto alla Pop art, dal Minimalismo al Concettuale, che spazia da de Kooning a Warhol, da Bruce Nauman a Richard Serra, da Pollock A Kosuth.
In tema di contemporaneo, al Maxxi dal 27 gennaio si inaugura un nuovo allestimento a partire da un'opera di Marisa Merz integrata con quelle di artiste come Paola Pivi, Elisabetta Benassi, Rosemarie Trockel, Ketty La Rocca e altre. Ed è un classico ma moderno il protagonista in arrivo nelle sale del Complesso del Vittoriano che, nel filone del moderno di sicuro richiamo anche popolare, ospita una retrospettiva su Salvador Dalì (dal 10 marzo) mentre in autunno sarà la volta di Renato Guttuso (dal 5 ottobre).
Alla Galleria nazionale d'arte moderna inaugura in marzo un tris di mostre che include Ruggero Savinio, Arte cinetica e programmata e Tagore, seguita in giugno da Warhol e i Media, Ennio Tamburi e "Le storie dell'arte I grandi nuclei della Gnam". Punta invece sul collezionismo la Fondazione Roma Museo con una scelta di opere dalle collezioni di Paola Santarelli e di Federico Zeri, dal 27 marzo.
venerdì 6 gennaio 2012
GYROTONIC A ROMA
GYROTONIC: UN NUOVO MODO PER STARE IN FORMA
Il Gyrotonic Expansion System® è un nuovo sistema di esercitare la muscolatura e stimolare le articolazioni, basato sul Gyrokinesis® metodo inventato da Juliu Horvath. L'eccezionalità del sistema permette di allungare il corpo e simultaneamente di potenziarlo utilizzando uno sforzo minimo, inoltre, contemporaneamente, si aumenta e si sviluppa la coordinazione.
Il Gyrotonic Expansion System® utilizza i principi chiave della danza, dello yoga, del tai-chi, del nuoto e della ginnastica dolce, rende funzionali, integrati e interdipendenti i gruppi muscolari, esattamente come in ognuna di queste specialità.
Questo "sistema" si avvale di una serie di apparecchiature progettate in modo specifico per ottenere un'esercitazione "costruita" sul corpo umano, rispetta la libertà di movimento, di velocità e di versatilità individuali.
Diversamente dalla maggior parte delle macchine per esercizi convenzionali, basate sulla linearità e specificità del movimento muscolare e dove spesso la resistenza creata non è uniforme e coordinata, il sistema brevettato Gyrotonic Expansion System® dà rilievo sia al movimento bidimensionale che tridimensionale di ogni articolazione, dalla più semplice alla più complessa, senza creare al loro interno compressione, attraverso una resistenza perfettamente costante, in questo modo vengono rinforzati naturalmente legamenti e tendini, pur sviluppando la muscolatura soprattutto quella profonda.
Questo modello di movimento naturale, crea spirali libere e senza blocchi, genera un ponte equilibrato fra contrazione ed estensione, privilegiando un tipo di movimento circolare delle articolazioni, con conseguente supporto bilanciato dello scheletro.
Ogni esercitazione è effettuata attraverso movimenti sia sferici che circolari e permettono al praticante di esercitare un controllo consapevole e costante del proprio movimento, in modo da creare una simulazione reale del gesto sia sportivo che utilitaristico, senza alterarne la velocità e l'effetto. Un'uniforme e graduale resistenza concentrata sugli assi articolari, genera forze centripete e centrifughe sui muscoli coinvolti e vengono distribuite con sinergia fra i gruppi muscolari agonisti e antagonisti.
Ogni esercitazione è sincronizzata e corrispondente ad un determinato tipo di respirazione ed effettuata con un ritmo specifico, meglio descritto dall'espressione "respirazione ritmico-melodica" che crea uno stimolo cardiovascolare delicato o vigoroso, a seconda dell'intensità, della velocità e della durata di esecuzione.
Una speciale attenzione è prestata all'aumento delle capacità funzionali della colonna vertebrale, con conseguente migliore bilanciamento della parte superiore del corpo, che diviene significativamente meno predisposta agli infortuni. Inoltre viene ridotta l'accumulazione di micro traumi da stress, conferendo alla costituzione fisica una flessibilità e resistenza straordinarie, sino a raggiungere un ringiovanimento organico ed un aumento della vitalità e del vigore.
Inoltre contrariamente alle esercitazioni che sono effettuate in acqua, in cui è molto difficile regolare con precisione il movimento e le posture, le esercitazioni di Gyrotonic® raggiungono invece il massimo grado di adattamento del movimento e del controllo posturale pur mantenendo la stessa resistenza piacevole e sana che garantisce l'acqua.
Tutte le attività sportive richiedono coordinazione, resistenza e flessibilità, il Gyrotonic Expansion System® fornisce agli atleti di oggi e di domani non soltanto benefici per queste qualità, ma un più elevato grado di resistenza, versatilità e grazia di tutti i movimenti e conserva anche la gradevolezza, la versatilità e la grazia del gesto atletico e di tutte le abilità dei movimenti competitivi praticati.
Oltre che per gli adulti e i professionisti dello sport, ha un valore educativo straordinario per i bambini e per gli adolescenti che traggono un enorme giovamento dalle esercitazioni, quando il loro sviluppo ghiandolare è in una fase così vitale dello sviluppo.
Attualmente, il Gyrotonic Expansion System® è usato universalmente con grande successo nel mondo della danza, dello sport, della riabilitazione, come condizionamento generale per persone impegnate in diversi settori, per i bambini e per gli anziani.
L' apparecchiatura del Gyrotonic Expansion System® è stata premiata con una medaglia nel 7th International Invention Convention a Pittsburgh, 1991.
GYROTONIC A ROMA
A Roma e precisamente in viale Tito Labieno si trova uno dei maggiori centri di fama mondiale curato da LUCREZIA CARICOLA
LUCREZIA CARICOLA
Ha iniziato a danzare e a fare teatro sin da bambina. Nel 1988 si trasferisce a New York per studiare alla Martha Graham School of Contemporary Dance, dove si diploma nel 1991.
Qui è iniziata la sua carriera di insegnante di danza , è stata scelta per insegnare proprio in questa scuola di fama internazionale. Quello che poteva essere un punto di arrivo è stato invece un punto di partenza, dato che le ha dato la possibilità di ricercare qualcosa che andasse al di là della disciplina del movimento. Infatti, proprio durante la sua permanenza a New York, nel 1989, ha conosciuto per la prima volta Juliu Horvath e il suo metodo all'epoca noto come "Yoga per Danzatori" (l'attuale Gyrokinesis).
Appassionatasi al Metodo Horvath perché, pur trovandolo molto simile alla Tecnica Graham e molto più dello Yoga, sviluppava un concetto innovativo della "connessione" tra movimento, respiro, ed energia. Ha continuato a frequentare le sue classi parallelamente alla danza, Pilates e altre tecniche, tornata in Italia nel 1993 ha oramai con una concezione diversa e molto più ampia del corpo umano e delle sue possibilità.
Ha continuato a danzare e ad insegnare tecnica Graham al LABAN CENTRE LONDON di Londra, allo Ials di Roma, alla Fondazione del Teatro S. Carlo di Napoli e, contemporaneamente, ha iniziato l'iter che la ha portata in questi anni a conseguire le seguenti Certificazioni:
1999 Istruttore di GYROTONIC Livello I
2001 Istruttore di GYROKINESIS Livello I
2001 Seminario sul tema: "Applicazione del GXS nei casi di Scoliosi"
2002 GYROTONIC Master Trainer Livello I
2002 GYROKINESIS Level I Pre-Trainer
2002 Istruttore di GYROTONIC Livello II
2003 Seminario sul tema: "Applicazione del GXS nei casi di Ernia del disco"
2003 GYROKINESIS Master Trainer Livello I
2004 Istruttore di GYROKINESIS Livello II
2004 JUMPING STRETCHING BOARD Master Trainer
2004 Seminario sul tema: "Applicazione del GXS ai problemi relativi a Spalle-Colonna-Bacino"
2005 GYROTONER Master Trainer
2005 GYROTONIC Livello II Pre-Trainer
2005 GYROKINESIS Livello II Beginner Master Trainer
2006 LEG EXTENSION UNIT Master Trainer
2006 ARCHWAY Master Trainer
2007 Authorized GYROTONIC Master Trainer
2010 GYROTONIC Master Trainer Livello II
2011 GYROKINESIS Master Trainer Livello II
L'esperienza acquisita negli anni in questo campo e la qualifica conseguita le consentono oggi di poter lavorare nel suo studio su persone di tutte le età e condizioni fisiche e, in qualità di MASTER TRAINER, di preparare nuovi istruttori di GYROTONIC, GYROKINESIS e tutte le Attrezzature Specializzate di GYROTONIC e di essere una dei pochi Master Trainer al mondo onorati del titolo di AUTHORIZED MASTER TRAINER, autorizzata a condurre i Corsi di Certificazione Finale di GYROTONIC.
Il B&B ACQUEDOTTI ANTICHI si trova a 300 metri di distanza dalla studio di Lucrezia Caricola
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giovedì 5 gennaio 2012
COME MUOVERSI A ROMA: LE TIPOLOGIE DI BIGLIETTI
METROBUS
BIT (€ 1,50) 75 minuti dalla prima timbratura
BIG (€ 6,00) fino alle ore 24.00 del giorno di timbratura e per un numero illimitato di viaggi.
BTI (€ 11,00) valido per 3 giorni dalla data della prima timbratura, ovvero fino alle ore 24.00 del terzo giorno compreso quello della timbratura, e per un numero illimitato di viaggi.
CIS (€ 16,00) valido per 7 giorni dalla data della prima timbratura, ovvero fino alle ore 24.00 del settimo giorno compreso quello della timbratura, e per un numero illimitato di viaggi.
BIRG valido fino alle ore 24.00 del giorno di timbratura e per un numero illimitato di viaggi nelle zone prescelte al momento dell'acquisto del titolo.
BTR valido per 3 giorni dalla prima timbratura, ovvero fino alle ore 24.00 del terzo giorno compreso quello della timbratura, e per un numero illimitato di viaggi nelle zone prescelte al momento dell'acquisto del titolo.
CIRS valido 7 giorni a partire dalla data della prima timbratura, ovvero fino alle ore 24.00 del 7° giorno compreso quello della timbratura, per un numero illimitato di viaggi nelle zone prescelte al momento dell'acquisto del titolo.
MENSILE PERSONALE (€ 30,00) valido per il mese solare riportato sulla tessera di abbonamento, per un numero illimitato di viaggi.
MENSILE IMPERSONALE (€ 46,00) valido per il mese solare riportato sulla tessera di abbonamento, per un numero illimitato di viaggi. l'abbonamento impersonale - cedibile - può essere utilizzato alternativamente da persone diverse.
ANNUALE ROMA (€ 230,00) valido per 365 giorni dalla data di rilascio o di ricarica.
MENSILE A ZONE valido per il mese solare riportato sulla tessera, per un numero illimitato di viaggi nelle zone prescelte al momento dell'acquisto del titolo.
ANNUALE A ZONE valido per 365 giorni dalla data impressa sulla tessera di abbonamento, per un numero illimitato di viaggi nelle zone prescelte al momento dell'acquisto del titolo.
BAMBINI FINO A 10 ANNI accesso gratuito sui mezzi nel territorio del comune di Roma ai bambini, fino al compimento del decimo anno d'età, se accompagnati da un adulto
Oltre alle due linee metropolitane principali, Roma è collegata internamente da alcune linee ferroviarie:
1) la Ferrovia Metropolitana:
- FM1: Orte - Fara sabina - Tiburtina (collegamento Metro B) - Fiumicino Aeroporto, con prima partenza alle ore 5.25 e ultima partenza alle 10.03.
- FM2: Roma - Tivoli, con prima partenza alle 05.25 e ultima corsa alle 22.43.
- Fm3: Roma - Cesano Romano
- FM4: Roma - Frascati - Albano - Velletri, con prima partenza alle 6.15 e ultima partenza alle 23.45.
- FM5: Roma - Cerveteri - Ladispoli - Civitavecchia, con prima partenza alle 6.30 e ultima partenza alle 22.15
- FM6: Roma - Frosinone (pulman per Alatri, paese caratteristico vicino Roma)
- FM7: Roma - Campoleone - Nettuno - Latina
2)la Ferrovia Regionale Roma-Viterbo (le fermate più importanti sono: Campi sportivi - Acqua Acetosa - Euclide - Flaminio, dove si collega alla Metro A)
3) la ferrovia regionale Roma-Pantano
4) la Ferrovia regionale Roma-Lido, con fermate a Piramide, Basilica San Paolo, Eur Magliana, Tor di Valle, Vitinia, Castel Bernocchi, Acilia, Ostia Antica (Rovine Romane), Lido nord, Lido Centro (Mare), Stella polare (Mare), Castel fusano (Mare) e Cristoforo Colombo (Mare).
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LA MAPPA DELLA METROPOLITANA DI ROMA
IL B6B ACQUEDOTTI ANTICHI SI TROVA A 300 METRI A PIEDI DALLA FERMATA DELLA METRO A DI FRONTE AL PARCO DELL'APPIA ANTICA
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lunedì 2 gennaio 2012
IL RUGGITO DEL CONIGLIO A ROMA: IL B&B ACQUEDOTTI ANTICHI E' UN CONIGLIO POINT
CHI ASCOLTA LA RADIO CAMPA 100 ANNI...
Il Ruggito del Coniglio è una storica e popolare trasmissione radiofonica di Radio 2 e condotta da Marco Presta ed Antonello Dose.
La prima edizione andò in onda il 2 ottobre 1995 e inizialmente il programma era solo una breve striscia satirica settimanale. La trasmissione ha fatto registrare un crescente successo di ascolti, diventando ben presto un programma "cult" che catalizza l'ascolto di moltissimi utenti della fascia mattutina, attualmente tra le 8:00 e le 10:00. Negli anni l'orario è stato variato, spostando l'inizio dalle 8:00, alle 8:30, sin anche alle 9:00, mantenendo sempre affezionati ascoltatori.
Il canovaccio della trasmissione si basa sulla capacità della coppia di conduttori di interpretare con esilarante ironia le principali notizie quotidiane invitando i radioascoltatori ad intervenire in diretta per commentarle, con le proprie esperienze, e preferibilmente in modo faceto.
Collaborano alla trasmissione anche gli attori Max Paiella e Giancarlo Ratti ed i musicisti Attilio Di Giovanni e Guido Giacomini. La sigla è del maestro Joe Cusumano; dall'edizione del 2010 è possibile ascoltarne due nuove versioni, interpretate da Fabio Concato.
Fino alla stagione 2009-2010, la trasmissione è stata talvolta realizzata con un folto pubblico presente nello studio U2 di via Asiago; tali eventi (che avevano cadenza mensile) sono stati denominati: Coniglio & Friends (riecheggiando nel titolo i famosi concerti benefici del tenore Luciano Pavarotti, Pavarotti & Friends). Dalla stagione 2010-2011, due volte la settimana (generalmente il martedì e il giovedì) ha luogo il Coniglio da camera, ovvero una diretta con 20 spettatori presenti in studio (al pari della musica da camera, dove il numero di esecutori è ridotto rispetto a un'orchestra).
La regia del programma è affidata, fin dal 1995, a Paolo Restuccia[3], detto "The Genius".
Nel corso della sua storia, Il Ruggito del Coniglio ha ospitato numerose rubriche più o meno fisse. Le principali sono elencate di seguito, in ordine alfabetico:
Ammazziamoli da piccoli: degli improbabili figli d'arte di cantanti italiani in età prescolare interpretano, riadattando i testi, un successo dei loro padri. I conduttori cercano di convincerlo a non proseguire la carriera;
Anche i conigli hanno un'anima: interviste e colloqui con esponenti del mondo della cultura su argomenti legati al trascendente;
Andate a lavorare!: il "talent chock", l'equivalente coniglio di X Factor (dove i concorrenti sono interpretati da Paiella & Di Giovanni), con tanto di votazione del pubblico;
Avvocato Canterini: Max Paiella nel ruolo di un avvocato napoletano offre consulenze legali ai radioascoltatori sottoforma di rap e canzoni neomelodiche;
Canzone su misura: i "sarti" Max Paiella e Attilio Di Giovanni confezionano una canzone seguendo le indicazioni di un ascoltatore e la eseguono per telefono al destinatario;
Coniglierò: Dose e Presta leggono il futuro degli ascoltatori nelle viscere dei quotidiani nazionali;
Coppa Rimetti: si sfidano a singolar tenzone le canzoni più inascoltabili della storia italiana, proposte dagli ascoltatori o reperite su YouTube;
Corso di educazione cinica: corso tenuto dal "probiviro" professor Giancarlo Ratti, nel quale si spiegano i comportamenti del vero italiano (scorretti e/o al limite dell'illegalità);
Corso di mitologia contemporanea: l'attore Ratti introduce personaggi ed episodi relativi alla politica e alla cronaca odierna come storie di "mitologia" di oggi per le generazioni future;
Cuori lontani: da un'idea di Attilio Di Giovanni, gli ascoltatori che si trovano lontano dalla persona che amano o hanno nel cuore possono dedicare loro in diretta una canzone, composta al momento dai maestri Paiella e Di Giovanni;
Da dove ci ascoltate: gli ascoltatori sono invitati a spedire una foto del luogo in cui si trovano mentre ascoltano la trasmissione;
Ditelo con un coniglio: ovvero "Coniglio Flora", dediche per omaggi floreali degli ascoltatori eseguite musicalmente dai "vivaisti" Davio & Davino (Paiella & Di Giovanni) che non lesinano, con l'occasione, preziosi consigli di giardinaggio;
Donna donna: rubrica dedicata ai problemi di coppia con i consigli audaci della dott.ssa Darla De Vito Franceschi, impersonata da Giovanna Rapattoni;
È arrivato l'attorino: l'attore Ratti, imitando la classica voce registrata che annuncia l'arrivo nel quartiere dell'arrotino, elenca sgangherati servizi disponibili per chi opera nel mondo dello spettacolo;
Fatti amare: rubrica dedicata alla riabilitazione di alcuni mestieri che tipicamente vengono considerati odiosi;
Fratelli cannone: Max Paiella e Attilio Di Giovanni interpretano i fratelli Cannone, che riparano gli oggetti attraverso la pressione psicologica;
Full Metal Ratti: il "sergente maggiore" Ratti, facendo il verso al sergente Hartman di Full Metal Jacket (magistralmente doppiato in italiano da Eros Pagni), inveisce contro le reclute Dose e Presta per formarle come "cittadini esemplari" italiani (e dunque incivili e menefreghisti);
Giancarlo Rating: l'attore Ratti veste i panni di un esperto di economia, che dispensa consigli in materia producendosi in lunghe supercazzole composte dai termini anglosassoni usati in borsa e concludendo con citazioni attribuite a grandi economisti che, in realtà, sono frasi assolutamente casuali e comuni che chiunque può aver detto;
Giustificator: Presta e Dose offrono una giustificazione per tutte le piccole e grandi mancanze degli ascoltatori;
Kriminal-Ratti: l'attore Ratti traccia i profile di improbabili serial killer dell'Italia contemporanea;
I Grandi italiani: l'attore Ratti celebra le grandi personalità del nostro Paese con fantasiose biografie farcite di calembours;
I Grandi Musical del Ruggito del Coniglio: imponente produzione musicale della "Compagnia della Rancida", che presenta in ogni puntata una grande opera letteraria o filmica in versione di musical. Il tutto è interpretato da Max Paiella ed Attilio Di Giovanni;
Il cavaliere del Coniglio: si ricerca un ascoltatore che, dopo solenne investitura, si faccia carico di compiere, nell'arco della trasmissione, un'impresa fantasiosa e semi-impossibile;
Il codice Da Ratti: incredibili rivisitazioni storiche dell'attore Giancarlo Ratti;
Il collega scollegato: gli ascoltatori segnalano i guizzi di follia da stress di alcuni colleghi di lavoro;
Il coniglio vi ci manda: l'agenzia di viaggi del ruggito del coniglio, che offre viaggi "musicali" per telefono, a costo zero. Con Guido Giacomini e Attilio Di Giovanni;
Il koala ci guarda: consulenze radiofoniche sui comportamenti inaspettati degli animali domestici, a cura di Liana Quilici;
Il mostro da sbattere in prima pagina: si va alla ricerca di un ascoltatore che nella sua vita abbia compiuto una simpatica ma odiosa cattiveria;
Il rito della vostra famiglia: i conduttori riportano le liturgie singolari che occorrono nelle famiglie dei radioascoltatori;
Il Santo del giorno: Presta e Dose raccolgono lo sfogo di un ascoltatore che nel corso della giornata è costretto ad accollarsi qualche incombenza spiacevole e fastidiosa, e lo dichiarano "Santo del giorno";
La famiglia Coniglion: i radioascoltatori segnalano le strane caratteristiche comuni a tutti i membri della propria famiglia;
L'acquagym di Radio2: Paiella e Di Giovanni nel ruolo di due improbabili istruttori di acquagym che invitano gli spettatori ad allagare ogni spazio possibile (il salotto, il garage, l'ufficio...) e propongono sessioni di ginnastica "total body" con assurdi esercizi letteralmente per ogni parte del corpo, organi interni compresi, in cui gli stessi Dose e Presta vengono coinvolti;
L'angelo Ukulele: un improbabile cherubino dalla corporatura robusta e dal marcato accento romanesco (interpretato da Max Paiella) risolve i problemi degli ascoltatori "purificando" la loro anima;
L'inviato coniglio: un ascoltatore, in veste di inviato in una qualche città italiana, pone domande stravaganti ai passanti, su indicazione di Presta e Dose;
Lo chiameremo Coniglio: consigli radiofonici sul nome con cui battezzare ciò che ci è caro;
La cucina dei vip: rubrica culinaria tenuta dall'attore "Hannibal" Ratti, che suggerisce gustose ricette per cucinare noti personaggi dello spettacolo;
La magia di Fata Paiella: un ascoltatore telefona per chiedere un aiuto "magico", che viene elargito sotto forma di canzone dalla Fata Paiella e dal Mago Roland (alias Max Paiella e Attilio Di Giovanni);
La rassegna stampa erotica del Ruggito del Coniglio: viene fatta una rassegna della stampa morbosa, leggendo gli articoli e le lettere palesemente inventate pubblicate dai vari settimanali, con particolare riferimento alla "Bibbia" in materia, la Posta del cuore pubblicata su Cronaca Vera;
Le ricette del Ruggito del Coniglio: ricette proposte da Max Paiella e Attilio Di Giovanni con accento coatto-romano per avere successo, naturalmente cantate con tono erotico-satirico;
Lezioni di educazione cinica: un improbabile professore, impersonato dall'attore Giancarlo Ratti, dispensa lezioni di "educazione cinica", come ad esempio scuse per non cedere il posto agli anziani in autobus e altre simili bassezze;
Manitoro (Mani d'oro): improbabili consigli sul tempo libero a cura di Giancarlo Ratti;
Momento Musicale: pittoreschi ospiti musicali in studio, interpretati da Max Paiella e Attilio Di Giovanni. Vinicius du Marones, cantautore brasiliano (ispirato a Vinicius de Moraes)che assieme prima al maestro Amariooo Rodriguez, poi al maestro Aureliano Buendia Macondo Arcadio Rebecca Amaranta Ursula Gaston del Carpio detto Cent'anni di solitudine (o L'amore ai tempi del colera) canta oggetti di grande tristezza; Michael Bublè, parodiato nelle sue interpretazioni approssimative sulla cultura italiana nel mondo, accompagnato al pianoforte dal maestro Joe Cacatulli; i proff. Massimiliano Maria Ferdinando Paiella e Attilio Maria Di Giovanni che guariscono miracolosamente gli ascoltatori con la loro musicoterapia; i CO2, autori giovani ed impegnati sui temi dell'ambiente... almeno fino ad un certo punto; i Montessori Coktail che eseguono canzoncine per bambini iniziandole con aria melensa e finendo in toni di hard rock - punk - metal quasi sordidi; il musicista balcanico Boran Sbregovic, che esegue musiche balcaniche.....con finale a sorpresa; i fratelli Valvola, cantautori che eseguono la salvifica "canzone-sfogo" per liberare se stessi e gli ascoltatori dalle piccole e grandi nevrosi della vita quotidiana; i fratelli Cannone, che aggiustano di tutto, dalla lavatrice al frullatore, con la loro tecnica di riparazione psicologica; gli Inchilla Mani, ambasciatori nel mondo della "musica ‘nduja" (ispirato agli Inti Illimani); Los imbecillos ferial, ovvero i fratelli Hermano e Hermano, autori del grande successo latino-americano "Ti vuoi mettere con migo"; I teneroni ("ricordate un po' i Teletubbies", gli dice spesso Dose), che eseguono le canzoni d'amore più brutte di tutti i tempi; Felix e i suoi overground con la canzone seriale "Non mi do per vinto"; Demetrios Parakulis, grande cantautore di origine greca, accompagnato dal "re dei bouzouki" Jorgos Korkasis;
Nadia Cartocci è su facebook!: quando viene nominato il celebre social network interviene la signorina Cartocci, interpretata da Ilaria Stagni, che in tono adolescenzial-innocente aggiorna in modo puntuale i conduttori del suo 'status', con riferimenti ad uno scambio di messaggi con tale "Romeo Baciapolpi";
Nomen Omen: gli ascoltatori chiamano in diretta nominando altre persone che nel nome e cognome rivelano una caratteristica principale della professione che svolgono;
Nosfigatu: viene eletto il radioascoltatore più sfortunato della mattinata, così da esorcizzare le sfortune di tutti gli altri radioascoltatori;
Omelia di don Italo Coccia: in collegamento con la parrocchia di San Bernardino di Gomorra a Mare ("provincia di Chieti"), il parroco (interpretato dall'attore Ratti) si rivolge ai fedeli che finiscono inevitabilmente col prendersi a botte invece di scambiarsi un segno di pace;
Siamo uomini di mondo: tavolo di discussione su usanze, tradizioni e luoghi comuni con invitati in studio di varie nazionalità, che compongono la cosiddetta O.N.U. Coniglia;
Orgoglio Coniglio: tutti gli ascoltatori che possiedono una determinata caratteristica normalmente disprezzata sono invitati a telefonare e ad esprimere il proprio orgoglio;
P.I.C., Pronto Intervento Coniglio: raccogliendo segnalazioni di ascoltatori disperati, Dose e Presta telefonano ad ignari cittadini cercando di convincerli ad assecondare le richieste di chi ha invocato l'aiuto del P. I. C.;
Professor Aloe: Giancarlo Ratti interpreta un sedicente luminare della medicina dalla voce rauca e calma (molto simile nell'intonazione a quella di Romano Prodi) che propone ai presentatori e al pubblico metodi di cura per ogni malattia, abbastanza assurdi e spesso potenzialmente letali, classificati sotto la categoria della "sfangoterapia";
Qui si fa il coniglio o si muore: per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia, il pubblico propone e vota la frase patriottica che meglio celebra tale ricorrenza (chiaramente adattata ai tempi odierni);
Ratti cinema: l'attore Ratti recensisce un film ben noto stravolgendone la trama e proponendo un'improbabile "morale della storia";
Ratti geographic: i surreali documentari su improbabili animali dell'attore Ratti;
RattiLeaks: assurdi scenari avvenuti durante incontri internazionali svelati dalla spia Ratti, dove a farne le spese è sempre l'ex ministro per i beni e le attività culturali Sandro Bondi;
Ratti 3000: l'attore Ratti riporta con dovizia di particolari fatti di cronaca rosa tratti da diverse riviste (immancabilmente pubblicate dalla Cairo Editore);
Serenate coniglie: Max Paiella intona su commissione degli ascoltatori serenate nello stile dei più celebrati cantautori italiani, accompagnato al pianoforte da Attilio Di Giovanni;
STAI SU!: Dose & Presta incoraggiano un ascoltatore in difficoltà a superare il delicato momento in cui versa;
Tiriamo a cantare: eccezionali reportages rivelano l'attuale occupazione di grandi cantanti italiani del nostro tempo (esibirsi a feste di compleanno, comunioni, inaugurazioni di negozi, ecc.);
Top Vergognescion: Dose & Presta leggono, quasi ogni giorno, "le 5 notizie per cui vergognarsi di appartenere alla specie umana";
Tribunale dell'Aiaiai: in qualità di giudici, i membri dell'O.N.U. Coniglio sono chiamati ad esprimere una sentenza su casi di pubblico interesse.;
Villette a sclera: i radioascoltatori segnalano le stranezze dei propri vicini di casa.
IL B&B ACQUEDOTTI ANTICHI E' UN CONIGLIO POINT ED OFFRE A TUTTI I "CONIGLI" OSPITI GADGET DELLA TRASMISSIONE , LA POSSIBILITA' DI ASCOLTO OLTRE A PIACEVOLI SORPRESE!!
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domenica 1 gennaio 2012
BUON 2012 :LAST MINUTE
INIZIANO LE OFFERTE DEL 2012...........
DAL 1° GENNAIO AL 7 GENNAIO
CAMERA MATRIMONIALE 70 EURO AL GIORNO
CAMERA TRIPLA 95 EURO AL GIORNO
CAMERA QUADRUPLA 110 EURO AL GIORNO
SOGGIORNO MINIMO DI 2 GIORNI
DAL 1° GENNAIO AL 7 GENNAIO
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BUON 2012 A TUTTI
BUON 2012 A TUTTTI
VISITATE IL NOSTRO SITO PER SCOPRIRE TUTTE LE OFFERTE DEL 2012
A PARTIRE DALL'8 GENNAIO LA CAMERA MATRIMONIALE A SOLI 50 EURO
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