GRAB è il progetto di VeloLove e Legambiente per la realizzazione di un
anello ciclopedonale di 44,2 km, tutto interno al territorio
capitolino. Del tragitto individuato, l'80,3% è già pronto: in
poco più di un'ora e senza incrociare auto, porta chi pedala dalla
periferia al centro. Il GRAB sarà la greenway più lunga del mondo,
che attraversa parchi e aree verdi.
Una capitale
più vivibile passa anche attraverso le ruote di una bicicletta. Anzi,
sono migliaia quelle che il progetto VeloLove ha in mente di portare
lungo le piste di Roma. Per un'idea ambiziosa, il nome non può essere da
meno: Grande raccordo anulare delle Bici, più semplicemente Grab. Una lettera in più rispetto al noto anello che circonda Roma, una lettera che però vuole cambiare l'essenza
stessa del godersi una città unica al mondo. Non solo per gli abitanti,
ma anche per i tanti turisti che sognano un tour in bici tra il Colosseo
e San Pietro.
In concreto, cos'è il Grab? È il progetto per la realizzazione di un
anello ciclopedonale di 44,2 km, tutto interno al territorio
capitolino. In poco più di un'ora e praticamente senza incrociare
automobili, porta chi pedala dalla periferia al centro, da est a ovest
(da Montesacro all'Isola Tiberina ad esempio) o da nord a sud (dalla
Salaria alla Piramide). Può suonare come un'opera mastodontica e di
difficile realizzazione; in realtà, si presenta come un'infrastruttura
leggera, ad alta redditività economica e - il che non guasta mai -
assolutamente low cost. Anche perché, del tragitto individuato, l'80,3% è
già pronto e pedalabile in tutta sicurezza. Il percorso individuato,
infatti, tutto pianeggiante, si snoda principalmente lungo vie pedonali e
ciclabili, parchi, aree verdi e argini fluviali (31,9 km, il 72,2% del
tracciato). Altri 3,6 km (l'8,1%) si sviluppano su marciapiedi che
possono facilmente accogliere una ciclabile. Il Grab "è un moderno Grand
Tour che - spiegano i coordinatori del progetto - da una strada di 2300
anni fa, l'Appia Antica, arriva alle architetture contemporanee del
Maxxi di Zaha Hadid e alla street art del Quadraro e di Torpignattara
unendo tra loro Colosseo, Circo Massimo, Caracalla, San Pietro e
Vaticano, Gnam, parchi e paesaggi agrari eccezionali e inaspettati
(Caffarella ed il Parco degli Acquedotti), ville storiche (Villa Ada, Villa Borghese,
Villa Gordiani), i percorsi fluviali di Tevere, Aniene e Almone
incrociando in più punti diverse stazioni ferroviarie, le linee A e B
della metropolitana e anche la futura linea C".
L'obiettivo del Grab è quello di liberare la Capitale dalle sabbie
mobili che la relegano al 55esimo posto tra le città più ciclabili
d'Italia: con la pista urbana più lunga del mondo, Roma si candiderebbe
con forza a diventare uno dei poli di attrazione principali per tutti
gli amanti del cicloturismo. Dall'Appia Antica al Vaticano, dalla street
art del Quadraro e di Torpignattara, passando per il Circo Massimo, i
grandi parchi romani e i percorsi fluviali di Tevere, Aniene e Almone:
le pietanze sul menù dei visitatori su due ruote sono pressoché
infinite.
Con la possibilità di incrociare, sul proprio cammino, gli snodi principali di stazioni ferroviarie e della metropolitana. Tutto questo, a sette mesi dall'apertura ufficiale del Giubileo: calamita naturale per l'afflusso di turisti, l'Anno Santo non fa che aumentare il desiderio di quanti vorrebbero una metropoli a misura di bicicletta. Senza dimenticare i benefici per tutti coloro che praticano sport all'aria aperta, per i bambini e per le persone diversamente abili. La ciclovia, infatti, è progettata per renderla accessibile alle persone con disabilità motoria o sensoriale, è sicuramente turistica.
Con la possibilità di incrociare, sul proprio cammino, gli snodi principali di stazioni ferroviarie e della metropolitana. Tutto questo, a sette mesi dall'apertura ufficiale del Giubileo: calamita naturale per l'afflusso di turisti, l'Anno Santo non fa che aumentare il desiderio di quanti vorrebbero una metropoli a misura di bicicletta. Senza dimenticare i benefici per tutti coloro che praticano sport all'aria aperta, per i bambini e per le persone diversamente abili. La ciclovia, infatti, è progettata per renderla accessibile alle persone con disabilità motoria o sensoriale, è sicuramente turistica.
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