Bed And Breakfast a Roma:ACQUEDOTTI ANTICHI

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sabato 10 settembre 2011

PASSEGGIATE ARCHEOLOGICHE FRA I TESORI DEL PARCO DELL'APPIA ANTICA


Tutte le domeniche dall'11 settembre al 16 ottobre passeggiate guidate di due ore e mezza tra le meraviglie dell'antica Roma. La direttrice Rita Paris: "Il visitatore potrà cogliere il senso complessivo della strada consolare nel corso dei secoli"

Sulle orme di Goethe che s'incantava al cospetto della grandiosità antica immersa nella campagna romana, o di Piranesi che ritraeva la monumentalità sublime di cisterne, torri e tumuli leggendari. Finalmente si possono riscoprire da vicino i tesori dell'Appia Antica nel modo più congeniale, secondo quello spirito romantico da Grand Tour: passeggiando. Inaugura domani la rassegna "Appiappiedi", promossa dalla Soprintendenza speciale ai beni archeologici di Roma e organizzata dalla società PierreciCodess, che propone un trekking archeologico guidato di circa due ore e mezza, che dalla Villa dei Quintili arriva alla Villa  Capo di Bove attraversando passaggi inediti, e visitando aree di scavo.  Questo appuntamento sarà fisso  per altre cinque domeniche, il 18 e 25 settembre, il 2, 9 e 16 ottobre.

"La novità dell'iniziativa è che stavolta il visitatore può cogliere il senso complessivo dell'Appia nei secoli, col suo sistema di ville e monumenti funerari che si scoprono strada facendo sotto la guida dell'archeologo  -  racconta la direttrice Rita Paris  -  dal monumento al centro di recenti scavi e indagini, alle iscrizioni che erano il segno del defunto ma anche un modo di comunicare col viaggiatore dell'epoca. Fino a cogliere i fatti più recenti, l'assetto che ha ricevuto alla metà dell'800 coi restauri del Canina, e le ville dei privati scelte come residenza di lusso negli anni '50 e '60 del Novecento. Insomma, è l'occasione per raccontare tante storie sconosciute".

I momenti più suggestivi, li regala la Villa dei fratelli consoli Quintili, su cui si abbattè l'avidità dell'imperatore Commodo che li fece uccidere per impossessarsi di quella meraviglia residenziale. Dal ninfeo fortificato si esce eccezionalmente sull'Appia al V miglio dove la leggera curvatura del rettifilo accarezza i mitici Tumuli degli Orazi e Curiazi e la misteriosa torre della tenuta di Santa Maria Nova. Seguendo la strada verso Roma, si incontrano i "monumentini" funerari e si arriva fino al Mausoleo di Cecilia Metella e al Castrum Caetani, antica dogana del Medioevo.

"È l'occasione per scoprire anche tante notizie sulla geologia dell'Appia, come la straordinaria colata vulcanica di Capo di Bove di 260 mila anni fa  -  racconta Paris  -  che ha prodotto una lingua di lava che termina a Cecilia Metella. Nei nostri recenti scavi abbiamo trovato il punto terminale della colata, scoprendo come dodici chilometri di strada siano stati costruiti utilizzando il sedile della colata lavica". E Rita Paris annuncia  che sta per partire l'ultimo tratto di restauro tra IV e V miglio del basolato di origine lavica. Epilogo, Capo di Bove, sede dell'Archivio Cederna, con la bella mostra "La Via Appia. Laboratorio di mondi possibili tra ferite ancora aperte". E qui si può godere il relax tra giardini e tavolini dove, chi vuole, può gustarsi la sua colazione al sacco. Villa dei Quintili, via Appia Nuova 1062, ore 10.30. Biglietto: 6 euro per la vista alla Villa e 10 euro per tour guidato. Per informazioni e prenotazione tel. 0639967700, www. pierreci. it
IL B&B ACQUEDOTTI ANTICHi consiglia questa visita

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