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sabato 7 gennaio 2012

ROMA CITTA' D'ARTE: LE GRANDI MOSTRE DEL 2012

Grandi mostre 2012 un anno ricco di arte


Da Tintoretto al Guggenheim esposizioni da non perdere per 12 mesi d’arte. Ma anche i "classici" conquistano la ribalta delle Scuderie del Quirinale: quest'anno è la volta di Jacopo Robusti






A cominciare da Tintoretto, artista cupissimo e dall'esistenza romanzesca, proseguendo per le glorie glamour dell'Arte moderna americana, passando per le visioni di Salvador Dalì e proseguendo attraverso i documenti segreti dell'Archvio Vaticano. E poi ancora: alla riscoperta di Guttuso, dentro i labirinti di BisanzioCostantinopoliIstanbul e nei lavori di un gruppo di artiste come Marisa Merz con una schiera di sue "seguaci", da Elisabetta Benassi a Rosemarie Trockel. Sono (alcuni) dei temi e dei protagonisti delle grandi mostre che si preparano per l'anno 2012, curate negli spazi istituzionali della città, dalle Scuderie del Quirinale al Palazzo delle Esposizioni, dal Maxxi alla Fondazione Roma e alla Galleria Borghese: un'offerta che rimane estremamente varia e ricca, con un'attenzione in più al contemporaneo.

Ma i "grandi classici" continuano a conquistare la piena ribalta delle Scuderie del Quirinale: quest'anno è la volta di Jacopo Robusti, il Tintoretto, della cui opera si dà largo compendio dal 25 febbraio, sotto la cura di Vittorio Sgarbi e con il contributo, per i testi in mostra, di Melania Mazzucco che all'artista veneto ha dedicato uno straordinario romanzo e una lunga biografia famigliare. E a colui che di Tintoretto fu il grande interlocutore artistico, ovvero Tiziano (ma giovane) è dedicata invece la mostra dell'anno alla Galleria Borghese (da settembre) custode come si sa del capolavoro Amor sacro e amor profano. Altra scena, altri mondi: si parlerà poi di città,
ma anche di storia, e di urbanistica e di fiabe Oriente nell'autunno delle Scuderie con la mostra su Bisanzio a cura di Silvia Ronchey, complesso esercizio di raccordo culturale interdisciplinare e diacronico.

È già il 7 febbraio l'appuntamento con i Guggenheim al Palaexpò, ovvero i classici del contemporaneo: galleria di protagonisti dall'Espressionismo astratto alla Pop art, dal Minimalismo al Concettuale, che spazia da de Kooning a Warhol, da Bruce Nauman a Richard Serra, da Pollock A Kosuth.
In tema di contemporaneo, al Maxxi dal 27 gennaio si inaugura un nuovo allestimento a partire da un'opera di Marisa Merz integrata con quelle di artiste come Paola Pivi, Elisabetta Benassi, Rosemarie Trockel, Ketty La Rocca e altre. Ed è un classico ma moderno il protagonista in arrivo nelle sale del Complesso del Vittoriano che, nel filone del moderno di sicuro richiamo anche popolare, ospita una retrospettiva su Salvador Dalì (dal 10 marzo) mentre in autunno sarà la volta di Renato Guttuso (dal 5 ottobre).

Alla Galleria nazionale d'arte moderna inaugura in marzo un tris di mostre che include Ruggero Savinio, Arte cinetica e programmata e Tagore, seguita in giugno da Warhol e i Media, Ennio Tamburi e "Le storie dell'arte I grandi nuclei della Gnam". Punta invece sul collezionismo la Fondazione Roma Museo con una scelta di opere dalle collezioni di Paola Santarelli e di Federico Zeri, dal 27 marzo.

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